Un fulmine... Un albero squarciato in una notte di stelle.
Una ferita ricama la dura corteccia come una parola incide la bianca carta.
Le foglie vivono, si aggrappano al cielo. Le radici nella terra più profonda.
Con i più bei sogni presi dal cielo, i più bei sogni presi dalla terra, l'albero vive.
Non c'è stata la morte da quel fulmine a ciel sereno, ma solo la speranza e il sogno che la tua lama incida e si affondi per togliere i ricordi da quelle foglie attaccate al cielo e da quelle radici avvinghiate alla terra.
Credo che amerei anche la tua lama che mi taglia...
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