Poesie d'Autore


Scritta da: fa
in Poesie (Poesie d'Autore)

La volpe e il sipario

La mia poesia è alacre come il fuoco
trascorre tre le mie dita come un rosario.
Non prego perché sono un poeta della sventura che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnananna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera del passato cordoglio che non vede la luce.
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Un piccolo rimpianto

    Non soffrire, vorrei dirmelo ancora ed ancora,
    ma nonostante tutto, rimane un rimpianto... ora
    Se avessi provato... se quel pianto avessi consolato,
    quando ho detto che ti avrei lasciato...
    La mia strada mi ha portato in diversa direzione,
    ma tu non c'eri ancora nei miei pensieri,
    è stato più forte di noi, ed ancora ieri,
    ci siamo innamorati, ed è una cosa vera,
    fatta di parole, di respiri,
    di carezze mancate, di confidenze, di pentimenti,
    di tanti buoni proponimenti
    ma uniti sempre nei sentimenti,
    in un bacio che non ha mai fine.
    Una storia seria, che purtroppo è fatta di rinunce,
    l'amore per chi ama come noi, non sempre vince,
    comunque serve, quella certezza che mi sei vicino,
    a nessuno abbiamo voluto fare male,
    come l'aria però, ti devo respirare,
    ti devo sentire, tanto è forte questo amore
    che la nostra sicurezza è che tu ci sei per me
    come io per te.
    Non posso costringere il cuore,
    ha bisogno di andare,
    sai che vorrei raggiungerti
    ma in un posto dove?
    So che mi aspetti sempre, perdonami amore,
    ma ci sarà finalmente un giorno,
    il modo per poterti amare.
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      Scritta da: Vito Rattoballi
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Riproposizione

      Riprendo il segno,
      come ieri,
      fra le spiaggie del caricatore
      e il mediterraneo,

      Appendo il respiro e gli occhi
      e gli odori di queste
      terre del Sud,
      Sud del Sud:

      mi disse
      e, volli restare!

      Mi piace guardare
      le infinite spiagge
      di Marza,
      deserte.
      A les epaules
      le dune di sabbia,
      la boscaglia
      e il vento che qui ci accoglie.
      Salvo il suono
      di un mare
      che possa ancora
      ricordare
      o ricordarmi.
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        Scritta da: Antonino Gatto
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Trafitta da una spada

        Sotto la doccia, ed ancora senti l'odore,
        di quelle sporche mani, che ti hanno fatto male,
        fragile il tuo corpo, grande il tuo dolore,
        vittima di una violenza che non puoi dimenticare.

        Gocce sul tuo viso,
        lacrime un po' amare,
        l'odore ancora addosso,
        e una vita da rifare.

        Quel vicolo un po' buio,
        il silenzio sulla strada,
        trascinata in un rifugio
        trafitta da una spada.

        Un altra doccia ancora,
        un corpo da lavare,
        per togliere uno sporco
        che non riesci a cancellare.
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          Scritta da: Kagib
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Non credere a quel che hai sentito.
          Non credere alle tradizioni solo perché
          si tramandano da generazioni.
          Non credere a nulla di cui si parli da molto
          tempo.
          Non credere ad affermazioni scritte solo
          perché provengono da un vecchio saggio.
          Non credere nelle ipotesi.
          Non credere nell'autorità dei maestri
          o degli anziani.
          Ma, dopo un'attenta osservazione e analisi, se ciò
          concorderà con la ragione e sarà di beneficio
          a tutti, allora accettalo e vivi in accordo
          con esso.
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            Scritta da: Erika Moon
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'incostante

            Gli occhi mi corsero
            dietro una bruna che passava.

            Era di madreperla nera,
            era d'uva scura,
            e mi sferzò il sangue
            con la sua coda di fuoco.

            Dietro tutte
            vado.

            Passò una chiara bionda
            come una pianta d'oro
            dondolando i suoi doni.
            E la mia bocca andò come in un'onda
            scaricando sul suo seno
            lampi di sangue.

            Dietro tutte vado.

            Ma a te, senza muovermi,
            senza vederti, te distante,
            vanno il mio sangue e i miei baci,
            bruna e bionda mia,
            alta e piccola mia,
            ampia e sottile mia,
            mia brutta, mia bellezza,
            fatta di tutto l'oro
            e di tutto l'argento,
            fatta di tutto il frumento
            e di tutta la terra,
            fatta di tutta l'acqua
            delle onde marine,
            fatta per le mie braccia,
            fatta per i miei baci,
            fatta per l'anima mia.
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              Scritta da: Erika Moon
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Canzone del maschio e della femmina

              Canzone del maschio e della femmina!
              Il frutto dei secoli
              che spreme il suo succo
              nelle nostre vene.

              La mia anima che si diffonde nella tua carne distesa
              per uscire migliorata da te,
              il cuore che si disperde
              stirandosi come una pantera,
              e la mia vita, sbriciolata, che si annoda
              a te come la luce alle stelle!

              Mi ricevi
              come il vento la vela.

              Ti ricevo
              come il solco il seme.

              Addormentati sui miei dolori
              se i miei dolori non ti bruciano,
              legati alle mie ali,
              forse le mie ali ti porteranno,
              dirigi i miei desideri,
              forse ti duole la loro lotta.

              Tu sei l'unica che possiedo
              da quando persi la mia tristezza!

              Lacerami come una spada
              o senti come un'antenna!

              Baciami,
              mordimi,
              incendiami,
              che io vengo alla terra
              solo per il naufragio dei miei occhi di maschio
              nell'acqua infinita dei occhi di femmina!
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                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Al mio papà

                Ora dammela tu Papà la mano,
                cammina,
                ti ricordi quando bambina
                mi portavi là, dove spunta il sole,
                e stringendomi al cuore
                m'insegnavi la vita.
                Hai sempre spiegato senza bugie,
                mi hai dato speranza e sicurezza,
                con una semplice carezza,
                mai illudersi amore,
                e ricorda che la verità te la dice il cuore,
                vedi, c'è una linea infinita oltre quel confine,
                dove finisce il mare,
                tu non la considerare, guarda oltre, lo puoi fare.
                Io ascoltavo le tue parole,
                sono andata oltre, senza affogare,
                ed ho avuto nella terra e nel tuo sorriso
                un punto fermo, dove riposare.
                Chiudi gli occhi e sogniamo ancora,
                ti stringo forte, non ti lascio ora,
                come sei stato attento nel mio crescere,
                ora son io che devo sollevare la tua testa
                sopra quel cuscino,
                mentre tu dormi,
                farò finta che ora... tu sei il mio bambino.
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Un vero amico

                  Quante volte son caduto,
                  sono rimasto sempre muto,
                  il mio dolore non l'han sentito
                  e non ho chiesto aiuto.
                  Quando più niente ti rimane,
                  e non capisci che fai male,
                  nonostante tutto l'amore,
                  le delusioni sanno di sale.
                  Renderti conto che è normale,
                  solo non ce la puoi fare
                  e continui poi a sbagliare,
                  nonostante quel suo invito,
                  ma tu ancora non hai capito...
                  Un amico... devi ringraziare,
                  forse è un angelo: tu ce la puoi fare,
                  senza stare a giudicare,
                  ti prende per la mano,
                  ti salva da quel baratro,
                  e crede sempre in te...
                  Un amico, sempre tace
                  e non riesce a darsi pace
                  sente il grido di dolore,
                  quando vede la tua vita
                  che combatte col tuo cuore.
                  Un amico... devi ringraziare,
                  forse è un angelo: tu ce la puoi fare,
                  senza stare a giudicare,
                  ti prende per la mano,
                  ti salva da quel baratro e crede ancora in te.
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