Poesie personali


Scritta da: alessia14
in Poesie (Poesie personali)

Vita

Nella mia vita ho esplorato il mare,
lungo le rive della fantasia. Territori isolati
comparivano, dove frequentemente
gli animali si fermavano,
rivestiti di colori luminosi, al giorno
affascinati come l'arcobaleno. Quando i temporali
e la notte li rendeva spenti, s'intravedevano
con difficoltà,
per scappare dalla paura. In questo mare le rive
non sono di nessuno. Il porto
accede ad altri mari inesplorati; sono al largo
spinta dallo spirito di avventura,
e l'esistenza dell'affetto con l'amore come accompagnamento.
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    in Poesie (Poesie personali)

    il futuro raccontato cantando

    Ha nella tasca due occhi di pantera
    portafortuna vinti al non so cosa.
    Gira per strada con i veli colorati,
    canta il futuro a chi la guarda fissa.
    Ruba il perduto lasciato in giro
    da chi è smarrito
    ed ha smarrito.
    Consuma ogni giorno lo stesso pasto,
    pane di carta che esce dal forno malato,
    spezzato caldo ed alzato al cielo,
    comunione pagana
    senza cerimonie
    per ingraziarsi i suoi dei consiglieri.
    E dopo il pane lo stesso rito
    tiepido vino
    in coppa grande,
    bevuto da sola
    nel giardino degli adulti.
    E lì
    seduta aspetta la sera
    statua di veli
    sulla panchina di marmo,
    la sola maga che non è lì per caso.
    Composta mercoledì 28 agosto 2013
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      Scritta da: lady.T_
      in Poesie (Poesie personali)

      Forte come una quercia

      La tua mente impregnata della mia essenza.
      Il tuo cuore inciso nel profondo.
      Un turbinio che ti scuote,
      ti spacca dentro.

      Come cieli limpidi squarciati da una saetta.
      Come maestose e secolari querce,
      squarciate e lambite da incandescenti lingue di fuoco,
      incidendole, solcandole con forza,
      fino al raggiungimento della linfa vitale,
      ma non muoiono.

      Così il battito del tuo cuore,
      si arresta e si frantuma,
      ma non cessa di cercare amore!
      Composta giovedì 22 agosto 2013
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        in Poesie (Poesie personali)

        Scoprii

        Scoprii che eri vento, caldo e leggero, e mi feci sabbia
        perché mi trasportassi ovunque volessi trovare pace

        Scoprii che eri sole, che inaridisce e sgretola, e mi feci acqua
        per dissetare la terra che volevi bruciasse

        Scoprii che eri fuoco, che implacabile incenerisce, e mi feci pietra
        per sfidare e vincere la tua rabbia

        Scoprii che eri spina, che ferisce e infetta,
        e mi feci unguento che sana e ristora

        Scoprii che eri paura e mi feci coraggio
        per coprirti di certezze e svelarti il mio nome.
        Composta mercoledì 28 agosto 2013
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          Scritta da: A. Cora
          in Poesie (Poesie personali)

          Come l'aurora

          Così
          come ha fatto
          l'aurora, veduta al'alba
          fuggire

          Così come ha fatto, la rosa, appena
          sfiorata con dita

          Come ha fatto la stella, che ho visto cadere
          la notte

          Anche tu, hai solcato in'istante i miei occhi
          coi tuoi arditi colori

          Ma nulla ha lasciato nel cuore, che ancora
          potessi trovare

          Per scaldarmi le mani, nei miei giorni
          di pioggia nelle mie notti
          da solo

          Quanto è forte del vento
          il soffiare, e mai
          avverto ripari.
          Composta venerdì 10 marzo 2000
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            Scritta da: Luc Milani
            in Poesie (Poesie personali)

            Sospensione

            La mosca nervosa d ' agosto
            il basilico giallo
            aria di consunzione
            in questo letargo padano.
            E non matura il tempo per decidere
            se la testa s'incaglia dietro ai vermi
            che hanno ormai prosciugato le foglie.
            Se parti e non torni
            che fa
            sarai perso per cause naturali.
            Non è certo ora di scompigli
            di variazioni al quadro.
            Si dissipa il giorno alla ringhiera
            un limbo senza soprassalti
            in ciabatte e una macchia di gelato.
            Composta lunedì 26 agosto 2013
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              Scritta da: SMAzio Granio
              in Poesie (Poesie personali)

              Goodbye

              Le stille che bagnan l'udito,
              come cupo dipinto invernale
              mi svestono il guscio avvilito
              e traboccan nel vaso del male.
              Il fato si vanta dell'estro,
              romantico ramo di sabbia
              che al livido volto silvestro
              calpesta le spighe e la nebbia.
              E il cielo commossi a gran pianto
              di pioggia di rondini e stelle,
              nel rantolo e ancor nel rimpianto,
              nei baci che sfioran la pelle.
              Composta domenica 3 aprile 2011
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