Migliaia di steli verdi nati di fresco, ombre accavallate di foglie lucenti e riposate, sono oggi le nostre compagne.
Su questa tela dipinta dal tempo, nasce, vive, ci circonda, un'emozione che mai nessun colore fisserà.
Delicati baci sulle mie mani sono il loro seme, il tuo sorriso nel mio il cibo che lo fa vivere, con il tuo spirito la vita.
La tua semplicità d'amare uno stelo d'erba, l'ombra di una fresca foglia, la compagnia muta di una pecora nel suo brucare, trasformano questa terra in un cielo.
In questo cielo, non posso dirti ti amo ti direi solo una parte di ciò che provo.
Un fulmine... Un albero squarciato in una notte di stelle.
Una ferita ricama la dura corteccia come una parola incide la bianca carta.
Le foglie vivono, si aggrappano al cielo. Le radici nella terra più profonda.
Con i più bei sogni presi dal cielo, i più bei sogni presi dalla terra, l'albero vive.
Non c'è stata la morte da quel fulmine a ciel sereno, ma solo la speranza e il sogno che la tua lama incida e si affondi per togliere i ricordi da quelle foglie attaccate al cielo e da quelle radici avvinghiate alla terra.
Credo che amerei anche la tua lama che mi taglia...
Non c'è tela su cui sia fissata la luce dei tuoi occhi, non c'è foto in cui sia impressa la tua gioia, non ci sono testimoni che possano raccontare la tua felicità.
Solo l'ombra dell'albero che ti ha protetta conosce il tuo sorriso, solo la luce del sole che ti ha scaldato ha sentito i tuoi brividi, solo la cicala con la sua serenata ha vibrato delle tue emozioni.
Un grappolo di note, cade dalla mia mano sulle bianche nuvole di un piano... Solo. Solo... Solo tu nella mia mente.
Le mie orme guardano le tue incavate fra steli verdi e terra rossa.
Vivo i tuoi passi legati dalle nostre mani, incatenati dai nostri sguardi.
Con te divido il profumo di una viola, il raggio di sole che ci scalda, il cinguettio nascosto dai rami.
Cerco nei miei pensieri immagini speculari, ma vedo solo arbusti secchi e tristi, rovi con frutti di dolore, spazi vuoti riempiti dal nulla, macchiati dal grigiore squallido.
Brucio i rovi, gli arbusti, anniento il grigiore, riempio il nulla, con il tuo sguardo di felicità, con il tuo sorriso.
Voglio un prato di serenità, che ti accolga come l'unico fiore del mio pensiero.
Colori di vita Soffi, piccoli soffi, sono i tuoi amici d'ogni ora, raggi, lucenti raggi, fra salto e salto, cercano per illuminarti, per darti la loro gioia.
Ti vedo amata dal sole, adorata dal mondo.
Ti guardo.
La tua immagine, su fasci di luce, dipinge i miei occhi con i colori della vita, il tuo profumo mi veste d'eterno per portarti al ballo delle stelle.
Leggo nei tuoi occhi ciò che scrivo nel mio cuore, leggo nel tuo cuore i sogni dei miei.
Certezze, dubbi, realtà, sogno. Non capirò mai se tu sei il più bel fiore del mondo oppure il sogno del mio amore.
Lampi di paura nella mia mente più buia della notte.
Notte di pensieri, di sogni tristi su un veliero che solcava i mari della notte.
Remo dopo remo, squarciavano le acque.
Catene dopo catene legavano i miei sentimenti schiavi.
Schiavi di "te", schiavi del "se", schiavi del "ma", schiavi del "se fosse". Schiavi per la vita. Schiavi della felicità, nella felicità di averti vissuto.
Un veliero, un remo, una catena, uno schiavo, un pizzico di felicità, il sogno di cercare all'orizzonte, un faro di luce che illumini il tuo volto.