in Poesie (Poesie d'Autore)
Credevo che la facoltà
d'amare fosse spenta nell'animo mio.
Ora mi accorgo ch'ella
vive ancora ed opera.
Sono nato per amare,
ho amato E forse
con tanto affetto
quanto può mai cadere
in anima viva.
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Credevo che la facoltà
d'amare fosse spenta nell'animo mio.
Ora mi accorgo ch'ella
vive ancora ed opera.
Sono nato per amare,
ho amato E forse
con tanto affetto
quanto può mai cadere
in anima viva.
Quieta è la luce
nei giorni di primavera,
ma non c'è pace
per questo cuore
son caduti i fiori.
Cos'è la vita!?
Goccia di rugiada
che evapora.
Eppure la darei
per poterti incontrare.
Hanno rubato Dio.
Il cielo è vuoto.
Il ladro non è ancora stato
(non lo sarà mai) arrestato.
Viltà d'ogni teorema.
Sapere cos'è il bicchiere.
Disperatamente sapere
che cosa non è il bicchiere,
le disperate sere
quando (la mano trema,
trema) nel patema
è impossibile bere.
In alto,
ove si stagliano terse nell'azzurro
vette inviolate,
al di sopra del mondo,
ove tace l'angoscia
d'ogni essere mortale,
nella tersa vastità silente,
l'animo esulta,
nell'infinito vortice si libra
e riposa, placato.
Non esiste più
l'angoscia ed il tormento
di andare,
come esule,
con la carne che duole...
Al di sopra del tempo,
fuori dalle strade del mondo,
qui mi conforta
l'infinito abbraccio
delle vergini vette.
Come uccello,
approdato nel nido
dopo lunga tempesta,
nelle braccia del Creatore,
posa l'animo mio.
Tu sei la luce del sole.
Ove posi lo sguardo
fiorisce la gioia.
Ho scoperto con te
stelle splendenti nel cielo
e teneri fiori pei campi.
Abbiamo cercato gocce di rugiada
sui fili d'erba...
Nei tuoi occhi profondi
ho trovato la pace.
E quando impaurito,
lo sguardo di un timido agnello,
mi cerchi la mano,
una forza sconosciuta mi assale.
Non esiste la Morte,
se odo al mio fianco
il tuo breve respiro,
mio piccolo uomo.
Ritrovare
nelle recondite
viuzze
del Paese
la gioia della mia infanzia,
quando per gioco
salivo e scendevo
da esse
in cerca
di farfalle
e lucciole
capricciose!
Senza neanche tentar
di trovare altre parole
oltre a quelle già dette e ridette
scordate e perdute...
rifletto sulla tua ombra.
Leggera si muove
sopra i fiori trapuntati del letto
sfiora i quadrati del pavimento
si sposta scivolando
sulle pareti di stoffa
... sotto il tuo corpo si nasconde
quando stanco
posi la testa sul cuscino.
La cerco con lo sguardo
già sicura di non trovarla
quando al mattino
solo l'aria
profuma di te.
Chi crede che Acerra puzzi
del vino ieri bevuto,
s'inganna:
Acerra continua a bere
sino alle luci dell'alba.