Poesie personali


Scritta da: Barbara Brussa
in Poesie (Poesie personali)

Il Giorno svanisce nell'attesa

La perenne attesa, logora i giorni:
tempo insapore ingoiato dalle Stagioni

Sopravvive il Momento
che fine a se stesso nulla colma
se non il Ricordo:
svolazzante chimera di felicità
che a nutrir malinconia sempre ritorna

Avvolge l'anima, l'amato Respiro,
ne soffoca il grido e
mentre il passo s'allontana
s'ode solo un mesto sospiro

Diviene polvere, il tempo consumato
nell'attesa del Giorno
costantemente prorogato

e nubi di parole, le promesse d'amore
che il vento innalza

Appese ai rami secchi
di un albero senza radici
Postille d'un amore
sbiadito dal gelo
deriso dal tempo sfuggito al vissuto

e gli occhi melanconici della Primavera
vedranno sbocciare
il germoglio d'un rimpianto
su un cuore che ha amato
senza mai aver osato Amare.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Sabrina Daghetti
    in Poesie (Poesie personali)

    Laggiù

    Laggiù
    dove non arrivano neppure i marinai più conoscitori
    tra le tempeste distruttive del naturale vivere di ogni essere.

    Laggiù
    dove a volte tutto tace ed è solo un mare piatto d'inespressione e apatia del misero ondeggiare
    tra le schiume bianche ed i fondali azzurrini e limpidi delle giornate piatte.

    Laggiù
    tra i sogni soffocati dal silenzioso ed imperturbabile passare degli infiniti pesci
    si annaspa per tornare in superficie ogni giorno, sperando in un nuovo orizzonte.

    Laggiù
    si vive confinati, reietti di chi sa quale Dio
    ci si vede senza guardasi, ci si parla senza comunicare.

    Laggiù
    dove l'attesa dell'onda anomale e portentosa che ci porti su una riva è tanto ambita
    dove l'uragano quando passa in realtà non "passa" per tutti, ma resta e in questi si cela.

    Laggiù
    dove lo schiaffo non è tangibile,
    dove la morte non è materiale

    Laggiù
    è solo quell'urlo afono
    che squarcia la realtà, che sale in superficie e si impone su di noi come un ciclone.

    Laggiù... deve restare!
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Maria Daniela
      in Poesie (Poesie personali)

      Moto

      Tutto è in continuo moto.
      Nulla è fermo,
      nulla è buio.
      Tutto si muove,
      tutto è luce,
      tutto è vita.
      Anche nella notte
      più buia,
      brilla una stella.
      Anche nella quiete
      più assoluta,
      c'è qualcosa
      che cresce,
      che si evolve,
      che si gonfia,
      che si scompiglia.
      Anche nella morte
      si vive,
      sia essa
      eternità
      o ricordo
      o pensiero.
      A volte si vive
      perché si vegeta,
      ma il più delle volte
      perché "si ama".
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Francesca Zangrandi
        in Poesie (Poesie personali)
        Insegnami a vivere, insegnami ad amare, insegnami a parlare, insegnami a ridere, insegnami a camminare, insegnami il significato delle cose, la sincerità del mondo interiore, insegnami a portarla all'esterno,
        insegnami a capire i movimenti, i respiri, i battiti del cuore.
        Dammi la forza di imparare il coraggio, così che non abbia più paura, poi, alla fine, insegnami a morire.

        Ti insegnerò a vedere con i miei occhi, a respirare con il mio respiro,
        ti insegnerò ad amare ogni attimo, a vivere ogni giorno.
        Ti insegnerò le meraviglie dei sogni, per poi portarle nella realtà.
        Ti insegnerò a perdonare, ti insegnerò a volare senza ali.
        Ti insegnerò l'incanto della Luna e il calore del Sole, sarò con te quando imparerai il dolore, quando vedrai lacrime e ti chiederai da dove vengono, ti insegnerò che non scorrono solo dagli occhi ma che vengono dall'anima.
        Ti insegnerò a fidarti, anche se la gente ti tradirà.
        Ti insegnerò che non si dimentica, anche se tenderai a nascondere il dolore.
        Ti insegnerò tutte le cose che ho imparato, e alla fine sarai tu a insegnare a me tutte le cose che ho scordato,
        perché... bimbo mio... l'adulto smette di sognare a volte.
        Composta mercoledì 16 dicembre 2009
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Giuseppe Bruno
          in Poesie (Poesie personali)
          Attimi che fuggono via
          attimi di ricordi che non torneranno.
          Tu, la causa del mio male,
          sei stata l'artefice di tanta felicità
          che ora vivo solo in questi attimi di ricordi.
          Mi faranno compagnia nei momenti di tristezza,
          quando il mio pensiero, tornando indietro nel tempo,
          rispolvererà le giornate
          dove regnava solo il nostro amore.
          La malinconia piano piano
          lascerà il posto a nuove emozioni,
          tutto diventerà più sfuocato ma in un angolo
          del mio cuore sarai sempre vicina a me.
          Composta mercoledì 16 dicembre 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Diego P.
            in Poesie (Poesie personali)

            L'amante

            Nel gelido cobalto della notte
            burrascosi velieri fantasmi
            navigano alla deriva dei venti.
            Su stuprata terra noi, anime insane,
            come demoni dalle ali spezzate, danziamo
            invasati dall'antico ritmo dell'ebbrezza.
            Umidi intrecci di lingue, sesso, sudore
            e stagnante olezzo di rosea carne eccitata
            attendono l'incendio all'orizzonte.

            In adolescente furore la morte vinsi
            bramando un ultimo tango di lame.
            Ed ora, vizioso Dio serpente,
            fiuto nella polvere tracce pulsanti
            di un amore che bruci le viscere.
            Elettrici assoli distorti di piacere
            e gocce di distillato dolore,
            nero inchiostro che anima versi
            su freddo acciaio opalescente.

            Deflagra l'anima immorale
            nel folle volo di farfalla
            battiti d'ali tra peccaminose fiamme
            verso l'agognato Eden.
            Composta lunedì 14 dicembre 2009
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: aleb
              in Poesie (Poesie personali)

              Visione

              Lasciati andare. Abbandona il respiro.
              Guardami.
              Ho paura.
              Sarai qui tra non molto.
              Sentimi, senti le mie mani calde.
              Senti le mie labbra sulle tue.
              Illusione.
              Occhi infuocati, eccitati;
              un capriccio dell'anima.
              Desiderio oscuro, incomprensibile.
              Ora guarda il mio corpo.
              Prendimi.
              Scaldami.
              Sento il tuo calore, sei vicino...
              Illusione.
              E intanto brucio.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: fenice.55
                in Poesie (Poesie personali)
                È bello volersi bene,
                scoprire che il sole può splendere anche in una giornata di pioggia,
                guardarsi negli occhi e vedere bimbi felici,
                volti sorridenti
                e uomini diversi fra loro che si stringono la mano.
                Non importa se i bambini piangono per gli sbagli dei grandi,
                se le facce di chi ci circonda sono cattive,
                avide o preoccupate.
                Non importa se gli uomini si odiano,
                domani ci sarà una guerra e qualcuno morirà.
                È bello guardarsi negli occhi e vedere un mondo migliore.
                È bello volersi bene e pensare che domani
                ... forse tutto questo non accadrà più.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: darioravenna
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Profumo di A

                  È una notte antracite, puoi vederle a queste latitudini.
                  Così, equidistante dalla terra e dagli uomini,
                  Sarai trafitta dalle coordinate cosmiche In questo stupore luccicante.
                  Quello è Saturno, della malinconia ma tu, per distrazione forse,
                  dormi e con quella cautela seducente ti sei inarcata come l'Argentina
                  una terra oltremare. Sono crespate le labbra in un sorriso
                  o sofferte in un sogno e si indovina un alito, un respiro
                  d'acqua d'arancio di cedro e mandarino.
                  È una notte antracite e mi avvicino ai tuoi colchici lilla, signorina
                  Qui le spume rifrante hanno lasciato una fragranza salsa di marina;
                  del sangue delle querce in sughereta sono trafitti i seni adolescenti
                  San Sebastiano degli incantamenti.
                  L'odore scuro della lontananza la sensucht ferroviaria i viaggi lenti
                  Diresti tu se negli occhi tedeschi non ci fosse l'omino della sabbia.
                  Voglio annusarti. Lo ha scritto Marinetti Il ritratto olfattivo di una donna
                  Ebbene per finzione letteraria io son Cirano
                  Che in vita sua fu tutto, ma non oso sfiorarti, e lo fu invano.
                  Questa l'osmosi degli indifferenti. Riconosco l'odore del sambuco
                  l'inchiostro dai riflessi rilucenti d'argento di conchiglie fenicie
                  Di deserti. O narici di Cirano. Ma come siete inutili alle luci.
                  Quando la pioggia devasta dalle nubi
                  e un profumo di muschi e di radici
                  Stordisce d'essenze e d'umori la tua pelle,
                  Così alba e dolcissima. Davvero
                  è quasi giorno, te ne andrai di nuovo
                  Rimane il tuo profumo ed un pensiero
                  Di vino d'acqua d'arancio
                  Di cedro e mandarino.
                  Vota la poesia: Commenta