Poesie d'Autore


Scritta da: Widmer Valbonesi
in Poesie (Poesie d'Autore)

La luna di giorno

La luna nascosta alta fra le nubi
splende anche di giorno ma la sua
luce è quasi spenta, i riflessi deboli
nel mare, tornano al cuore, inutili
sogni ad occhi aperti.
I petali al calare del sole
ripiegano la corolla e lì fermi
sembrano in attesa della morte,
come gli amori già spenti
che si trascinano stancamente.
Grande sarebbe l'amore
se fosse come luna splendente
specchiata nelle onde del mare
ed ogni riflesso potesse illuminare
i buchi neri del cuore.
Grande sarebbe l'amore se una luce
perenne conservasse sui petali
in fiore il tuo profumo per me
e il vento riportasse ai tuoi sensi,
il mio desiderio avvolgente di te.
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    Scritta da: Widmer Valbonesi
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Spigola dorata

    Il pescatore ritira la rete vuota
    la stende, la sera la ripone, ma
    non si disamora del suo mare.
    Ripara le smagliature e ritorna
    a pescare fiducioso, non si pente
    di amare e di aver amato il suo mare.
    Io ritiro la rete dell'amore, l'ho
    lanciata nel mare del mio cuore, è vuota.
    La sera la riparo e il giorno dopo
    la rilancio, ma la spigola dorata
    che prima prendevo, amavo e
    rilasciavo non la catturo più.
    La vedo, gira attorno e se rimane
    Impigliata nella rete è perché prova
    un po' di affetto e di nostalgia, ma
    taglia la rete e scappa via, forse è
    pentita di avermi amato. Io no mia
    spigola dorata anche se eviti la rete
    del mio cuore ti vedo libera e rimani
    nel mio mare dell'amore e se non ti
    pescherò, mai di averti amato
    io mi pentirò.
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      Scritta da: Pasquale Garofalo
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      La morte non è niente

      La morte non è niente.
      Sono solamente passato dall'altra parte:
      è come fossi nascosto nella stanza accanto.
      Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
      Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
      Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
      parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
      Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
      Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
      di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
      quando eravamo insieme.
      Prega, sorridi, pensami!
      Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
      pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
      La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
      è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
      Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
      Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
      Rassicurati, va tutto bene.
      Ritroverai il mio cuore,
      ne ritroverai la tenerezza purificata.
      Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
      il tuo sorriso è la mia pace.
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        Scritta da: *marta*
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Sarà che i miei sogni spaventano il tiranno
        come un lontano canto,
        come sepolte campane,
        come tutte le voci che non capisce.
        Sarà che i miei sogni,
        di uomo e di poeta,
        sono coperti dal ferro
        che mi rinchiude la vita
        e ora sogno spade allegre.
        Sarà, mi domando,
        che ancora non capiscono
        che incarcerarono l'uomo
        perché non furono capaci,
        dell'assalto vincente
        al forte dei suoi sogni
        che con più forza lo fa sognare.
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          Scritta da: Widmer Valbonesi
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Inquietudine del cuore

          Cuore in grande tormento
          ramo spezzato dal vento
          dentro di te tutto tace
          un gorgo inghiotte la pace.
          Agitati corrono pensieri
          verso inquietudine di sentieri
          erti, stretti, quasi obbligati
          di dedali ed incroci disseminati.
          Ostacoli sembrano anche le piatte foglie
          cadute da piante aride ormai spoglie.
          Inciampi nei richiami del passato.
          Cade una lacrima sul tappeto.
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            Scritta da: Widmer Valbonesi
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Le tracce dell'amore

            Brividi di freddo percorrono la mia anima
            nessun mantello di stelle o sciarpe di comete
            potranno riscaldarla.
            È il gelo che accompagna
            lentamente lo spegnersi dell'amore.
            Stentano a comporsi le parole,
            la fonte è secca e inaridita,
            scorrono le mie dita
            su di un'arpa che non suona.
            Nessuna melodia può crearsi
            se manca la magia che un tuo
            sorriso svela.
            Cala come un velo la nebbia e mesta
            accompagna, come ombra, parole che stridono
            sull'alluminio e incidono i fragili
            cuori di vetro lastre ormai finite in mille pezzi.
            Nessuno troverà la colla per rimettere
            insieme quei piccoli cristalli.
            Nessun pittore darà colore a quella tela,
            nessun tenore troverà l'acuto per imprimere
            un brivido nell'anima.
            Forse solo chi sa pazientare
            potrà ricollegare i fili persi,
            passi smarriti in labirinti di sassi
            o in deserti desolanti
            inariditi, e come semi, germogli in oasi sperdute,
            ritrovare le tracce dell'amore.
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              Scritta da: Widmer Valbonesi
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Riccioli neri riccioli biondi

              Riccioli neri tremano, emozionati
              occhi incerti, quasi imbarazzati,
              scioglie il ghiaccio una melodia
              dolce canzone estratta dalla poesia.
              Percorsi anche se brevi, ma agitati
              interrogativi, dubbi un poco celati
              spariscono pian piano lungo la via
              comprendi che lì nasce la magia.
              Parole che intrigano le loro menti
              sguardi accesi che bucano le lenti
              occhi castani caldi ed emozionati
              incrociano occhi azzurri delicati,
              i cuori spalancano grandi recinti
              vi entrano emozioni e sentimenti.
              La vita in un mondo di frenesia
              improvvisamente ritrova sintonia.
              Metafore pronunciate senza enfasi
              e mani che si sfiorano trasmettono
              fluidi e fini vibrazioni che arrivano
              dritte al cuore, retine ormai in estasi.
              Riccioli neri e biondi si intrecciano
              labbra che si sfiorano e si cercano
              occhi complici e languide carezze
              si amalgamano in baci e tenerezze
              profumo di mare nella notte stellata
              sigilla, infine, questa magica serata.
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