Poesie d'Autore


Scritta da: Elisabetta
in Poesie (Poesie d'Autore)

L'eternità

È ritrovata.
Che cosa? L'Eternità.
E il mare andato via
Col sole.

Anima sentinella,
Mormoriamo la confessione
Della notte così nulla
E del giorno di fuoco.

Dagli umani suffragi,
Dai comuni slanci
lì tu ti liberi
E voli a seconda.

Poiché soltanto da voi,
Braci di raso,
Il Dovere si esala
Senza dire: finalmente.

Là nessuna speranza,
Nessun orietur.
Scienza con pazienza,
Il supplizio Ë certo.

È ritrovata.
Che cosa? - l'Eternità
E il mare andato via
Col sole.

Maggio 1872.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Hai toccato il fondo lo sai
    più in giù non potevi.

    Saresti andata oltre se...
    ma il pavimento era di cemento.

    Hai sbattuto la testa
    fino a sentirti mancare il respiro.

    Hai pianto fino ad esaurire
    ogni lacrima e perdere ogni forza.

    Il freddo invadeva ormai tua anima e corpo.

    Mentre il respiro ti abbandonava
    e niente ti dava una ragione per esserci.

    Il freddo ha incontrato il sole
    lentamente si è sciolto il freddo di te.

    Ogni alba è stato un nuovo dono
    e ora che sei a galla, il tempo ti è tiranno.

    Mentre come la sabbia ti scivola via
    conservi con forza, incastrati tra le dita,
    gli ultimi granelli della tua vita.
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      Scritta da: Nicola G.
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Ogni parte aspira sempre
      a congiungersi con l'intero
      per sfuggire all'imperfezione;

      L'anima sempre aspira
      ad abitare un corpo
      perché senza gli organi corporei
      non può agire ne sentire.

      Essa funziona dentro il corpo
      come fa il vento
      dentro le canne di un organo,
      se una delle canne si guasta
      il vento non produce più il giusto suono.
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        Scritta da: Anna De Santis
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Difendiamo la terra

        Verrà quel giorno,
        partoriremo mostri senza emozioni,
        saranno perfetti, tutti uguali
        confusi tra i comuni mortali,
        non avranno aspirazioni,
        non avranno anima né cuore,
        non sentiranno il profumo di un fiore,
        calpesteranno tutto senza guardare.
        Non avranno paura, cambieranno colore,
        si confonderanno tra mille, o brilleranno al sole.
        Mostri, senza pensare, avanzeranno
        tra cielo e mare
        comandati da macchine infernali,
        li chiamano automi,
        saranno sempre più tra noi,
        prenderanno il nostro posto,
        senza darci il tempo per difenderci,
        proteggiamo la terra, cominciamo a cambiare,
        quella macchina infernale dovrà essere distrutta,
        torniamo a fare tutto in maniera naturale,
        ci terrà lontano dal male
        che noi stessi abbiamo procurato,
        non tutto è perduto.
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          Scritta da: Fiorella Cappelli
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Stupro

          Intriso straccio di paura, di vergogna
          a divulgare rabbia sei alla gogna
          ferita e calpestata l'innocenza
          feroce, inaudita la violenza

          sentimenti di sconfitta e d'impotenza
          squarciati cuore e mente da speranza
          e tutto questo è ancora... tolleranza?

          Si deve aver coraggio ora, di fare
          non basta più soltanto denunciare
          la sicurezza e la giustizia sono diritti
          nulla serve vederli solo scritti.
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Il segreto

            Un amico sincero, riservato davvero,
            un sorriso, una carezza, mi chiedevi solo dolcezza.
            Mai una parola fuori posto,
            sempre oltremodo gentile,
            nessuno riusciva a capire, il tuo modo di fare.
            Eravamo soli in quella stanza,
            la tua bocca si trovò su quella mia,
            volevi forse provare, solo con me lo potevi fare,
            d'un tratto mi hai abbracciato
            e stringendo forte la mia mano...
            Anna, ti devo confessare,
            ho un segreto grande che mi preme dentro,
            io volevo con te, solo con te speravo
            ma è più forte di me, non ci riesco,
            non ridere, non lo potrei sopportare.
            Accorgersi di essere diverso,
            sforzarsi di sembrar normale e dentro ci stai male,
            ma tu mi hai sempre amato, forse capirai
            con te il mio segreto vivrà fino alla morte.
            Ho stretto la sua mano, l'ho abbracciato.
            Niente può cambiare quello che provo per te,
            amico mio, ora sei libero, sei più forte.
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              Scritta da: Fiorella Cappelli
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Sollievo

              Quando mi fermo vicino a te
              il cuore si calma, il respiro rallenta...
              Mi basta guardarti per avvertire sollievo
              Sapere che posso toccarti mi fa sentire viva
              La tua presenza mi colma di energia
              mi dà frescura, sicurezza, vitalità
              Raccogli intorno a te i sorrisi e la voglia
              di continuare, di procedere...
              Nessuna città ti ha così ricca, capiente
              zampillante, scrosciante, diffusa, gratuita, ghiacciata,
              meravigliosa acqua di Roma!
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                Scritta da: Fiorella Cappelli
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                San Valentino

                Il giorno del quattordici febbraio
                si dice sia la festa dell'amore
                io spero che con te non sia uno sbaglio
                aver lasciato navigare il cuore

                Su questa barca io mi sento viva
                il mare della vita è una promessa
                ma non lasciarmi sola, alla deriva
                perché lo so, con te... sarò me stessa

                Ci sono tante rose nel pensiero
                le stesse che io colgo nel giardino
                d'ogni tuo sguardo quando sei sincero
                quando mi abbracci, quando sei vicino

                D'incertezze le strade sono piene
                giorno per giorno è viver l'avventura
                ogni cosa l'affronteremo insieme
                con l'amore svanisce la paura

                Rafforzeremo il nostro desiderio
                per mantenere viva la passione
                inseguiremo il sogno, no il criterio
                per fare della vita un'emozione.
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Una fiera in gabbia

                  Cosa sono tutte queste sbarre,
                  fatte di gelosia, di possessione, di ignoranza,
                  a cosa serve tenermi per forza legata,
                  la tua è diventata un'ossessione,
                  quando capirai che ci sto stretta in questa stanza.
                  È inutile, non puoi negarmi di pensare,
                  se è così, con te non voglio più restare,
                  in questa prigione senza l'aria per poter respirare,
                  non ci voglio stare.
                  Io belva, ancora famelica
                  non addomesticata, faccio finta di stare calma
                  e sto a guardare, per non farmi frustare.
                  Quando potrò aprirmi un varco fuggirò,
                  provami a fermare ....
                  Inutilmente mi cercherai,
                  preferisco nascondermi e morire
                  piuttosto che star qui a guaire
                  sperando tu capisca col tempo,
                  che questo non è amore.
                  La belva si può domare,
                  non con la frusta ma col cuore,
                  ogni volta che ti avvicini, rischi di farti sbranare.
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                    Scritta da: Anna De Santis
                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    La mia palma

                    La mia casa era circondata da un giardino,
                    dove la nonna piantava fiori,
                    la gente dei palazzi intorno, si affacciava fuori,
                    un po' gelosa, godendo del nostro angolino.
                    Una palma al centro, alta e fiera cresceva,
                    con la sua folta chioma tanta ombra faceva.
                    La nonna sotto aveva messo un tavolino
                    lì raccontavamo favole,
                    era proprio bello il nostro giardino.
                    Su una foglia della palma
                    aveva il nido un timido uccellino
                    e la mattina si sentiva cantare.
                    Un giorno tutta quella gente protestò
                    per la chioma dell'albero che a dismisura cresceva,
                    la palma per dispetto, fecero tagliare.
                    Io disperata la vedevo cadere
                    e tra le sue foglie volevo morire...
                    Raccolsi il nido del povero uccellino,
                    lo posi dentro una gabbia d'oro,
                    ma come potevano vincere loro,
                    più ci pensavo e più mi arrabbiavo.
                    La mia infanzia mi han tolto,
                    un pezzo del mio cuore, con l'albero divelto,
                    con me cresceva e dalla mia finestra,
                    sentivo che cantava l'uccellino.
                    Quei maledetti...
                    Li avrei seppelliti tutti sotto il mio giardino.
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