Poesie d'Autore


Scritta da: Mariella Buscemi
in Poesie (Poesie d'Autore)
Ci saremmo detti i riflessi mancati
come i baci ammazzati dai morsi
sradicando carne per giurarsi l'appartenenza
legata agli anulari
a fare patto di sangue a fiotti

e nutrirsi

scambiarsi veleno
rendendosi liquidi
nelle ricerche spasmodiche
di aliti di vita diluiti
in calici di laudano
e proiettili d'argento
a indorare brandelli di pellami

le vene gonfie come dita sottocute
muoversi
come se l'uno fosse nell'altro
e l'altro dentro all'uno
condannarsi a un'eternità cosi buia da essere accecante
e viaggiarsi...
viaggiarsi cosi dentro da percorrersi
come si fosse arterie a crocevia di svincoli e umori

distesa sulle tue gambe
ti ho bevuto.
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    Scritta da: Andrea De Candia
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Bello è assai, è cominciato a piovere insomma, una
    somma significativa di gocce come le mosche di
    vetro, diamine, che finezze si va a cercare quest'estate
    che è già sistemata, porta tre sacchi di pettinature con
    sei crocchie e ops, è completamente sospesa col
    culo in su fra rami di pruni, accanto alla
    casa, solo che è un po' esagerata mentre si
    atteggia a merlettaia di quella strangolata più tardi
    la sera, ahi, con delle calze verdognole a rete.
    Composta giovedì 6 agosto 2015
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Rispondo ora all'intervista
      è semplice:
      farei la stessa cosa che farei diversamente da qualunque altra cosa, la stessa
      cosa la farei finché la faccenda non quaglierà
      venti giorni dopo tutto ciò, se lo volesse, questa
      cosa potrebbe a mio avviso fare ancora qualcosa
      comunque fa già la stessa cosa e non l'
      abbandonerei solo perché sono un imbecille celebre in guano di
      civetta, con il casino che ha creato Michaela e le stava proprio bene
      sì, dice che in fabbrica lo so io
      l'arcobaleno a casa dell'arci-
      diavolo farei la stessa cosa
      che semplicemente farei,
      avete afferrato l'idea, non è così.
      Composta giovedì 6 agosto 2015
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Ho sulle labbra una panchina pitturata di fresco in
        color ciclamino e, dopo un sorso di caffè, Ilie
        diceva che arriverà un estate, sarà con una paglia in
        testa e tarana-tarana...
        in realtà, durante la sarchiatura del mais ho abbordato una
        pecora stregata che cantava un blues che ci vende
        il paese, durante il viaggio - cioè novecento e otto
        chilometri in andata, mi considererà senza ritorno, da chi
        vuole, eh ma va, che mi sbarazzi di questo paese
        mi mangerei tre sacchi di "buongiorno. E in
        pantofole farei un giro dalle parti di come stai? E, con un
        cosa vuole sapere?", ebbene sì, lo giuro, mi piacerebbe
        esportarmi.
        Composta giovedì 6 agosto 2015
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Il signor Anton sapeva di ognuno che
          carta da parati aveva nella sua casupola che
          stipite di porta che ciocco
          nel camino con che sguardi scialbi da
          lumino cimiteriale andava in giro quello o quell'altro
          quando mandava giù come fosse una sfoglia al formaggio
          la propria vita sapeva anche quanti bottoni ancora
          ciascuno aveva attaccati al cappotto quante mosche
          ormai nelle tasche e quante scarpe con lo scricchio
          ai piedi, però non aveva la benché minima idea
          dove fosse la macelleria.
          Composta giovedì 6 agosto 2015
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            Scritta da: Andrea De Candia
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Questo vicino nostro Bebe ha una bella
            pensione da ufficiale essendo stato promosso
            4 volte di grado grazie all'importanza della vittoria sui turchi,
            rimarrà nei libri di storia in forza dell'ingresso,
            nei territori della sua bocca, di 8 denti d'oro
            la fama procedendo sempre più dalla fronte
            fino al gusto di perdizione
            Adesso la pace si darà
            più arie, dal momento che
            la saggezza ammassa le proprie
            pecore troppo bianche in
            luoghi troppo estranei.
            Composta giovedì 6 agosto 2015
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              Scritta da: Andrea De Candia
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Non ti sei accorto che sono passato, mi avresti
              visto con un cane pechinese, gli è saltato
              il berretto in capo di circa 10 metri e con
              esso anche l'ossatura grigia e le budella con una sete
              verdissima tanto che gli è passato per la mente
              di togliersi anche la scatola da labbra, e un
              dente vacillante d'oro basso con
              una patente da trattorista avendo intenzione
              di latrare, signore.
              Composta giovedì 6 agosto 2015
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                Scritta da: Andrea De Candia
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Il signor colonnello non è più ciò che è
                per caso bianco e nero e a colori è nel metrò
                pure lui - e io rimugino fra me se
                ora, boh, è proprio lunedì, o ancora no
                e con quale gusto in bocca posso dirgli:
                ecco che paparino, senti tu, è la lucertola,
                trasformati nella sua gorgia
                e nella sua soprascarpa, trasferisciti per un cortometraggio in
                un'altra città
                Nel frattempo, o nell'immediato, il signor colonnello
                si è assopito in pubblico con le labbra contro il vetro
                Suvvia, non è nulla.
                Composta giovedì 6 agosto 2015
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                  Scritta da: Andrea De Candia
                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  In breve,
                  in una stazione innevata ho smarrito una
                  mucca verde conto i giorni e sono orribili
                  peggio che dopo l'undici
                  Prenderei l'ascensore,
                  mi diranno gli stati cosa non va in rovina
                  la coppia di ciascuno con la frontiera meccanica etc.,
                  che mi canti il clan dei cani con museruole di
                  vetro mi annoterei con un piccolo zufolo il loro
                  indirizzo, e magari i pedalini dell'esercito.
                  Composta giovedì 6 agosto 2015
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