Ci saremmo detti i riflessi mancati come i baci ammazzati dai morsi sradicando carne per giurarsi l'appartenenza legata agli anulari a fare patto di sangue a fiotti
e nutrirsi
scambiarsi veleno rendendosi liquidi nelle ricerche spasmodiche di aliti di vita diluiti in calici di laudano e proiettili d'argento a indorare brandelli di pellami
le vene gonfie come dita sottocute muoversi come se l'uno fosse nell'altro e l'altro dentro all'uno condannarsi a un'eternità cosi buia da essere accecante e viaggiarsi... viaggiarsi cosi dentro da percorrersi come si fosse arterie a crocevia di svincoli e umori
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