Poesie d'Autore


Scritta da: Alexandra Romano
in Poesie (Poesie d'Autore)
"Vai via dalla mia mente", non riesco, ogni pensiero mi riconduce e mi ricondurrà sempre a te.
"Vai via dal mio corpo", non riesco, ogni sensazione la provo solo con te.
"Vai via dal mio olfatto", non riesco, ogni odore o profumo, mi ricorda e mi ricorderà sempre la tua pelle, il tuoi capelli, le tue labbra... te.
"Vai via dal mio cuore", non riesco, ogni sentimento ed ogni emozione li provo solo con te.
"Vai via da me", non riesco... io ti amo.
Composta nel 2014
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Lucio Doria
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    In una notte d'estate

    Capelli d'angelo ondeggiano in sensuali volteggi
    abbracciando solitari lampioni, sotto tenui lumiere di ribalte giallastre
    dal caldo apparir, le indefinibili animule siluettano eccitate e festose
    mentre Palpìgradi acrobati cullati dal vento, attendon l'errore fatale.
    Dal dimenar del nudo patagio della giovane Nottola
    scorgo un fare impreciso e frenetico...
    poi il volo si slaccia
    si volta, poi svincola
    si gira e rigira
    imbarda, beccheggia
    e ritorna ubriaca...
    poi, si ricomincia.
    Or il tempo s'è chiuso e il sole discreto s'affaccia...
    È l'alba signori!
    E in punta di piedi andiamci a dormire,
    anche la notte si va a riposare
    come ogni mattina
    e senza, di farvi, rumore!
    Composta venerdì 19 giugno 2015
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: milanoteca
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Bugie

      C'è chi dice piccole bugie per non ferirti, per non farti rimanere male.
      C'è chi dice bugie perché non sa dire la verità, non è abituato.
      C'è chi dice bugie perché la verità procurerebbe grande disagio a chi non è in grado di reggerla.
      C'è chi dice bugie perché sa che l'altra persona sparirebbe se sapesse la verità. E lui la vuole comunque vicina.
      C'è chi dice bugie per darsi importanza, per far credere all'altro che...
      C'è chi dice bugie perché la verità gli ha fatto sempre male e non vuole che altri l'ascoltino.
      C'è chi dice bugie perché in certi casi è più comodo e meno impegnativo. Se l'altro ci crede, il tutto va avanti con le nostre illusioni.
      C'è chi dice bugie perché non ha mai conosciuto una verità che lo abbia reso felice, e perché non sa ancora quanto le bugie possano fare di peggio.
      C'è chi dice bugie perché la sua verità non è stata mai apprezzata, ma giudicata come segno di arroganza, di prepotenza, di poca sensibilità...
      C'è chi dice bugie ed è stanco, perché vorrebbe dire sempre la verità senza essere giudicato.
      C'è chi dice la verità solo quando è bella e positiva, se non lo è, preferisce le bugie.
      C'è chi mischia la verità alle bugie, per confondere e manipolare la realtà e gli altri, come se realtà e bugie non prendessero prima o poi il loro posto.
      C'è chi ha la fortuna di amare davvero e non ha bisogno di dire bugie.
      C'è chi dice bugie, proprio perché non ama davvero.
      Composta lunedì 13 luglio 2015
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: milanoteca
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Che amore è

        Che amore è,
        se dobbiamo accettare di non essere unici per la persona che amiamo?
        Che amore è,
        se improvvisamente, nel bel mezzo della felicità,
        scopriamo cose dette a metà e tradimenti?
        Che amore è,
        se nella consuetudine di una bugia tutto si ripete, togliendo respiro al nostro sentire...
        e cosa possiamo farci
        se il cuore è sfiduciato e l'amore sbiadisce,
        se perdoniamo senza riuscire a dimenticare?
        È proprio colpa nostra se il rispetto viene meno nei gesti di ogni giorno, e assistiamo al nostro cuore che trova una ragione per nascondere ciò che subiamo, o un'altra scusa per giustificare ciò che sente, per potere ancora una volta sperare, lottare, sopravvivere?
        E cosa possiamo farci se l'amore se n'è andato, e con noi la fiducia, perché dentro ci accorgiamo che nulla si è costruito, o lo si è fatto da soli, che tutto si è ripetuto come la più infantile delle illusioni. che forse, proprio perché infantile, non riusciamo ad abbandonare nemmeno in un cuore da adulti?
        Che amore è poi, quello che superficialmente diamo, per delusione e disperazione, che ha tutto il sapore di una vendetta inconscia, di un sentimento deluso che ci ha stracciato la purezza davanti agli occhi, forse in un giorno lontano, forse al primo amore... lasciando un segno indelebile?
        Cosa possiamo farci se fragili e sbagliati ci buttiamo volutamente nelle braccia della passione, nel facile piacere del sesso, quasi fosse una soluzione...
        e starci anche male, a disagio, perché sai che non è amore, quello che avevamo provato e vissuto, prima che ce lo uccidessero.
        E quante lacrime, nel rimorso, nella paura, nella coscienza della disonestà, per punire quel sentimento che ci è stato buttato indietro, che ci ha fatto del male e a cui tanto credevamo, quello che oggi violentiamo con cattiveria, come lui, un tempo, ha fatto con noi.
        Cosa possiamo farci, se non trovare il coraggio di lasciarci, nel nostro rinascere, per ristorare il cuore e ritrovare la dignità che abbiamo perduto, per riscattarne la sofferenza...
        Cosa possiamo farci se per noi, nonostante i molti errori e le mancanze, quell'amore esclusivo, unico e irripetibile,
        esiste ancora?
        Composta sabato 11 luglio 2015
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          E batteva col martello del suo cuore
          e strappava dalla biblica tomba edera di morte
          e vide il volto nudo dell'acqua, dell'aria, del fuoco e della sabbia

          e vide il mare vuoto tra le stelle: solitudine;
          e vide la nostalgia di tutti gli occhi,
          e ogni ala aveva patria in ogni luogo
          l'addio era una foglia e cadeva dal linguaggio

          e dietro di lei il Suo Nome
          irruppe come un falco dalla morte.
          Composta sabato 18 luglio 2015
          Vota la poesia: Commenta