Poesie personali


Scritta da: Silvia
in Poesie (Poesie personali)

Cosa è poi l'amore?

L'amore
ma cosa è poi?
È il motore del mondo,
la vita,
la gioia,
la noia,
il riso,
il pianto,
un abbraccio,
un sorriso,
lacrime che scendono sul tuo volto quando non c'è
l'impazienza,
la follia,
ma no... forse non è niente di tutto ciò
è solamente un sentimento come un altro,
un fiore che un giorno appassirà.
Composta martedì 15 dicembre 2009
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    Scritta da: Giuli
    in Poesie (Poesie personali)

    Dèi della Vita

    Immagino
    gesti galanti agli occhi del mondo
    audaci sorrisi in anfratti nascosti
    giochi
    di giovani innamorati
    baci
    mentre le carni si confondono

    Perfette creature
    sedotte dall'Amore e dalla vita
    Ladri di attimi
    rubati allo studio e al lavoro

    Lei scappata
    da una cena di famiglia
    Lui sfuggito
    a un lavoro che lo annoia

    Amanti segreti
    ma per un attimo, nel buio del portone,
    dèi della Vita.
    Composta sabato 27 giugno 2009
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      Scritta da: Giuli
      in Poesie (Poesie personali)

      Effimera immagine

      Ti cerco in ogni sguardo
      in ogni sorriso impertinente
      in ogni gesto possessivo.
      Ti intravedo dietro banali comportamenti
      e mi getto fra le tue braccia.
      Ma m'illudo. Tu sparisci presto, e di te
      non rimane che l'eco lontana.
      Aspetto sperando in un tuo ritorno,
      ma in realtà non sei mai neanche arrivato.
      Mio l'inganno e mia l'illusione,
      mio il dolore quando apro gli occhi alla realtà.
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        Scritta da: Andrea Polo
        in Poesie (Poesie personali)

        Inganni della vita

        Lasciami solo ovunque tu sia,
        inganno di mortal vita mia.
        Il tuo lamento altro non sento,
        in questa notte di triste silenzio.
        Si perde oramai tra questa gente,
        il tuo cotanto affanno,
        che ti conduce nella città dolente.
        Oh anima mia dannata oramai, a
        vagar in questo desolato mondo,
        narrami ciò che hai udito ed osservato,
        affinché la mia anima,
        possa trovar un po' di pace tra,
        queste gelide alture della vita.
        Oh dea che del mondo sei la più bea,
        dov'è l'amor che i figli tuoi reclamano?
        Tu che sei la più saggia,
        illumina le nostre menti e i nostri cuori,
        affinché nell'umanità,
        si riaccenda la fiammella del perduto amor.
        Composta sabato 12 dicembre 2009
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          Scritta da: Matteo Montieri
          in Poesie (Poesie personali)

          Scacchiera vissuta

          Di pazienza saturo adagiato su ligneo scanno
          un re di gemme incastonato
          a minuti fanti lampi collerici saettando
          che cadenzati marciavano

          anche quando l'esercito fu scompaginato alla testa
          l'avanzare non si arresta
          convogliando a marcire intagliate essenze
          sotto la pressione di umide divergenze

          ma un coraggioso alfiere con tal massacro dinanzi
          la voce febbrile non trattenne
          "non riconosco alcun potere

          che non sia il sol sapere"
          clemenza non conosce il fragile potente
          "in questo mondo si è neri o bianchi"

          il dissidente fugge via scortato
          verso un orizzonte limitato.
          Composta mercoledì 9 dicembre 2009
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            Scritta da: Matteo Montieri
            in Poesie (Poesie personali)

            Pensieri tonanti

            Lì seduto mirai il vuoto piazzale
            lasciando vagare idee in un eterno mondo
            solo il lento di un corvo gracchiare
            riempie la mesta quiete con il suo rombo

            la mia mente oppressa dall'innocuo fracasso
            poiché da troppo tempo senti solo la voce del silenzio
            ed anche di una formica il flebile passo
            rompe l'eterno mio parlare a me stesso.
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              Scritta da: Roberta Carechino
              in Poesie (Poesie personali)

              L'Amore

              L'amore:
              tenue sensazione, luce nella tenebra,
              una musica dolce, una lacrima amara,
              un ricordo lontano, l'estasi e il desiderio,
              un cuore martellante, una parola detta piano.

              L'amore:
              essenza meravigliosa,
              di ebbrezza, di istinti, di gioia,
              la risposta al silenzio, una sensazione di vuoto,
              un dolcissimo segreto.

              L'amore:
              è il canto dell'usignolo, l'aurora ed il tramonto,
              inverno e primavera, vastità di colori.

              L'amore:
              scintillio di stelle, barlume nella notte,
              dal sogno la realtà,
              ricchezza interiore, colloquio solitario.

              L'amore:
              fiducia e certezza,
              un vuoto da riempire.

              L'amore:
              piccola cellula viva, dentro un altro corpo,
              cordone ombelicale con la vita,
              abbraccio uterino, morbido calore,
              è il segno dell'esistere.

              L'amore:
              è il tuo nome,
              che pulsante brilla in questo universo.
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                Scritta da: Roberta Carechino
                in Poesie (Poesie personali)

                Solitudine

                Alle pendici del mare
                con quieto movimento
                mormora l'autunno,
                una triste sinfonia di foglie.

                Appartata ai margini dell'onda
                intorno un canto di silenzi
                e sempre più lontano il ricordo
                mi divora l'anima.

                Anima affetta da dolente malinconia
                e da cercata solitudine.

                La memoria remota
                genera distanze stellari;
                malinconia negli occhi della notte;
                vola la mia anima vagante
                specchio di disperazione
                tra la profondità del cielo
                e la lontananza delle stelle
                con sguardi d'altera solitudine.
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                  Scritta da: Roberta Carechino
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Il dolore

                  Seduta a cavalcioni dei pensieri
                  l'animo
                  torna al vecchio dolore.

                  Gesti non fatti,
                  cose non dette,
                  affetti non dati.

                  Solo il sogno
                  può lenire il dolore,
                  solo l'amore
                  può sorreggere l'animo.

                  Ma i fili si spezzano,
                  restano il vuoto, la solitudine,
                  la "calma piatta".

                  Ed io,
                  continuo ad esaltare
                  splendenti cristalli di sole,
                  fugaci arcobaleni di stelle,
                  per lenire il dolore,
                  per trovare la dolcezza della pace.
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