Poesie d'Autore


Scritta da: Sonia Rendina
in Poesie (Poesie d'Autore)

Sognando Charly Gaul

I politici hanno la camicia azzurra,
perché non spara,
bene avvitata al collo, e alloggiano
nella scatola a colori che li recita.
Hanno bei baffi e nasoni posticci
facce di cartapesta incipriate.
Fossero almeno un po' più stralunati,
fossero divi in ghignanti mascheroni:
di Zorro, Spilinberga o Frankenstein,
per un pubblico incerto
tra Buttiglione e Biscardi.
L'uomo, narcotizzato,
ha un soprassalto sul divano liso,
mentre la testa gli cade sulla moglie:
sogna un'antica scatola più opaca,
e Charly Gaul che usciva dalla nebbia,
dalla tormenta del Bondone nel '56,
batteva i denti, aveva gli occhi fissi,
e dentro la coperta
era un eroe della fatica sul traguardo.
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    Scritta da: Rosa
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    È Pasqua

    Anche il sole stamane è arrivato per tempo,
    anzi con un leggero anticipo.
    Anche io mi sento buono,
    più buono del solito.
    Siamo tutti un po angeli oggi
    mi pare quasi di volare
    leggero come sono.
    Esco di casa canticchiando,
    voglio bene a tutti.
    Distribuisco saluti
    a destra e a sinistra.
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      Scritta da: Eclissi
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      I cieli sono uguali...

      I cieli sono uguali.
      Azzurri, grigi, neri,
      si ripetono sopra
      l'arancio o la pietra:
      guardarli ci avvicina.
      Annullano le stelle,
      tanto sono lontane,
      le distanze del mondo.
      Se noi vogliamo unirci,
      non guardare mai avanti:
      tutto pieno di abissi,
      di date e di leghe.
      Abbandonati e galleggia
      sopra il mare o sull'erba,
      immobile, il viso al cielo.
      Ti sentirai calare
      lenta, verso l'alto,
      nella vita dell'aria.
      E ci incontreremo
      oltre le differenze
      invincibili, sabbie,
      rocce, anni, ormai soli,
      nuotatori celesti,
      naufraghi dei cieli.
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        Scritta da: Eclissi
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Non ho bisogno di tempo

        Non ho bisogno di tempo
        per sapere come sei:
        conoscersi è luce improvvisa.
        Chi ti potrà conoscere
        là dove taci, o nelle
        parole con cui taci?
        Chi ti cerchi nella vita
        che stai vivendo, non sa
        di te che allusioni,
        pretesti in cui ti nascondi.
        E seguirti all'indietro
        in ciò che hai fatto, prima,
        sommare azione a sorriso,
        anni a nomi, sarà
        come perderti. Io no.
        Ti ho conosciuto nella tempesta.
        Ti ho conosciuto, improvvisa,
        in quello squarcio brutale
        di tenebra e luce,
        dove si rivela il fondo
        che sfugge al giorno e alla notte.
        Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
        nuda ormai dell'equivoco,
        della storia, del passato,
        tu, amazzone sulla folgore,
        palpitante di recente
        ed inatteso arrivo,
        sei così anticamente mia,
        da tanto tempo ti conosco,
        che nel tuo amore chiudo gli occhi,
        e procedo senza errare,
        alla cieca, senza chiedere nulla
        a quella luce lenta e sicura
        con cui si riconoscono lettere
        e forme e si fanno i conti
        e si crede di vedere
        chi tu sia, o mia invisibile.
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          Scritta da: Eclissi
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Un'anima tu avevi

          Un'anima tu avevi
          cosi chiara ed aperta
          ch'io non potetti mai
          nella tua anima entrare.

          Andavo in cerca di aditi angusti,
          d'alti e difficili passaggi...
          Si andava alla tua anima
          per aperti cammini.

          Preparai un'alta scala
          - sognavo di alte mura
          che le fossero a guardia -,
          però l'anima tua
          era senza riparo
          di muri e di recinti.

          E ricercai la stretta porta
          della tua anima,
          ma non aveva accessi,
          così franca com'era,
          la tua anima.

          Dov'è che cominciava?
          Dov'è che aveva termine?
          E rimasi per sempre seduto
          sulle vaghe frontiere della tua anima.
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            Scritta da: Fiorella Cappelli
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Regata

            Impressionismo, di vele sul mare
            Scintille di seta, è un quadro d'autore
            Uomo operoso nel suo gran da fare
            Tracciato di solchi, spuma d'amore

            Tra rami d'autunno, varie farfalle
            sospese sull'acqua guidano sguardi
            da verdi colline fino alla valle
            poi il buio cattura solo baluardi

            Sciabordio di pensieri arrotolati
            Tra Cime sciolte e speranze avvinghiate
            gareggiano scafi di cuori amati

            Il golfo circonda l'intenso andare
            Vento di bora, carezze affollate...
            Nel luogo magico ami sostare.
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Le piccole cose della vita

              Alle prime luci dell'alba
              su un filo d'erba
              luccicava
              una goccia di rugiada.

              Lei
              come una splendente perla
              rifletteva
              la prima luce del sole.

              Mi avvicino
              lentamente
              per ammirarla meglio,
              ma lei, vanitosa,
              vestita
              con i colori dell'arcobaleno
              mi strizza l'occhio
              ... e svanisce.
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                Scritta da: Sonia Rendina
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Amando, dove sei?

                Cosa insinua di incerto l'amore
                nella speranza, il fiore quale scandalo
                nella sua erta oltranza? Dove sei,
                amando dove sei?
                Nell'altra stanza
                odi un canto, un passo strascicato
                di danza, e non ci vai, resti dubbioso.
                Sai che talvolta è meglio la distanza
                che inoltrarti in un ritmo che ascolti
                e che vuoi che rimanga nel suo enigma
                in cui molti significati, troppi
                forse, sono racchiusi nel suo stigma.
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