Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Sanies II

C'era un paese felice
l'American Bar
di Rue Mouffetard
c'erano delle uova rosse lì
ho una schifosa dico gallinoroide
tornando dal gabinetto
il vapore la delizia il sorbetto
lo chagrin dei vecchi pelle e ossa
sgangherato corpo felice
perso nel mio vecchio vestito lurido
navigando barcollando su fino a Puvis il guantone di tulipani
frusta frustami con tulipani gialli mi tirerò giù
questi luridi vecchi pantaloni
il mio amore mi ha cucito vive le tasche vive-oh davvero disse meglio così
immacolato poi entro gli stracci marroni scivolando
verso l'affresco risalendo libero il fiordo di uova tinte e strisce di cuoio con campanelli
sparisco pensate nel locale
i ruffiani giocano a bigliardo eccoli che gridano i punti
la Barfrau fa molta impressione col suo potente didietro
ci sono Dante e la beata Beatrice
prima della Vita Nuova
le palle cozzano scalogna amico
Gracieuse è là Belle-Belle giù nello scarico
Percinet stivalato colla mascella al cobalto
fanno giochi ingobbia-ingobbia
succhia succhiare non cambia nulla
l'Alighieri se n'è andato au revoir a tutto questo
crollo del tutto in una risatina di dispetto
sentite
sulla sala un terribile silenzio
un brivido sconvolge Madame de la Motte
si spande scampana giù lungo le sue fettine
il gran didietro schiumeggia e si calma
presto presto il cavalletto i mollatori per il rito
vivas puellas mottui incurrrrrsant boves
oh subito subito prima che rinvenga la gogna bambù per la bastonatura
una luna amara sculacciata alla moda
oh Becky smetti non ti ho fatto niente smettila maledetta
smettila mia buona Becky
metti via le tue vipere Becky ti pagherò lo stesso
Signore abbi pietà di
Cristo abbi pietà di noi

Signore abbi pietà di noi.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Dortmunder

    Nella magica penombra omerica
    oltre la guglia rossa di santuario
    io nullo lei scafo regale
    di fretta verso la luce viola verso l'esile musica K'in della mezzana.
    Lei mi è davanti nel padiglione illuminato
    a reggere le schegge di giada
    lo sfregiato segnacolo della calma dei puri
    gli occhi gli occhi neri finché l'oriente plagale
    non risolverà la lunga frase della notte.
    Poi, come un rotolo, piegata,
    e la gloria della sua dissoluzione ingrandita
    in me, Abacúc, feccia dei peccatori.
    Schopenhauer è morto, la mezzana
    mette da parte il suo liuto.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      In quanti modi ti amo?

      In quanti modi ti amo? Fammeli contare.
      Ti amo fino alla profondità, alla larghezza e all'altezza
      Che la mia anima può raggiungere, quando partecipa invisibile
      Agli scopi dell'Esistenza e della Grazia ideale.
      Ti amo al pari della più modesta necessità
      Di ogni giorno, al sole e al lume di candela.
      Ti amo generosamente, come chi si batte per la Giustizia;
      Ti amo con purezza, come chi si volge dalla Preghiera.
      Ti amo con la passione che gettavo
      Nei miei trascorsi dolori, e con la fiducia della mia infanzia.
      Ti amo di un amore che credevo perduto
      Insieme ai miei perduti santi, - ti amo col respiro,
      I sorrisi, le lacrime, di tutta la mia vita! - e, se Dio vorrà,
      Ti amerò ancora di più dopo la morte.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Live with Him - I see His face -
        I go no more away
        For Visitor - or Sundown -
        Death's single privacy
        The Only One - forestalling Mine -
        And that - by Right that He
        Presents a Claim invisible -
        No wedlock - granted Me -

        I live with Him - I hear His Voice -
        I stand alive - Today -
        To witness to the Certainty
        Of Immortality -

        Taught Me - by Time - the lower Way -
        Conviction - Every day -
        That Life like This - is stopless -
        Be Judgment - what it may.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Senza peccato

          Senza peccato
          Non trovo aiuti, consigli,
          in mille specchi di spiriti.

          Le mie parole non trovano certezze,
          in fonti di saggezza.

          Domande,
          domande senza risposte.

          Non conosco il peccato d'amore,
          non capisco come potrei peccare
          donando la mia anima,
          i miei pensieri, la mia carne.

          In una gioia scoperta,
          nel parto di un'emozione,
          nella fiamma di un sentimento,
          in un desiderio della tua luce.

          Non capisco...

          Peccato?

          Cercami Peccato, spiegami,
          fammi comprendere
          come l'amore possa esserlo.

          L'anima, la gioia, l'amore,
          se le fiamme eterne le bruceranno,
          saranno cenere senza peccato.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Sono solo

            Parte di te
            Parte di te.
            Ricciolo della tua onda,
            lacrima di gioia sul tuo viso,
            polvere di stelle
            in te clessidra.

            Ascolto il vento
            ed io sono una nota
            in te concerto.

            Mi guardo
            e mi scopro stelo
            di te fiore,
            muovo i miei passi,
            e scopro la tua luce
            negli angoli bui.

            Ma tu possiedi
            la mia notte,
            il mio giorno,
            il mio spazio di vita,
            il mio passato,
            il mio futuro.

            Corde smorzate
            di parole mute,
            desiderose di infrangere il silenzio
            e gridare una sola parola:
            il tuo nome.

            Mentre leggo queste parole,
            vedo in me solo una penna,
            mentre tu sei
            una poesia d'amore.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Agrodolce

              Agrodolce
              Il mondo perfetto,
              ideale: i ricordi.

              Voglio vivere solo di piaceri,
              il lampo di un bacio,
              il fruscio di una carezza,
              il temporale di una passione.

              Ricordi di bimbo,
              gli attimi di fantasia,
              in sfide con il sole
              nell'inventare ombre cinesi,
              le urla nella notte
              per spaventare i fantasmi.

              In me bimbo,
              in me uomo,
              in me futura anima,
              il desiderio di un mondo
              senza ombre.

              Voglio trasformare
              la realtà in ricordo,
              un ricordo eterno.
              Giochi, fantasie e realtà,
              in un perfetto mondo dei ricordi.

              Voglio vivere il presente
              al suono delle campane,
              per vestirlo a festa
              e portarlo nel mio
              mondo perfetto.

              Ricordi di baci,
              ricordi d'amore,
              ricordi...
              che brilleranno per
              l'eternità.
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