Poesie personali


Scritta da: Alessandra Torrella
in Poesie (Poesie personali)

Ferite del passato

La mia anima è nascosta e spia
ogni tanto sbircia ma non esce
perché una volta è uscita e l hanno ferita

Il passato non lo riesco a mandare via
torna all'improvviso anche quando penso di essere guarita
Sembra un orologio a pendolo
ogni tanto rimbomba con il suo suono nella testa per farmi ricordare che anche se il tempo passa ancora per ricordare tempo ne resta.
Composta mercoledì 10 novembre 2010
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    Scritta da: Giuseppe Freda
    in Poesie (Poesie personali)

    Ascoltando un predicatore

    Venerando nell'aspetto,
    solenne nelle movenze,
    insigne umanista,
    storico,
    filosofo,
    dal pulpito marmoreo
    il prete arringava i fedeli.
    La voce suadente
    marciava maestosa
    tra le navate barocche,
    modulandosi
    in toni or gravi,
    or carezzevoli,
    or dignitosi;
    e arricchendosi
    di cenni or lievi,
    or amichevoli,
    or vigorosi.
    Un esercito ordinato
    di cenni e di parole
    difendeva,
    a passo di danza,
    il pulpito e il prete
    dalla narcotizzata, confusa
    moltitudine di povera gente.
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      Scritta da: Marilena Aiello
      in Poesie (Poesie personali)

      Un pensiero. Non è una poesia

      E mi guardo: cammino sulla spiaggia, che è questa vita, i miei passi lasciano orme subito cancellate dalle onde, raccolgo sassolini bianchi, neri, rosa, sono molto più antichi di me, e piccoli vetri colorati smussati dalla forza del mare... chissà se erano bottiglie di champagne o di birra, chissà se la persona che le ha stappate rideva o piangeva, chissà da dove vengono. E ogni tanto trovo una conchiglia, capolavoro di architettura, bella, vuota. Quanto lavoro abbandonato, perso.
      E penso che ciò che più mi fa stare bene, questo vento fresco tra i capelli, questo mare che mi carezza i piedi, fa spaziare il mio sguardo, mi riempie gli occhi di verde e di blu, le narici di sapore salmastro, mi profuma la pelle, tutto questo è ciò che non posso raccogliere, conservare, portare a casa, dimenticare in una scatola, incollare su una cornice.
      Tutte le cose più belle sono intangibili e però sono quelle che arricchiscono il nostro animo di sentimenti e la nostra mente di ricordi. Tutto il resto è passeggero.
      Le cose sono segnalibri che ci ricordano a che punto siamo nella costruzione della nostra conchiglia, prima di lasciarla sulla terra, senza sapere che ne sarà: decorazione, gioiello, granelli di sabbia, polvere o piccolo tesoro nella mani di un bambino!
      L'importante è lasciare qualcosa, di bello, se si può.
      Composta mercoledì 22 luglio 2009
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