Poesie personali


Scritta da: Vi.Ole
in Poesie (Poesie personali)

L'uomo e il cane

Due occhi per parlare
un cuore per amare
quattro zampe per seguire.
Questo è tutto ciò che ho,
tutto ciò che mi rimane...

Cammino al tuo fianco
e ti insegno l'essenziale
dedicandoti la vita
passo a passo.
Fedele e silenzioso amico di sempre
ho bisogno di te
per tutto il tempo
accanto.

Ma ora che è finito
e io son rimasto solo
capisco che eri avanti
due zampe più di me
e non potendoti seguire
per non farmi abbandonare
ti conservo nel mio cuore
e negli occhi
pari pari
come fossi tu l'uomo
ed io l'animale...
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    Scritta da: Dino Di Girolamo
    in Poesie (Poesie personali)

    Se

    Se abbracci forte la speranza essa ti salverà dal tormento
    se stringi a te il perdono esso ti renderà libero
    se accogli quello che il domani ti riserva
    senza che il passato possa interferire sarai un uomo nuovo
    se lasci aperta la tua mano nell'amare
    la farfalla che adori vi si poserà sopra
    se credi fermamente che nel presente
    possa nascere un futuro migliore
    hai già tutto ciò che desideri.
    Composta domenica 27 novembre 2011
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      Scritta da: Sandra Piccinini
      in Poesie (Poesie personali)

      In tua assenza

      Mattinata blu stretta in lidi di paglia e ossi di seppia,
      scruto l'orizzonte, il mento fra le gambe
      neppur distratta dalla ruota del traghetto arrugginito
      sporca battigia, odori marcescenti
      Eppur mi piace
      questo povero mare, così distante dall'oceano,
      pruriginoso di zanzare, magico di notte
      a guardare quel catino di stelle
      e a ridere di noi. del destino
      Giochiamolo adesso che non ci sei più, quel numero contato di pianeti,
      giochiamolo ora,
      che non ricordo quasi più chi sono
      È sempre così difficile tornare qui
      Per farmi male.
      Composta domenica 8 febbraio 2004
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        Scritta da: Sandra Piccinini
        in Poesie (Poesie personali)

        Eppure

        Le zone mute dell'esistenza
        sono vicoli ciechi,
        stretti da mura e balconcini,
        panni stesi, radio lontane
        Musica vecchia,
        sgabuzzini con gli stracci
        Ci si fa l'abitudine come al dormire,
        se si dorme,
        o si va via di soppiatto
        se non si crede più.
        Le zone mute dell'esistenza
        sono incidenti di percorso,
        cambiano il senso delle cose,
        stendono lenzuola sulla testa
        per non ritrovarsi nudi, a singhiozzare
        Le zone mute dell'esistenza
        sono cancrene da amputare,
        un colpo secco, costringendosi al sorriso
        e la mano in un'altra, per saltare il muro
        Faticando a ritrovarsi,
        stringendo gli occhi ormai incolori.
        Eppure,
        senza quelle putride piaghe marcescenti,
        morte mute cieche, zone lontane, asfissianti,
        senza respiro né aria dove attingerlo
        Eppure,
        non ti amerei così
        No non ti amerei,
        così...
        Composta martedì 28 settembre 2004
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          Scritta da: Sandra Piccinini
          in Poesie (Poesie personali)

          San Lorenzo

          San Lorenzo,
          e le stelle cadono, i nervi a pezzi,.
          piccole fabbriche di calunnie
          Depresse dall'aspettativa terrena,
          stroncate dai desideri insoluti
          Ma io ricordo notti luminose,
          dove tutto era possibile,
          e il vento caldo riportava l'eco del mare
          Divinità opulente,
          soluzioni desiderate
          Milioni di pailettes sulla scena,
          e il sorriso degli amanti nascosto,
          le teste abbassate
          Pudiche stelle esauste, ora
          illuminano scene d'indifferenza,
          mentre gli amanti parlano di danaro
          e il vento freddo, anche d'agosto,
          chiude le ultime finestre sul mare.
          Composta martedì 28 settembre 2004
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            Scritta da: annainno
            in Poesie (Poesie personali)

            Elfi lunari

            Notte di luglio,
            notte dal volto coperto.
            Vedo gli occhi,
            quell'incerto sguardo
            di cui ogni mattina
            di nuovo,
            docilmente,
            m'innamoro.
            E non vi è sera
            in cui non si rinnovi
            l'ardito sapore
            di quel momento.
            Sfiorarsi di storie,
            pensieri
            fatti di nebbia,
            il Passato,
            il Futuro:
            in un brivido
            tutto...
            Un folletto Giocoso
            ha voluto invertire
            la vita.
            Così l'estrema giovinezza
            del cuore
            si affaccia
            mentre sui tuoi ricci capelli
            già si posa l'argento.
            Volteggiano
            brillanti Elfi lunari
            nei silenzi infiniti della notte.
            Composta domenica 10 luglio 2005
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              Scritta da: annainno
              in Poesie (Poesie personali)

              Sospiro di rose

              Rose di maggio,
              come le loro padrone,
              ciarliere e frementi,
              dai cancelli si affacciano
              per sfiorarti le labbra.
              In silenzio, senza quasi apparire,
              leggere di petali,
              perché tu non sappia
              che il loro profumo
              lambisce il tuo sguardo.
              Tu, ignaro e incantevole,
              cammini solitario,
              mentre le rose sperano
              che una spina ti punga
              e tu le colga.
              Composta domenica 16 ottobre 2005
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