Except the Heaven had come so near - So seemed to choose My Door - The Distance would not haunt me so - I had not hoped - before - But just to hear the Grace depart - I never thought to see - Afflicts me with a Double loss - 'Tis lost - and lost to me.
I know where Wells grow - Droughtless Wells - Deep dug - for Summer days - Where Mosses go no more away - And Pebble - safely plays - It's made of Fathoms - and a Belt - A Belt of jagged Stone - Inlaid with Emerald - half way down - And Diamonds - jumbled on -
It has no Bucket - Were I rich A Bucket I would buy - I'm often thirsty - but my lips Are so high up - You see -
I read in an Old fashioned Book That People "thirst no more" - The Wells have Buckets to them there - It must mean that - I'm sure -
Shall We remember Parching - then? Those Waters sound so grand - I think a little Well - like Mine - Dearer to understand.
Solo nella folla Un mare di occhi mi guardano, scarpe multicolori si muovono in ogni direzione.
Profumo di campo, odore di fritto e ciambelle, mi passano accanto. Un profumo di naftalina mi taglia la strada. Un bastone bianco, troppo vicino, mi schiaccia un dito. Pardon...
Dodici rose rosse, guidate a vista da due occhi verdi, mi sfiorano il petto.
Ragazzi un po' meno educati mi spingono in questo marciapiede di vita, facendomi oscillare.
Lampeggia una luce rossa, s'accende una verde. Una nuova marea entra nel flusso.
Spintoni strette, carezze di passeggiate. Poi nuovi fiori, nuovi odori di pesce fritto, torta di mele; Nuove vetrine, dietro un muro umano. Una nuova via, un nuovo orizzonte.
Un pensiero mi prende, mi possiede: mi sento solo! Si. Sono sempre solo, quando tu non ci sei.
Mentre ti chiedo un piacere, voglio dirti, amico mio, che la vita merita di esistere.
Per me... Portale ogni giorno un fiore rosso sul suo davanzale, che i suoi occhi guardino la bellezza della vita. Posale dei petali sulla sua strada, voglio che il suo cammino possa essere solo meraviglioso.
Donale ogni giorno un sorriso, quando l'incontri nelle sue passeggiate, coccolala con dolci parole.
Lei le riconoscerà, e il suo sorriso sarà più bello del sole.
Aspetterò il mio dolce fiore, ho scelto per noi una piccola stella brillante e felice, dove passare l'eternità.
Non dimenticartene mai, amico mio.
Il suo sorriso fa vivere me, e fa vivere la vita. Ricordati...
Ricordo quando... Vorrei trovare qualcosa che ti nasconda alla mia mente, scavando nel mio ricordo di bimbo, svuotando la mia cassettina di giocattoli impolverata.
Vorrei cercare un pensiero che possa farti oscurare.
La spiaggia bruna del mio primo bacio.
Una coccola di Gemma, la mia maestra d'asilo.
L'occhiolino della mia prof, mentre scrive un voto regalato.
Le foto di una gita con gli amici di scuola.
Un pensiero spinto di una rivista nascosta.
Granelli.
Granelli di sabbia che non creano una breccia.
Nella mia mente ogni tua parola è una pietra d'oro, ogni tua immagine é un fascio di luce che mi penetra, ogni tua carezza è una lancia che mi affonda.
Parole, immagini, carezze, in un faro che farà luce per sempre nella mia vita.
Nessun ricordo anche il più felice, riesce a scalfirlo, oscurarlo.
L'ombra di una maestosa villa veneta smorzava un giardino colorito più della tavolozza di Picasso.
Uno specchio di cielo scimmiottava i colori dei fiori più profumati e belli.
Su questo dipinto di Dio, incorniciato da un piccolo muretto scavato dal tempo e dalla vita, si era posata la felicità.
Seduta, su questa cornice, giocava con i suoi riccioli ballerini.
Eri tu... la vita, la felicità.
Immagini di un tempo, ricordi scalfiti nell'anima.
Alba, tramonti, tramonti, alba...
Alla villa, ricamata e tempestata di colori, vedo solo dei colori grigi padroni di tutto, un sole smunto, un muretto diroccato e triste. Non c'è la felicità, non c'è vita. Non ci sei tu.