Dentro le mura II
La musica messicana ha un potere magico
Nella stanza dove Alice
Si muove nel silenzio del risveglio.
Silenzio puro, empio di energia;
cerco qualcosa che possa imitarlo
nuotando con la mente, senza far rumore.
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La musica messicana ha un potere magico
Nella stanza dove Alice
Si muove nel silenzio del risveglio.
Silenzio puro, empio di energia;
cerco qualcosa che possa imitarlo
nuotando con la mente, senza far rumore.
Mi sbrigo per casa
Scuoto il cappello intriso di pensieri,
il quadro, con volti tracciati,
evoca momenti lontani.
Gioisco, nel momento in cui penso
Che domani sarà un altro giorno.
Il volto di gesso adagiato sul candido cuscino
è compagno di un rivolo ormai freddo
Il sole tiepido entra senza invito
Il telefono, due squilli poi il silenzio
i pensieri fugaci mi appartengono per un attimo
Sotto palpebre taciute da una notte insonne.
Mercoledì 16 dicembre 2009, irripetibile e non desiderato,
ancor di più, nell'attonito risveglio.
Dov'è finito "ti amo"?
L'amore fa giri immensi.
Giri inesorabilmente a volte inversi
Ti amo
Ti amo ovunque tu sia
Ti amo ovunque tu vada
Ti amo ovunque il tuo cuore ti porta
Ti amo anche se è chiusa la tua porta
Ti amo anche senza carezza
Ti amo con immensa fermezza
Ti amerò ovunque, dovunque
Non sei uno qualunque
Sei il dono che Dio mi ha donato
Stretto a me, finché avrò fiato
Tre volte di te.
Legnacei atolli
dove attraccare
i corpi
in attesa di tempeste
quando le schiume s'infrangono
nei trasparenti vetri
dei boccali
nessuno... qui
lamenta il mal di mare
e il mozzo col grembiule
ha un gran da fare
le vele son da tempo ormai
spiegate... e non c'è bandiera
a dire chi comanda
le voci si miscelano
tra bionde... rosse... nicotina
tra pane abbrustolito
e... gorgonzola
formaggio fritto
e patatina.
Ricordo ancora fresco
dove la mente
volentieri
vaga.
Forse a qualquno
sembrava un covo di pirati
quella stupenda birreria.
Di Praga.
Simbiosi
non posso definire
in altro modo
chimicamente
uguali
due cuori
un corpo
un paio
d'ali.
Vorrei poter donarti
gli occhi miei
e
farti capir perché
mi perdo
ogni volta che ti guardo.
Sopra un mucchio di tegole
in un tiepido pomeriggio,
Bianco sta.
Guarda lontano, oltre il muro,
un cielo azzurro così azzurro
che ci puoi scrivere dentro,
ci puoi trovare baci arruffati,
ci puoi vedere un viso di bimba
che corre di sabato pomeriggio
su campi di grano intrecciati,
se ti sporgi dal muro ci vedi un balcone di viole,
un rossastro gattone che attraversa la strada,
e dopo, briciole di merendine, bambini.
Bianco si volta e guarda lontano,
arriccia la coda, un ragno fa capolino,
sente la brezza, la sera,
la luna è arruffata dentro quel cielo, è velata.
Sotto quel muro un po' di facciata
si sente un fischio,
un pallone che vola,
un treno che passa indistinto, lontano.
Si sente una voce dentro la casa,
si sente qualcuno che batte la porta.
Bianco ritorna.
Colori d'estate dentro una spiaggia,
sapore di sole che batte sui sassi
poi mare che bagna.
Un sole raggiante, di bianco colore,
rovente, che scalda nel cielo vermiglio,
arancio e dorato, rubino infuocato,
la spiaggia prende colore, la sabbia
è affollata.
Colori di gente che corre,
bambini che giocano
al sole nell'acqua che brilla,
c'è il baracchino dei bomboloni,
dolcetti e salatini, gelati al pistacchio,
gianduia e stracciatella,
l'estate è colore, pizzette
con il pomodoro, anguria e melone.
Colori dorati mentre arriva la sera,
rosso cangiante all'orizzonte
intinto nell'acqua salata,
dentro la spiaggia un ballo di festa,
s'intreccia la danza, arancio e poi giallo,
un rosso biondo di fuoco che cambia,
che gira nell'aria e riscalda.
Quanto andrò lontano,
camminando,
cercando amore?
Il resto del pudore
m'ha rubato ultimo amore.
Era felicità.
Il cuore m'ha preso,
e l'ha alzato nel cielo.
Era gioia
l'anima m'ha strappato,
e l'ha soffiata nel vento.
Era dolore.
E poi il buio,
sola!
Non paga ancora cerco,
camminando,
amore.
Dolore lasciato,
solitudine lento canto,
dolore trovato.
Camminando cerco:
amore,
nuovo sangue,
anima,
vita.