Poesie personali


Scritta da: Angela MORI
in Poesie (Poesie personali)

Il rubacuori

Egli preferisce grazia inviolata,
Creatura quieta e ubbidiente,
Che si elargisce scoprendo
Ogni suo spazio,
Con turbata malizia.
Egli non avversa,
Grazia alcuna,
Purché ardua non sia conquista,
L'essere gentil sesso,
Che non si contrasta,
Al cavaliere o al predatore.
Egli bramerebbe,
Di espugnare la sua anima,
Liberandone le doti velate;
Virtù che innate,
Possano saziare la sua sete,
D'amore e di passione.
Solo in seguito
Che l'avrà posseduta
Si tedierà di essa.
La ricerca di una novella realtà,
Sarà l'evento da fondare,
Che brulicherà la sua mente,
Fino alla nuova,
Frizzante conquista.
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    Scritta da: logos probus
    in Poesie (Poesie personali)

    Nel deserto (stagione estiva)

    Nel deserto
    Un madido soffocare di secchezza
    l'indolenzire del moto che muore,
    di piaga allargata da secche ventate,
    mutamento di insana eternità,
    impassibile stato:

    un previsto appassire di pianta stentata,
    è il ritrovare uno scheletro
    nel buio di raggi densi:

    la libertà del caldo dolore
    cala ovunque
    da un cielo sgombro
    nel piatto orizzonte
    di linea continua.
    Composta sabato 1 agosto 2009
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      in Poesie (Poesie personali)

      Lasciatelo solo

      Capita sempre tutto a cose fatte,
      son tutti bravi.
      Ed ecco
      le soluzioni,
      i colpevoli
      l'elenco degli errori fatti.
      E una valanga di consigli
      e di rimedi.
      E spesso sei costretto ad ascoltare
      chi ti ricorda ciò
      che non vorresti mai sentirti dire.
      E mentre parla
      tu sei capace soltanto di pensare
      che c'è una sola spiegazione a tutto quanto,
      e si chiama fallimento
      con tutto quello che si porta dietro.
      Tanti saccenti,
      tutti interessati,
      vuoi per sapere
      o per approfittare,
      messaggi di speranza
      o compassione,
      o solamente per rompere i coglioni.
      Troppo di tutto
      per un unico perdente
      tu.
      Composta mercoledì 4 settembre 2013
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        in Poesie (Poesie personali)

        Prima della prossima vendemmia

        L'ultimo sole
        sfiora appena questa pietra che mi fa da panca,
        è un graffio chiaro di luce.
        Sulla mia testa grappoli maturi,
        il giallo
        il nero ed il viola.
        Pendono dal letto di foglie della pergola.
        Filari tutto intorno
        mi abbracciano a distanza.
        Ho i piedi scalzi
        e la camicia aperta,
        tre o quattro fogli bianchi
        da stamani stanno qui
        sdraiati sul mio tavolino,
        testimoni della mia testa vuota.
        Anche la penna sta lì distesa
        a riposare,
        disoccupata a causa mia
        perché oggi non so creare.
        Briciole di pane sul vassoio,
        pane di campagna.
        Mille formiche stanno lì a pulire.
        Una bottiglia neppure a metà
        mi fa capire che non è giornata
        ne per scrivere ne per bere.
        Si,
        le due cose vanno spesso insieme.
        Musica bassa
        vecchia quanto me
        si degna di tenermi compagnia,
        ma so che si annoia,
        non sopporta il mio ascolto distratto,
        senza rispetto,
        oggi lavora per mestiere
        non con amore.
        Raccolgo un po' di forze
        e di voglia di spostarmi,
        metto i piedi nelle scarpe ormai sformate
        faccio un po' di passi
        su e giù per i filari.
        Ritorno indietro,
        il sole si è già spento,
        dove sedevo adesso mi ci sdraio.
        Domani arriva
        lo aspetto qui,
        con i miei fogli
        e la mia penna.
        Composta mercoledì 4 settembre 2013
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          in Poesie (Poesie personali)

          I ricordi

          Nell'angosciante
          disperazione
          di un'anima tormentata
          dal tedio di dubbi
          che offuscano
          sempre di più i pensieri
          che giacciono silenti
          dentro a un vulcano
          apparentemente sereno
          agli occhi della volontà

          Prepotenti tornano
          i ricordi
          a bussare nella
          porta del cuore
          cercando risposte
          nelle sfaccettature
          dei giorni felici
          gelosamente costoditi
          dentro al fragile
          cristallo del tempo

          Ricordi che calpestano
          incessantemente
          le ferite ancora
          sanguinanti
          di un sogno infranto
          di un sentimento puro,
          un sentimento eterno.
          Composta lunedì 20 maggio 2013
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            Sole di settembre

            Sole di settembre calmo e carezzevole
            l'anima è in raccoglimento dopo
            i clamori dell'estate rovente,
            nell'umore della brezza autunnale che
            piano arriva, colpisce ogni cuore,
            guardo l'orizzonte lontano che stordisce,
            l'anima può perdersi tra cielo e terra,
            simboleggia l'amore incondizionato,
            mentre io rimango in silenzio
            nel mio lungo silenzio di fine estate.
            Composta martedì 3 settembre 2013
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              Scritta da: Daniela Cesta
              in Poesie (Poesie personali)

              Nel sentiero

              Un sentiero tra gli alberi
              è come un libro aperto
              così ricco di emozioni intense
              il rspiro del bosco avvolge me
              dona vigore e amore
              dona fiducia in se stessi
              perché gli alberi amano noi
              senza compromessi
              il loro amore è incondizionato,
              respiriamo il loro respiro
              fino alla fine dei nostri giorni.
              Composta martedì 3 settembre 2013
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                Scritta da: Daniela Cesta
                in Poesie (Poesie personali)

                Settembre

                Aria di settembre è arrivato
                umore autunnale circonda ogni cosa
                alcune foglie di noci
                sono già gialle,
                le giornate sono piu corte
                il tramonto arriva presto,
                la terra si prepara al cambiamento
                le farfalle svolazzano ancora
                ma solo nelle ore piu calde,
                io guardo il sole che tramonta
                e grido: "no lasciare me estate per favore!"
                ma, le mie parole si perdono nel vento,
                mentre all'orizzonte compaiono le prime ombre della sera.
                Composta martedì 3 settembre 2013
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                  Scritta da: Daniela Cesta
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Nell'alto dei cieli

                  Nell'alto dei cieli
                  tra le galassie tutto sembra fermo
                  tutto sembra gelido e morto

                  ma tutto l'infinito si muove
                  all'unisono stelle, costellazioni,
                  pianeti, intere galassie corrono

                  e nessuno sa dove vanno,
                  l'infinito affascina me con i suoi misteri
                  a volte mentre osservo le stelle

                  vorrei piangere e non so il perché...
                  forse perché sono irragiungibili,
                  o forse perché siamo su questo pianeta

                  e l'universo è troppo grande per la nostra immaginazione
                  l'universo è stato creato per uno scopo...
                  possiamo supporre, ma nessuno sa la vera ragione,

                  e questa sensazione è talmente forte che
                  avvolge il mio spirito e mi fa piangere.
                  Composta martedì 3 settembre 2013
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                    Scritta da: Susan
                    in Poesie (Poesie personali)
                    Come un ruscello
                    scorre
                    la vita,
                    attraversa rocce,
                    montagne,
                    e si disperde,
                    ovunque,
                    la sua meta è
                    l'infinito,
                    anni passano,
                    lenti,
                    tempestosi,
                    per abbracciarsi
                    nell'infinito
                    del mare,
                    per vivere in eternità,
                    la vita,
                    un ruscello che si disperde
                    per morire in una goccia
                    d'acqua chiamata
                    oceano!
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