Alle pendici del mare con quieto movimento mormora l'autunno, una triste sinfonia di foglie.
Appartata ai margini dell'onda intorno un canto di silenzi e sempre più lontano il ricordo mi divora l'anima.
Anima affetta da dolente malinconia e da cercata solitudine.
La memoria remota genera distanze stellari; malinconia negli occhi della notte; vola la mia anima vagante specchio di disperazione tra la profondità del cielo e la lontananza delle stelle con sguardi d'altera solitudine.
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