Poesie d'Autore


Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie d'Autore)
In una parte significativa è di moda una natura
morta finta e scompagnata, sulla lingua
è preso a nevicare alla rovescia, spazia l'occhio
in ghiaccia di aspic, al riparo dalla luce, nella
crocchia, vedi bene un groviglio di
visceri di gatto e in bocca
la pantomima di un dente da parata
a un angolo di strada persino il compagno
segretario già meccanico d'auto,
il che fisiognomicamente non traspare
salvo quando scrive su un foglio
un po' di più e ride nello scontro
soprattutto.
Composta giovedì 6 agosto 2015
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    Scritta da: Andrea De Candia
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    E a un tratto compare una balaustra con
    due-tre zigzag salgono i pendolari la sacca sospesa
    come una lisca e un occhio è un'acquario e nell'
    altro c'è dell'ovatta, dalla voce vuole liberarsi
    la lucertola adottata tra una frottola e l'altra, da
    mamma e da papà, Ecco che, da dirimpetto chiese - e
    spostò il sedile grigio ci saranno dodici fermate
    Insomma, se è proprio necessario, possiamo anche guardarci.
    Composta giovedì 6 agosto 2015
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Sì, così stanno le cose e non sarebbe male
      - una valigia in strada c'è sole dalle 6 del mattino
      case abbandonate avvolte in cellophane, e la statua
      di un gelso mi ha fatto uscire dai gangheri,
      cari genitori mi sono fatto coraggio gli ho
      scritto non ho nemmeno una lira.
      Mi hanno risposto mangia con la sinistra,
      non essere un locco perdente.
      Composta giovedì 6 agosto 2015
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Trovato cane in scatola vuota
        latrerà domani bianco fino ai gomiti
        Per giunta in stazione, fissato un
        pezzo di luna con le fosse tutte ben
        pienine fino all'orlo di cera se applaudo
        mi fuggono via le gambe e nell'
        indossare anelli, e così quando canto
        In breve, sempre una sera mi si è
        gelata una volpe in gola, appoggiata sul
        gomito, mangiandomi un pezzo alla volta.
        Composta giovedì 6 agosto 2015
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Certo, la merla non si è più mangiata
          la morchia per sempre
          le nuvole vanno via, sembrano essere l'autobus 33
          non vedo perché dovrei rimanere
          la luna si è legata al collo
          un limone
          sono una persona, come dire, una signora
          e imbellettata con un palpebra di capra
          ho un bella borsa che è di pelle verde
          come una pianta
          la quale sa che respiro a rate.
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