Poesie generazionali


Scritta da: Rosa Di Fraia
in Poesie (Poesie generazionali)

La mia vita

La vita è così,
quella mia,
un quadro con molteplici
pennellate, abbellite con
sfumature delicate,
che solo io posso spiegare.
Il cuore depone, la mente
non dimentica, mentre l'anima
avverte, alla fine resta solo
ciò che hai vissuto intensamente,
tutto il resto poi, a chi può
interessare, ciò che ti è accaduto,
se le cicatrici le indossi
come cornice del tuo ritratto.
Composta domenica 4 novembre 2018
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Trasparenza, leggerezza, bellezza, saggezza
    questo appartiene solo alla natura
    la sua straordinarietà è unica,
    acqua, animali, fiori, alberi e piante,
    tesori immensi, di cui l'umanità ha bisogno
    io ascolto il suo respiro di gioia
    entra dentro il mio sangue,
    trasmette felicità, silenzio, forza e generosità,
    arte e poesia di Dio, uscite dal suo immenso cuore,
    tutto è umile e magnifico, semplice e perfetto
    la natura è più forte dell'uomo
    e noi non abbiamo ancora imparato
    a rispettarla.
    Composta sabato 3 novembre 2018
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      in Poesie (Poesie generazionali)
      Sei splendida
      Tutte le mattine
      immancabilmente
      ti ritrovo vestita
      fra il candore dei ricordi
      nei saluti ti fai
      notare come una dea.
      Ognuno l'abbellisce
      dove poesie e racconti
      fan da padroni
      Leggendoli
      si respira un'aria
      delicata
      scambiando apprezzamenti
      che si rivivono spesso
      Sembri asciugare
      lacrime tramutando
      in sorrisi e tutto passa
      la tristezza se ne va
      come una finestra
      che si apre
      facendo entrare il sole
      nel cuore speranzoso
      che avverte la quiete
      un tempo per tacere.
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        Scritta da: Marta Emme
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Ganzo!

        Francamente la ganzina (che si fa
        benevolmente ammirare), con quella
        faccia dolce da bambolina (Chiara F.),
        per me vede il cibo in modo
        conflittuale perciò se ne serve per
        giostrare (per i suoi utili giochi), così il
        suo ego, pago, può di nuovo
        accarrezzare (per la novità della sua
        location). Fare colpo diventa una
        cosa maniacale quando coi soldi
        pare il mondo di poter comprare,
        anche sol per i più bizzarri capricci
        soddisfare. Non è proprio, qui, come
        era in Biafra dove un bimbo con la
        pancia gonfia (per fame-Kwarshiorkor)
        era per la tua e la nostra (Umanità)
        vergogna, ma ti guadagni in egual
        modo la gogna e, metterci una pezza
        (scuse su instagram), non riesce a
        coprire il feto della monnezza (del cibo
        sprecato). È stato un bene che a questi
        ragazzini, veramente un po' cretini
        (stolti), qualcuno (fan) ci sia stato a
        fargli i sermoncini. Così pur si vede
        che il popolo è meno sciocco di quel
        che non si crede, giacché ti dice in
        fede (ci mette la firma) che rispettar il
        sudore della vita (cibo) non è
        necessario, si deve.
        Composta sabato 27 ottobre 2018
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          in Poesie (Poesie generazionali)
          Chi spegne il tuo sorriso accende la sua sciocca vittoria.
          Mentire è come fermare il tempo, per la durata della menzogna.
          Il tuo avversario è in grado di batterti se ti fai vincere dall'orgoglio.
          Tanta gente è stupida per solidarietà.
          La natura trova sempre un equilibrio. I cinici sono figli dei poeti.
          Uccidendo l'attesa, non avrei più nulla da attendere.
          La cattiveria distrae ma non nasconde il vuoto.
          Mi rincuora vedere gli errori di chi non sbaglia.
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