Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Don Chisciotte

Il cavaliere dell'eterna gioventù
seguì, verso la cinquantina,
la legge che batteva nel suo cuore.
Partì un bel mattino di luglio
per conquistare il bello, il vero, il giusto.
Davanti a lui c'era il mondo
coi suoi giganti assurdi e abietti
sotto di lui Ronzinante
triste ed eroico.

Lo so
quando si è presi da questa passione
e il cuore ha un peso rispettabile
non c'è niente da fare, Don Chisciotte,
niente da fare
è necessario battersi
contro i mulini a vento.

Hai ragione tu, Dulcinea
è la donna più bella del mondo
certo
bisognava gridarlo in faccia
ai bottegai
certo
dovevano buttartisi addosso
e coprirti di botte
ma tu sei il cavaliere invincibile degli assetati
tu continuerai a vivere come una fiamma
nel tuo pesante guscio di ferro
e Dulcinea
sarà ogni giorno più bella.
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Autobiografia in cinque corti capitoli

    Capitolo primo
    Cammino lungo una strada.
    C'è una buca profonda nel marciapiede.
    Ci casco dentro.
    Sono perduto,
    non posso farci nulla,
    non è colpa mia.
    Ci metto una vita per uscirne.

    Capitolo secondo
    Cammino lungo la stessa strada.
    C'è una buca profonda nel marciapiede.
    Faccio finta che non ci sia.
    Ci casco dentro.
    Non posso credere di essere ancora nello stesso posto.
    Ma non è colpa mia.
    Mi ci vuole un sacco di tempo per uscirne.

    Capitolo terzo
    Cammino lungo la stessa strada.
    C'è una buca profonda nel marciapiede.
    La vedo benissimo.
    Ci casco dentro di nuovo;
    è un'abitudine.
    Ma i miei occhi sono aperti:
    so dove sono.
    È colpa ma.
    Ne esco immediatamente.

    Capitolo quarto
    Cammino lungo la stessa strada.
    C'è una buca profonda nel marciapiede.
    Ci cammino intorno.

    Capitolo quinto
    Me ne vado per un'altra strada.
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      A te si arriva

      A te si arriva solo attraverso te.
      Ti aspetto.
      Io sì che so dove mi trovo,
      la mia città, la via, il nome
      con cui tutto mi chiamano.
      Però non so dove sono stato con te.
      Là mi hai portato tu.
      Come avrei imparato la strada
      se non guardavo nient'altro che te,
      se la strada era dove tu andavi,
      e la fine fu quando ti sei fermata?
      Che altro poteva esserci
      più di te che ti offrivi, guardandomi?
      Però adesso che esilio,
      che mancanza,
      e lo stare dove si sta.
      Aspetto, passano i treni,
      i destini, gli sguardi.
      Mi porterebbero dove non sono stato mai.
      Ma io non cerco nuovi cieli.
      Io voglio stare dove sono stato.
      Con te, ritornarci.
      Che intensa novità,
      ritornare un'altra volta,
      ripetere mai uguale
      quello stupore infinito.
      E fino a quando non verrai tu
      io resterò sulla sponda
      dei voli, dei sogni,
      delle stelle, immobile.
      Perché so che dove sono stato
      non portano né ali, né ruote, né vele.
      Esse vagano smarrite.
      Perché so che dove sono stato con te
      si va solo con te, attraverso te.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Araba Fenice
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        L'albero m'è penetrato nelle mani

        L'albero m'è penetrato nelle mani,
        La sua linfa m'è ascesa nelle braccia,
        L'albero m'è cresciuto nel seno -
        Profondo,
        I rami spuntano da me come braccia.
        Sei albero,
        Sei muschio,
        Sei violette trascorse dal vento -
        Creatura - alta tanto - tu sei,
        E tutto questo è follia al mondo.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Mattia Del Missier
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Strofe per musica

          Dicono che la Speranza sia felicità,
          ma il vero Amore deve amare il passato,
          e il Ricordo risveglia i pensieri felici che primi sorgono e ultimi svaniscono.

          E tutto ciò che il Ricordo ama di più un tempo fu Speranza solamente;
          e quel che amò e perse la Speranza
          oramai è circonfuso nel Ricordo.

          È triste! È tutto un'illusione:
          il futuro ci inganna da lontano,
          non siamo più quel che ricordiamo,
          né osiamo pensare a ciò che siamo.
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            È l'alba

            È l'alba, che ricrea, com'è palese,
            se odi in orto uccellino mattiniero,
            che vi modula voce a più riprese
            dal pino, che aria fa stormir leggero.

            L'Italia. aperta al mare, è bel Paese,
            che alpe ripara; e il sole in lume intero
            vi splende al biondeggiar di messi estese
            e ispira fede in Dio nel suo mistero.

            L'ordine e l'equo non vi manca in parte
            amor dà vita, che allietò nel poco
            ridenti occhi a cantar, che a festa piacque.

            Opera gente, avendo gli usi e l'arte;
            ci sono isole e monti in sé con fuoco,
            città sul Po, per l'Appennin, sull'acque.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Roxanne ...
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Io non l'ho detto ancora al mio giardino
              Per non perdermi d'animo.
              E non mi sento ancora tanto forte
              Da rivelarlo all'ape.

              Non ne farò parola nella strada,
              Perfino le botteghe stupirebbero ch'io
              Timida ed ignorante come sono,
              Abbia l'audacia di morire.

              Non devono saperlo le colline
              Dove tanto ho vagato,
              Né posso dire ai miei boschi diletti
              Il giorno dell'addio.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Kikka Kiss
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                La quercia caduta

                Dov'era l'ombra, or sè la quercia spande
                morta, né più coi turbini tenzona.
                La gente dice: Or vedo: era pur grande!

                Pendono qua e là dalla corona
                i nidietti della primavera.
                Dice la gente: Or vedo: era pur buona!

                Ognuno loda, ognuno taglia.
                A sera ognuno col suo grave fascio va.
                Nell'aria, un pianto... d'una capinera

                che cerca il nido che non troverà.
                Vota la poesia: Commenta