Poesie personali


Scritta da: Giuseppe Romano
in Poesie (Poesie personali)

Quello che sei per me

Cammino con passo deciso e cauto, percorro la strada da te indicata,
ed il cuore non tarda ad iniziare un canto di delirio
ricordando quello che sei per me in questa via desolata:
acqua che travolge delicatamente dissetando l'anima
fuoco che brucia dentro ed accende la passione
vento che spazza via la malinconia più infima
luce che illumina ed accompagna ogni mia apprensione.
Sono ormai giunto alla fine di questo sentiero,
i miei occhi ancora non ti vedono arrivare
e tutto intorno inizia a diventare cupo e nero
quando finalmente da lontano vedo la tua figura brillare.
Eccoti qui, bella da intimorire, dove sei stata tutto questo tempo?
Stavo quasi per andarmene lo sai? Ma il desiderio di te ha sconfitto la paura,
e sei apparsa proprio come quando nel cielo appare un lampo
ad illuminare le tenebre di una profonda notte scura.
Il tuo sguardo chiarisce ogni mio dubbio ed uccide ogni mio timore,
ora posso finalmente scorgere un orizzonte limpido e sereno
e insieme a te volerò in un cielo dove non esiste alcun dolore.
Composta mercoledì 11 maggio 2011
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    in Poesie (Poesie personali)

    A Paula

    Sei vestita tutta in bianco
    come un angelo del cielo, sei radiosa
    mostri l'abito di tulle in maniera orgogliosa
    L'occasione è eccezionale certa l'armonia
    della vita per entrare per sempre nel mondo
    della fede dalla porta principale, per la cerimonia
    della tua 1^ comunione
    Grazie alla tua nonna eccezionale che ti ha
    aiutata nel modo più naturale, in questo momento
    per tè, particolare
    Il tuo sorriso splendente illumina il tuo volto
    sorridente, i bellissimi capelli che ti coprono le spalle
    fanno da cornice alla tua immagine immacolata
    Sono certo cara Paula che ricambi molto bene
    il grande affetto che ti dona tua nonna Marlene.
    Ella veglia su di tè assicurandosi che il tuo cammino
    sia sicuro, senza ostacoli e luminoso perfino!
    Composta mercoledì 11 maggio 2011
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      Scritta da: Giuseppe Freda
      in Poesie (Poesie personali)

      Ascoltando Ray Charles

      Terra madre,
      quando rientrerò nel tuo grembo
      porterò con me
      questo volto radioso,
      questa voce profonda
      per sorridere
      il blues del mio ritorno,
      per scandire il ritmo
      della mia ferma speranza
      in un destino di luce.
      Tutti coloro che mi avranno amato
      dovranno allora
      ridere in faccia
      alla morte e al pianto;
      perché non morirò,
      ma volerò lontano,
      e libero come il vento
      andrò a cantare nel cuore
      delle mille fanciulle che ho amato.
      Terra bambina,
      quando rientrerò nel tuo seno
      porterò con me
      un arcobaleno di suoni,
      un incendio d'amore
      per riscaldarti.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Ci sarò

        Quando il mio sguardo non potrà più perdersi nel tuo
        quando la mia bocca non potrà più pronunciare il tuo nome quando di me non resterà che un pugno di cenere ti basterà guardare in fondo al cuore e li ci sarò
        per dirti ancora una volta ti amo.
        Composta domenica 10 ottobre 2010
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          Scritta da: molly62
          in Poesie (Poesie personali)

          Il mondo in bianco e nero

          Il mondo in bianco e nero,
          il cuore un masso di granito,
          lo sguardo vuoto, spento.
          I passi risuonano nella solitudine di quella via intrapresa,
          poi, all'improvviso,
          un sorriso, uno sguardo, un incontro casuale,
          il cuore perde un colpo, si ferma, poi riprende,
          ormai sciolto.
          Il mondo si colora, lo sguardo si ravviva,
          i passi non sono più solitari ma ora accompagnati.
          È bastato un sorriso, quel sorriso,
          per fare di un mondo in bianco e nero, un mondo a colori.
          Composta domenica 20 marzo 2011
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie personali)

            La penombra

            Assaporo
            la
            penombra
            sempre piena di mistero
            lascio andar
            la
            fantasia
            che
            miscela il falso e il vero

            luci fioche
            buchi ed angoli
            a
            due facce
            sguardi spenti
            che si legano a sorrisi
            luccicanti

            la penombra
            è
            chiaro scuro
            che
            diventa quasi un muro
            la penombra
            è
            un carnevale
            di
            crepuscoli nascosti
            nella mente
            dove nasce la curiosità infinita.

            La penombra
            è
            uno sgabello
            dove molti stan seduti
            ed aspettano la luce
            per capir cosa è la vita.
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