Poesie personali


Scritta da: dax
in Poesie (Poesie personali)

Mare efebico

Ho bisogno di sentire
il tuo odore, vedere il tuo profondo
ventre, la tua vivace sinfonia
di suoni raccolti nell'aura
mistica del sogno, dove onde benefiche
traggono musica dagli abissi,
e nude vestali danzano
leggiadre, silenziose.

Mare corroborante mare,
amante di giovani vergini,
innocenti efebi
che nella loro gloriosa giovinezza si sfidano
a tuffi acrobatici, premiandosi
con un sorriso, con un bacio rubato al mare.

Con un bacio rubato alla giovinezza,
alla vita, bacio radioso,
bacio vitale, efebico bacio
schiavo dell'amore e dello
scandire eterno del tempo.
Composta nel marzo 2010
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    Scritta da: dax
    in Poesie (Poesie personali)

    Vita (2)

    Il mio amore sei tu vita!
    Sei tu che accendi il sole:
    e la luna culla il tuo sonno.

    Vita che innamori il cuore
    della gioventù, che rassereni
    il viso della vecchiezza,
    che corri nei prati
    liberi della speranza.

    Tu solchi pulite onde
    con bianche vele
    e vergini sogni,
    con gioiose grida
    e caldi abbracci,
    avendo innanzi al tempo
    tutta l'eternità dell'amore.
    Composta nel maggio 2010
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      Scritta da: armanda66
      in Poesie (Poesie personali)

      Insieme

      Piccole riflessioni...
      poco tempo insieme,
      troppe frasi contenute,
      gesti lenti per non dimenticare,
      immagini di noi insieme nessuna,
      dolci parole sussurrate piano,
      neanche una canzone insieme,
      ogni luogo è di passaggio per noi due.
      Il tempo ci vuole amanti per sempre,
      e lentamente ri regala un fiume di ricordi,
      che si consumano e si rinnovano,
      e ogni volta ci amiamo come fosse l'ultima.
      Composta venerdì 21 maggio 2010
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        Scritta da: coccinella 80
        in Poesie (Poesie personali)

        Della tua assenza

        Soffoco i sorrisi
        ripensando alle carezze
        perché quando non hai cibo
        può renderti sazio anche il ricordo
        Sulle mie mani
        porto i segni del mio dolore:
        non bastò un giorno
        ritornare viva dall'inferno;
        io anche ora mi immergo
        nella palude dell'oblio
        ma chi conobbe
        il sole non si rassegna
        alla nebbia.
        Non filtrano i raggi
        dei sorrisi distratti;
        più ancora sento
        il gelo della notte
        perché senza il tuo riparo
        non so badare a me stessa.
        Non supplico ormai
        un tuo ritorno
        perché pure la speranza
        diserta la mia sera:
        siedo di fronte al sole che muore
        e attendo la mia ora.
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          Scritta da: Giusy L.
          in Poesie (Poesie personali)
          Nonnino mio,
          ti guardo e mi ricordo
          quando insieme giocavamo a pallone.
          Il tempo è passato ed io sono cresciuta
          ma tu, purtroppo, oramai sei sempre lì,
          seduto sulla tua sedia
          e non ti muovi più come prima;
          come prima non mi fai giocare.
          Ti voglio bene anche se
          non mi porti più al mare
          e non mi insegni a nuotare.
          Ora, quando ti vengo a trovare
          ti posso solo raccontare
          della scuola e dello studio.
          Tu mi guardi e con un sorriso,
          mi esprimi quanto sei orgoglioso.
          Ti voglio bene nonno;
          non lo dimenticare.
          A tutti vorrei dire
          che i nonni sono veri tesori
          da amare e custodire.
          Composta mercoledì 12 maggio 2010
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            Scritta da: Ada Roggio
            in Poesie (Poesie personali)

            Per te, io bugiarda!

            Per te, io bugiarda!...
            Le tue orecchie non vogliono sentire!
            Quello che il mio cuore ha da dire
            Per te bugie, bugie
            Solo inesorabili bugie
            Ma un giorno; quando sarai seduta, anzianotta, stanca
            Quando avrai tanto tempo per ripensare
            Avrai milioni di cose da ricordare.
            Tu oggi hai detto la tua
            Io ho detto la mia.
            Mi hai aperto la porta sono andata via.
            Mandando giù il magone.
            Portandomi un altro peso sul groppone.
            Porto con me la malinconia
            Lascio a te la simulata, l'allegria
            Non aspettare domani per pensare.
            Possiamo ancora ricominciare.
            La verità che continui a negare.
            Non la vuoi ascoltare.
            Perché ti portano a pensare.
            Ricordare.
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              Scritta da: Ada Roggio
              in Poesie (Poesie personali)

              Ester

              Ester
              Bambina dai lunghi capelli neri
              Occhioni scuri, dolci sinceri
              Viveva in un paesino tanto lontano
              accompagnata a scuola da chi le dava la mano
              Un giorno la mamma!
              Un giorno un amica
              Arrivava all'autobus e saliva
              Tanti erano i bambini a lei intorno
              vi erano anche adolescenti che le stavano intorno
              Uno in particolare scuro, alto, moro, da non dover dimenticare
              Lui quell'adolescente le fece tanto male
              La teneva sempre seduta sulle sue ginocchia, anche se lei voleva correre e giocare
              Lui la teneva stretta non la faceva andare
              Un giorno così all'improvviso, le strappo dal viso il sorriso
              Ester non capiva niente, scappava via dalla gente
              Divenne irritante, irrequieta
              a nessuno riuscì a raccontare, ciò che lei aveva dovuto sopportare
              Solo il diario poteva parlare
              Lei li era riuscita a confidare che per un lungo anno non poteva scappare
              Ester poi andò via, lasciò il paesino
              Portò con se il ricordo, mai più li fece ritorno.
              Composta giovedì 20 maggio 2010
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                in Poesie (Poesie personali)

                Innocente

                Innocenti
                Innocente è il vostro seme,
                con esso il suo destino
                confusi;
                le parole non sono mai state la vostra carezza su di me
                l'innominabile vuoto, apnea assoluta,
                divora le nostre parole mute.
                Le parole, confuse, franano nella gola
                non una sotterranea falda esploderà,
                a colmare la povertà.
                Sicché solo silenzio e nero, ci terranno svegli.
                Mamà, unica mamà
                mi manca il tuo corpo
                come la pioggia al grano asciutto,
                ora solo e per sempre.
                La terra non mi potrà accogliere nel suo grembo
                come lo facesti con me
                Un solo respiro, ti prego
                solo un respiro, come in principio
                poi addio.
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                  Scritta da: laura74
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Gli intrighi del cuore

                  Gli intrighi del cuore
                  sono labirinti dell'anima
                  percorri vie sconosciute
                  ti fermi a un vicolo cieco
                  torni indietro
                  cambi strada
                  prosegui
                  ma non sai proprio dove stai andando

                  Gli intrighi del cuore sono spesso un tentativo
                  di comprendere noi stessi
                  che a volte però
                  è destinato a fallire

                  Gli intrighi del cuore
                  come un sottile dolore
                  non lo percepisci
                  finché non ti ferisci

                  eros!

                  Ora un manto oscura la tua luce
                  ora un manto ti rende cieco

                  ma tu ben sai vedere
                  tra le tenebre del mio cuore!
                  Illuminato dalla tua aura
                  l'inconfondibile traccia di te
                  dentro me...

                  è un arcobaleno che si dissolve
                  mostrandosi furtivamente
                  confondendomi la mente

                  Cade prima un velo
                  poi un altro
                  e un altro ancora
                  è una danza che forse svela
                  l'interiorità di te... di noi

                  Oh dolce athopos!

                  Affascinante segreto
                  carismatico mistero
                  rapimento dell'anima

                  Ti osservo specchiarti nelle mie lacrime
                  guardandoti andar via
                  inclassificabile amore
                  della vita mia!
                  Composta nel gennaio 2010
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