Poesie personali


Scritta da: CINELLA MICCIANI
in Poesie (Poesie personali)

Pescatore di perle

Sei entrato nella mia vita
con la forza dirompente
dell'onda violenta
che si scaglia
contro la roccia.
Io, granello di sabbia
rintanato nella piccola ostrica,
d'incanto,
mi sono vista perla luminosa,
accarezzata dalla mano sapiente
dell'avido pescatore.
E la perla è cresciuta,
sempre più grande,
sempre più splendente
e preziosa,
fino a brillare di luce propria.
Che immenso miracolo d'amore!
Composta martedì 23 novembre 2010
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    Scritta da: Rea
    in Poesie (Poesie personali)

    I ricordi

    Vorrei aprire quel cassetto enorme
    che è la mente,

    tirare fuori i biglietti più dolorosi
    che prendono il nome di ricordi,

    sbatterli a terra con la speranza
    che si infrangano in milioni di pezzi
    come fossero uno specchio,

    e vederli dissolversi
    come la neve a primavera.
    Composta martedì 23 novembre 2010
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      in Poesie (Poesie personali)

      Ho scostato la tenda

      Ho scostato la tenda
      per vedere fuori
      e c'era un cortile vuoto
      con un muro di cemento grigio.

      Ho scostato la tenda
      per vedere dentro l'anima
      e c'era lo stesso cortile
      con un muro di ugual colore.
      Composta martedì 23 novembre 2010
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        in Poesie (Poesie personali)

        Spoliazioni e disvoleri

        Quanto dovrò attendere il fatidico giorno
        quando potrò imbarcarmi per l'aldilà e salutare
        tirare il fiato e portarmi lontano
        dal nulla ultimo che censisco vivendo?
        Se vi sia una sub o sovra esistenza
        se starò poi meglio o peggio chi può saperlo.
        Or che l'anima non esulta e più non batte le mani
        vorrei partire in fretta ma da me non dipende
        ci sono imperscrutabili voleri che decidono
        e se anche mi inginocchiassi a un Soprintendente
        non riceverei di certo alcuna anticipazione di favore.
        Inutile presenza, nel mucchio qui che ci sto a fare
        vagabondo corpo oramai quasi incorporeo
        in sedimentazione di speranze e di illusioni!
        Che cessato l'inganno di essere e apparire
        dopo qualche ventata di anni a polvere si retroceda
        è un fatto risaputo e ne siamo tutti informati.
        Si corre e ci si inerpica per tante scale
        invaghiti di vano, affannati poi
        - è noto - dopo l'ultimo estremo gradino
        un vuoto spaventoso sotto i piedi.
        Che più può spuntare da un orizzonte
        che non raggia scurisce e incupisce?
        L'improbabile e il probabile avverabile
        più non si agogna, niente ci incita
        se il marchingegno che riavvia i sogni
        è troppo usurato e un sostituto è irreperibile;
        finito il tabacco e le cartine
        non vi è più nulla da fumare:
        nel portacenere annerito restano
        solo bruciacchiature e cicche incarbonite.
        È assai chiaro! Non vi sono stati confusionali
        o sedicenti errori di interpretazione:
        il tutto immaginato, che più non si contatta,
        è una sostanza sbriciolata: ne siamo consapevoli!
        Infastiditi, appena borbottiamo
        per l'attesa esasperante di venire
        dalla lista dei viventi cancellati
        e sbuffiamo si per dover ancora fruire
        di un respiro a tempo indeterminato...
        La spoliazione - l'avvertiamo - è ancora in atto
        muti e in silenzio, senza lagno, languenti
        volenti o dolenti attendiamo che si concluda:
        al culmine, insaccati in un legno, finalmente
        raggiungeremo quel totale niente che siamo.
        Composta sabato 20 novembre 2010
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          Scritta da: Alienodel5000
          in Poesie (Poesie personali)

          Il senso e le cose

          Il ricordo sensoriale di profumi atmosfere passati
          tutto lontanissimo ed a portata di un angolo svolto

          la mente lavora falciando l'erba alta opprimente
          non c'è il sentiero ed il passo indugia in svolte

          natura comanda e trascina scarti imperiosi per mano
          non c'è tempo di far luce la terra ingoia il passo

          ricerca dubbio emozione la mente si sfianca e geme
          la notte incombe e la luce ferisce e non da tregua

          non c'è il percorso e le direttrici illudono circolari
          il senso del cammino la consapevolezza dell'assenza.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Estate perduta

            L'Estate non ritorna,
            il cielo è un muro alto e bianco
            che il sole non riesce a scavalcare.

            I giorni luminosi li ricorda
            solo la bimba che correva nel cortile.
            Li conserva nel palmo della mano
            assieme ai suoi giocattoli.
            Composta martedì 23 novembre 2010
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              Scritta da: Carlo Peparello
              in Poesie (Poesie personali)

              Dio non ti guarda

              Non sputerò mai alla felicità
              Conosco troppo bene il sapore della sconfitta
              Ogni volta metto gli insuccessi in soffitta
              E guardo al domani con crescente attività
              Ma devi fare i conti con mille insidie
              Cuori deboli, dubbi e invidie
              Se sapessero quanto poco ci vuole per trovare l'aurora
              E quanta fatica costi guadagnarsela ancora
              Ti chiedi perché la gente sia cieca e impotente
              Davanti un sentimento così inaspettato e potente
              Forse non ne conoscono la forza ne l'energia
              E guardandosi indietro la lasciano scappare via
              Ma tu scrollati dalle spalle ogni dubbio e rancore
              Non sei tu ad aver perso l'amore
              Ne conserverai per chi saprà ascoltare
              In un gesto, un momento, la freschezza e la forza del mare.
              Composta lunedì 22 novembre 2010
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