Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Ci sarà sempre l'alba e sarà amore

Quando finirà questo tramonto,
la mia anima avrà il suo giorno
un giorno d'amore!
Intanto le stelle luccicano
e non posso numerarle!
L'anima straripa dal corpo
in un dolce fremito
non posso non aspettarti!
Ho il cuore alla gola
batte e non posso calmarlo!
Dolorosa aspettazione
quando finirà?
Il sole sembra fermo
come ai giorni
del vecchio Dio,
ma io aspetterò
senza dormire
sussurrando il tuo nome
al manto di stelle
e gioirò in questa notte,
tu anima mia
destati all'alba
sarà pur sempre giorno
per sorridere all'amore!
Composta domenica 18 agosto 2013
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    Scritta da: A. Cora
    in Poesie (Poesie personali)

    Utopia

    Prima
    che il pianeta
    poi lo chieda, magari con
    piogge celestiali

    C'è sempre ancora un giorno da
    inventare

    Uomini più veri, e tutti uguali, senza polverine
    d'annusare, e vasti poteri da innalzare

    Ordigni sigillati d'annientare, giustizia, più severa
    ed imparziale

    Senza più fratelli d'ammazzare, donne e bambini
    per amare, da tenerci accanto
    e ringraziare

    Tutti più azzurrati i nostri cieli, molto più puliti
    i nostri mari

    Privi di veleni i terreni, meglio regolate le
    stagioni
    Una lingua chiara, tutta uguale

    Non più masturbati i pensieri
    e per tutti pace da
    imparare.
    Composta martedì 14 ottobre 2008
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      Scritta da: Mariella Buscemi
      in Poesie (Poesie personali)
      Senza ali e col tetto troppo basso.
      Sbattere, ritentare, bruciarmi le piume.
      Raggi irriverenti che mi squagliano la cera:
      volo di Icaro, spezzato, interdetto, bloccato.
      Ho mille voli dentro,
      l'iperbole,
      traccio una gaussiana nell'aria,
      spazio ed etere infiniti.
      Nessuna rete di protezione,
      l'incoscienza,
      il suicidio premeditato.
      Ali di civetta notturna,
      letto come nido.
      Tatuo sulla pelle ogni richiamo notturno,
      ché l'inchiostro possa penetrarmi dentro,
      creando crosta e resti permanente
      come volo sognato.
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        Scritta da: Angela MORI
        in Poesie (Poesie personali)

        Ode ad acitrezza

        Antico miraggio e indecifrabili resti,
        Scagliati con furia per trucidare,
        Chi da Itaca aveva vagato e penato.
        Natura sublime,
        Porto senza eguali,
        Meraviglia della Perla del mare,
        Che è la tua Sicilia.
        Arcaico splendore,
        Ove dal mare come sirene,
        S'innalzano faraglioni;
        Fermi al sole o sotto la bruma,
        Vento non temono,
        E baciano la luna.
        Pescherecci attorno,
        E barche colorate,
        Sulle rive ferme,
        Come oggetti dell'opera
        Che uomo e natura,
        Creano d'accordo,
        In quel mare vissuto dai Malavoglia,
        Che raccontò Verga.
        Quanta suggestione,
        Onirico splendore!
        Tra mito e verità,
        La tua omerica Isola Lachea si mostra,
        E cinguetta attorno ad essa,
        La graziosa ballerina gialla,
        Inseguita in volo,
        Dal reale gabbiano,
        Sotto distese in fiore,
        Di carline raggio d'oro.
        Bimba dinamica di mattino,
        Donna passionale all'imbrunire,
        Fedele e devota
        Come Galetea ad Aci,
        Legata dell'amore eterno,
        Nell'incanto della notte
        E nella gioia del giorno.
        Dormi anche tu luna,
        Che Acitrezza vuol dormire,
        Dormi infinita avvenenza,
        Nel mare scuro che ti attornia,
        Dall'alto della punta,
        La Vergine Santa ti veglia.
        Composta martedì 18 giugno 2013
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          Scritta da: Stefano Loddo
          in Poesie (Poesie personali)

          Piove

          E pur ti par di naufragare
          in mezzo al dolce tintinnare
          che domina il passaggio
          di un piovoso Maggio;

          i colori sfumano all'esitare
          dell'occhio che guarda oltre,
          oltre il muro d'acqua che pare
          ricoperto da una frivola coltre,

          che fa passare la luce ed ogni cosa
          riflette la vita in una sfumatura acquosa:
          e poi l'arcobaleno, che non è un miraggio,
          fa trasparir dalle acque il primo raggio.

          E allor risuona di armoniosa vita
          la Terra che prima pareva come assorbita
          nell'ovattato ritmo delle stille
          che sgorgano caste dalle pupille.
          Composta domenica 18 agosto 2013
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