Poesie personali


Scritta da: Salvatore Coppola
in Poesie (Poesie personali)

Cuore senza luce

Improvvisi bagliori lontani
di luce argentata lunare
si alterna alle nuvole scure
rapisce la gioia nel cuore.
Ho voglia di starmene solo
non voglio pensare più a niente
son troppo deluso nell'anima
trafitto lo spirito amante.
Ho perso fiducia in me stesso
il sangue non scorre più in vena
congelano sogni e speranze
nel cuore che non ho più la luce.
E fuori di se la ragione
i pensieri che gridano all'odio
le stelle son complici attori
negli occhi il disprezzo alla vita.
Composta domenica 5 dicembre 2010
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    Scritta da: SAVERIO FERRARA
    in Poesie (Poesie personali)

    Il prato dell'amore

    Ecco, finalmente siamo soli.
    Intorno a noi c'è un prato punteggiato di vivaci colori.
    È questo il posto per fare l'amore.
    Guarda quell'albero in fiore!
    Sembra mandare al mondo un messaggio d'amore.
    Vieni, sdraiamoci all'ombra di quei frondosi rami,
    vedrai che anche in te scoppierà il desiderio di amarmi.
    In questo luogo ho scoperto com'è facile amarsi.
    Basta fissarsi negli occhi, guardare il prato immenso
    e capire che fingere non ha più senso.
    La mia mano sfiora i tuoi capelli,
    i lineamenti del tuo viso rispondono al mio sorriso.
    Vorrei dirti tante, tante parole,
    ma, m'immergo in questa profonda quiete,
    lasciandomi trasportare dolcemente
    dall'irresistibile desiderio che mi attira a te.
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      in Poesie (Poesie personali)
      L'amore è l'orma che il vento cancella sulla sabbia di un deserto,
      perché l'amore non si lascia dietro niente:
      tutto è scritto in quella dell'ultimo giorno quando di fermerà accanto all'altra
      perché l'amore è il passo diverso dall'altro,
      ma che, entrambi conducono, all'oasi di un dove.
      Composta mercoledì 14 dicembre 2005
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        Scritta da: Carlo Peparello
        in Poesie (Poesie personali)

        Storie

        Storie di confine
        dimenticate, scomode
        Racconti di tormenti in bianco e nero
        di tradimenti e brividi illusori
        Di gente che ora non ha più un viso
        Storie di incroci pericolosi
        di tragedie annunciate
        di sorprese e di strade senza uscita
        Storie senza inizio nate dalla fine
        scritte da nessuno e vissute da sconosciuti
        Flash back e deja vu senza un perché
        Passi senza semina, echi senza valli
        Storie di pensieri morti nel sonno
        di soddisfazioni effimere, di ombre e luci
        Storie di chi vive o ha già vissuto
        Protagonisti senza nome in calce
        di comparse che hanno uno scopo
        di perché senza interesse
        Storie al limite e storie statiche
        Vite da raccontare o da dimenticare
        Ci siamo dentro, tutti.
        Composta domenica 12 dicembre 2010
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          Scritta da: piumarossa70
          in Poesie (Poesie personali)

          Non voglio sapere

          Non voglio sapere quel che fai per sopravvivere.

          Voglio sapere per che cosa soffri,
          e se sai almeno sognare di accettare la passione del tuo cuore.

          Non voglio sapere le pene dei tuoi anni.

          Voglio sapere se sai rischiare di sembrare matta per amore,
          per i tuoi sogni, per l'avventura di essere viva...

          Non voglio sapere quali pianeti sono in quadratura con la tua luna.

          Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,
          se sei stata aperta ai tradimenti della vita
          o se ti sei ritirata e chiusa per paura di ulteriore dolore.
          Voglio sapere se puoi star seduta con il dolore, il mio o il tuo,
          senza far niente per nasconderlo, o mascherarlo o immobilizzarlo.
          Voglio sapere se puoi stare con la gioia, la mia o la tua;
          se puoi danzare nascostamente nel silenzio
          e lasciare che l'estasi ti riempia fino alla punta delle dita
          senza ammonirti di stare attenta,
          di essere realista, o di ricordarti le limitazioni dell'umano.

          Non voglio sapere se la storia che stai raccontando è vera.

          Voglio sapere se puoi deludere gli altri per essere vera con te stessa,
          se puoi sopportare l'accusa di tradimento e non tradire la tua anima.
          Voglio sapere se puoi essere fedele alla tua fede silente,
          se sai vedere la bellezza anche nell'orrore di ogni giorno,
          e se sai nutrire la tua vita della Sua presenza.
          Voglio sapere se puoi vivere con il fallimento, il tuo e il mio,
          e ancora ergerti sulla riva di un lago e gridare all'argento della luna piena, "SÌ!"

          Non voglio sapere dove o come o perché vivi.

          Voglio sapere se puoi continuare a vivere dopo un giorno di pena e disperazione
          addolorata e ferita fino alle ossa, e fare ciò che c'è da fare...

          Non voglio sapere se sei felice o no, se lo sono o no.

          Voglio sapere se sai stare al centro del fuoco insieme a me e non ti ritirerai.

          Non voglio sapere dove o cosa o con chi hai vissuto e vivi.

          Voglio sapere che cosa ti sostiene quando tutto il resto cade giù.
          Voglio sapere se puoi stare sola con te stessa,
          e se veramente ti piace la compagnia che ti dai nei momenti vuoti
          di ogni presenza.

          Non voglio sapere quel che fai per sopravvivere.

          Voglio sapere per che cosa soffri,
          e se sai almeno sognare di accettare la passione del tuo cuore.

          Non voglio sapere le pene dei tuoi anni.

          Voglio sapere se sai rischiare di sembrare matta per amore,
          per i tuoi sogni, per l'avventura di essere viva...

          Non voglio sapere quali pianeti sono in quadratura con la tua luna.

          Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,
          se sei stata aperta ai tradimenti della vita
          o se ti sei ritirata e chiusa per paura di ulteriore dolore.
          Voglio sapere se puoi star seduta con il dolore, il mio o il tuo,
          senza far niente per nasconderlo, o mascherarlo o immobilizzarlo.
          Voglio sapere se puoi stare con la gioia, la mia o la tua;
          se puoi danzare nascostamente nel silenzio
          e lasciare che l'estasi ti riempia fino alla punta delle dita
          senza ammonirti di stare attenta,
          di essere realista, o di ricordarti le limitazioni dell'umano.

          Non voglio sapere se la storia che stai raccontando è vera.

          Voglio sapere se puoi deludere gli altri per essere vera con te stessa,.
          se puoi sopportare l'accusa di tradimento e non tradire la tua anima.
          Voglio sapere se puoi essere fedele alla tua fede silente,
          se sai vedere la bellezza anche nell'orrore di ogni giorno,
          e se sai nutrire la tua vita della Sua presenza.
          Voglio sapere se puoi vivere con il fallimento, il tuo e il mio,
          e ancora ergerti sulla riva di un lago e gridare all'argento della luna piena, "SÌ!"
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            Scritta da: Grazia Finocchiaro
            in Poesie (Poesie personali)

            Cristalli di parole

            Nel muto pensiero
            bagaglio di parole
            di amore e dolore
            di chiarori e crepuscoli
            di sole e stelle
            leggere
            a volte incomprese
            per lungo tempo sospese.

            Su questi fogli confido
            quel che mi era segreto
            raccontare i miei sogni
            se permettete,
            nascondere ogni timore,
            la timidezza il viso mi colora.

            Questi versi
            mi rendono fiera
            non dico alcunché d'insolente
            purezza del verso
            trasparenza dell'inconscio.

            Porgo uditori il mio dire
            che ascoltate col cuore,
            d'ogni lemma
            pura emozione traspare,
            son frammenti di cristalli
            le mie parole.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Voglio ancora amare

              Gli anni passano in fretta,
              sempre più avanzano nella spiacente vecchiaia
              sorpassando il futuro, oscurando il passato,
              e diventa sempre più faticoso trainare il carico del presente,
              e l'opaco malinconia, nostalgia colmano il cuore,
              arrendendosi a tutti malanni dell'ultima stagione,
              alla fine d'ogni desideri, sogni, e
              il dolce amore sepolto nel vecchio cuore,
              ed allora che la vita entra in un tenebre tunnel,
              che porta diritto nello sconosciuto...
              Oh! la vita è un incredibile spreco,
              germoglia dal amore e il frutto raccoglie la morte,
              forse per questo siamo nati
              per essere cibo della morte,
              come l'erba per le pecore,
              che danno latte per fare buon formaggio e nutrire le genti
              e di noi cosa nutrirà la poscia morte nell'immensità?
              Le nostre anime trasparenti che si fondono con il cielo
              i nostri corpi divorati di viscidi vermi,
              del verme morte.
              Io
              voglio lasciar senza cibo
              quel vigliacco morte,
              voglio
              ancora vivere,
              ancora amare.
              Composta sabato 11 dicembre 2010
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