Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Un battito di ciglia...

Ho voglia di bussare
alla porta del cielo
per dirti che…
mi manca
il tuo sorriso.
La tua voce.
Il tuo sguardo pulito.
La voglia di allegria.
Le cose bisbigliate
gridate con la voce del cuore.
Mi mancano quei giorni
fatti di tenerezze.
Le lunghe chiacchierate.
Le risate
ricolme di un presente vissuto.
Assaporato.
Ricordo i nostri sogni.
La gran voglia di dare.
E di fare… per un mondo migliore.
Profumava di buono
la tua vita.
Ed ancora mi avvolge
e mi sorregge
la fragranza di te.
Ma ho voglia di bussare
alle porte del cielo.
Ho voglia di incontrarti.
Basterebbe un istante.
Un battito di ciglia.
Un sussurro.
Nel pugno chiuso
conservo una carezza…
Un battito di ciglia.
Che ci vuole?
Mi basta l'illusione…
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Versi della natura

    Alita dolcemente
    la brezza fra i fiori.
    Sibilla il fuoco
    nel camino.
    S’innalza il fumo
    verso il cielo.
    Stormiscono le frode
    mosse dal vento.
    Garriscono le rondini
    al nido.
    Tuba la colomba
    portatrice di pace.
    Pigolano i pulcini
    sotto la chioccia.
    Nitrisce il cavallo
    nella stalla.
    Squittisce timidamente
    il coniglio.
    Gracida il grillo
    in mezzo ai campi di grano.
    Ulula il cane divertito.
    Miagola il gatto
    con simpatia.
    Vagita un bimbo
    appena nato.

    Mentre io stilo
    in poesia ed in rima.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Viale 17

      Sono belle
      e si vendono per poco
      mi dico meno male
      e lesto la mano corre
      al portafogli
      per dar vita al cuore
      imbalsamato

      Fai piano
      dice la donna
      vestita di coriandoli
      coi profumi che litigano
      e i tacchi che burlano
      l'equilibrio
      anche il risveglio ha bisogno
      di preliminari
      e ci puoi credere se lo dico io
      che coi sogni ci lavoro

      L'amplesso durò
      quanto una bestemmia
      sotto gli aghi delle stelle
      e il cronometro della luna
      che imbrogliò il fantasma
      di figure deformi

      Mi alleggerii della minaccia
      dei duri pensieri
      stampai le labbra
      sulla banconota
      mio lasciapassare
      agli sconfitti
      dell'inferno dei vivi

      Sfrecciavano le macchine
      come le idee
      nel domani
      lungo il delirio del viale 17
      ...i loro rumori
      i loro fumi
      erano tuoni e nebbia
      nelle miserie degli illusi
      ...fuochi d'artificio
      per la festa
      del mio cielo basso
      -dal volume: Soste precarie
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Voglio tornare

        Cieli d'alabastro
        e montagne di nebbia
        crepuscoli distesi
        nelle valli d'amore
        dove a sera
        languono i salici
        e i lecci corrugati
        si addormentano.
        Voglio tornare
        ai miei cieli d'infanzia
        alle mie radici segrete
        sulle rive del vento
        dove cavalli rossi
        coronati di alghe
        con ali fiorite di rugiada
        cavalcano nell'arco delle onde.
        Voglio tornare
        ai miei cieli bambini
        ai miei prati di nuvole
        impazziti di sole
        dove l'amore scava i fiumi
        con la sua bocca di pioggia.
        Voglio tornare
        al mio passato di luce
        sprofondata nell'acqua trafitta
        e guardare
        la mia casa di pietra
        addormentata
        all'ombra di mia madre
        sola.
        Ora tutto è silenzio
        nel sentiero d'argento
        gli alberi riflettono
        tramonti gravidi di pioggia
        e di vento.
        Dal monte rotolano
        valanghe di nuvole
        e steli spettrali
        di arcobaleni caduti.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Il cuore, l'acqua non intorbidita

          Sei allegra o triste?
          – Come saperlo,
          Salvo che nulla pesa
          Al cuore senza ritorno.

          Nessun passo d'uccello
          Su questa vetrata
          Del cuore attraversato
          Da giardini ed ombra.

          Un pensiero di te
          Che ha bevuto la mia vita
          Ma tra queste foglie
          Nessun ricordo.

          Sono l'ora semplice
          E l'acqua non intorbidita.
          Ho saputo amarti,
          Non sapendo morire?
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Sera grigia

            Mi duole in petto la bellezza: mi dolgono
            le luci
            nel pomeriggio arrugginito; mi duole
            questo colore sulla nube – viola plumbeo
            viola repellente; il mezzo anello della luna
            che brilla appena – mi duole. Passò un
            battello.
            Una barca; i remi; gli innamorati; il tempo.
            I ragazzi di ieri sono invecchiati. Non
            tornerai indietro.
            Serata grigia, luna sottile, – mi fa male
            il tempo.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Le cose elementari

              In modo maldestro, con ago grosso, con
              filo grosso,
              si attacca i bottoni della giacca. Parla da
              solo:

              Hai mangiato il tuo pane? Hai dormito
              tranquillo?
              Hai potuto parlare? Tendere la mano?
              Ti sei ricordato di guardare dalla finestra?
              Hai sorriso al bussare della porta?

              Se la morte c'è sempre, è la seconda.
              La libertà sempre è la prima.
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