Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ultime volontà

Mentre ti chiedo un piacere,
voglio dirti, amico mio,
che la vita merita di esistere.

Per me...
Portale ogni giorno
un fiore rosso
sul suo davanzale,
che i suoi occhi guardino
la bellezza della vita.
Posale dei petali
sulla sua strada,
voglio che il suo cammino
possa essere solo meraviglioso.

Donale ogni giorno un sorriso,
quando l'incontri
nelle sue passeggiate,
coccolala con dolci parole.

Lei le riconoscerà,
e il suo sorriso
sarà più bello del sole.

Aspetterò il mio dolce fiore,
ho scelto per noi una piccola stella
brillante e felice,
dove passare l'eternità.

Non dimenticartene mai, amico mio.

Il suo sorriso fa vivere me,
e fa vivere la vita.
Ricordati...
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Ricordo

    Ricordo quando...
    Vorrei trovare qualcosa
    che ti nasconda alla mia mente,
    scavando nel mio ricordo di bimbo,
    svuotando la mia cassettina
    di giocattoli impolverata.

    Vorrei cercare un pensiero
    che possa farti oscurare.

    La spiaggia bruna
    del mio primo bacio.

    Una coccola di Gemma,
    la mia maestra d'asilo.

    L'occhiolino della mia prof,
    mentre scrive un voto regalato.

    Le foto di una gita
    con gli amici di scuola.

    Un pensiero spinto
    di una rivista nascosta.

    Granelli.

    Granelli di sabbia
    che non creano una breccia.

    Nella mia mente
    ogni tua parola
    è una pietra d'oro,
    ogni tua immagine
    é un fascio di luce che mi penetra,
    ogni tua carezza
    è una lancia che mi affonda.

    Parole, immagini, carezze,
    in un faro che farà luce
    per sempre nella mia vita.

    Nessun ricordo anche il più felice,
    riesce a scalfirlo, oscurarlo.

    Ricordo
    quando noi due eravamo a...
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Dipinto

      L'ombra di una maestosa villa veneta
      smorzava un giardino colorito
      più della tavolozza di Picasso.

      Uno specchio di cielo
      scimmiottava i colori
      dei fiori più profumati e belli.

      Su questo dipinto di Dio,
      incorniciato da un piccolo muretto
      scavato dal tempo e dalla vita,
      si era posata la felicità.

      Seduta, su questa cornice,
      giocava con i suoi riccioli ballerini.

      Eri tu... la vita, la felicità.

      Immagini di un tempo,
      ricordi scalfiti nell'anima.

      Alba, tramonti,
      tramonti, alba...

      Alla villa,
      ricamata e tempestata di colori,
      vedo solo dei colori grigi
      padroni di tutto,
      un sole smunto,
      un muretto diroccato e triste.
      Non c'è la felicità,
      non c'è vita.
      Non ci sei tu.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Corde

        Sento il mio cuore sorridere,
        vivere, sbocciare,
        come note pizzicate sulle corda
        della mia chitarra.

        Attimi d'intenso piacere,
        di profonda tristezza,
        in acuti e silenzi,
        abbracciati all'infinito,
        in queste note lette,
        dal pentagramma della tua vita.

        Corde pizzicate, accarezzate,
        parlano di te.

        Ti ricordano,
        ti amano, ti sorridono,
        con gioia e con lamenti.

        Piangono d'amore,
        piangono di gioia,
        piangono nel cercarti,
        nella speranza di vedere
        il tuo sorriso che le illumina.

        Corde di chitarra,
        solo corde di chitarra,
        ma sono corde
        che si lacerano
        senza di te.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Immagini

          C'erano urla di una Dea muta
          nelle lacrime che ho visto
          scendere dai tuoi occhi.

          Ho visto rompersi
          lo specchio
          del tuo sorriso,
          scheggiarsi la tua
          immagine di felicità.

          Ho ascoltato il tuo
          sentimento incatenato,
          sbattere le catene
          che lo tengono prigioniero.

          Le mie lacrime si sono
          abbracciate alle tue,
          si sono unite,
          per far nascere nuove lacrime.

          Le lacrime di una felicità vissuta.

          I miei occhi, accanto ai tuoi,
          si sono incrinati
          delle tue schegge
          di sofferenza.

          Catene fatte di anelli tristi,
          anelli di dolore
          in tristi rintocchi,
          in una realtà fra le lacrime.

          Un solo sogno vaga nel cielo,
          due anelli d'oro uniti per sempre.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Quando staremo sulla sommità del Tutto -
            E come gli Alberi, guarderemo giù -
            Il fumo si sarà del tutto dissipato -
            E Specchi sulla scena -
            A spargere luce - nessun'anima strizzerà gli occhi
            Eccetto quelle che hanno peccato -
            Quelle Oneste, come le Colline - staranno -
            Nessuna Luce, le mette in fuga -

            I Perfetti, in nessun luogo hanno paura -
            Essi spingono le loro impavide Fronti,
            Dove altri, non oserebbero andare a Mezzogiorno,
            Protetti dai loro atti -

            Le Stelle osano brillare talvolta
            Su un Mondo punteggiato -
            E i Soli, vanno sicuri, alla Prova,
            Come se un Asse, possedessero.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Com'è - il "Paradiso"?
              Chi ci vive?
              Sono "Contadini"?
              "Zappano"?
              Sanno che questa è "Amherst" -
              E che - anch'io - sto arrivando?
              Calzano "scarpe nuove" - nell'"Eden"?
              È sempre ameno - là?
              Non ci rimprovereranno - quando avremo nostalgia?
              O diranno a Dio - quanto siamo imbronciati?

              Si può esser certi che c'è qualcuno
              Come "un Padre" - in cielo -
              Così se mai - là - dovessi perdermi -
              O accadesse quello che la Balia chiama "morire" -
              Non dovrò camminare sul "Diaspro" - a piedi nudi -
              I redenti - non rideranno di me -
              Forse - nell'"Eden" non saremo così soli
              Come eravamo nel New England!
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