Poesie d'Autore


Scritta da: Giorgio De Luca
in Poesie (Poesie d'Autore)

Scrivo emozioni su pagine di vento

Nel giorno che s'appresta a riposare
migrano tra spente galassie i pensieri.

Le mani affondo tra nuvole brune
e sconosciute stelle scuoto.

I guaiti di un cane mi svegliano...
ha seguito le impronte ricamate
sul sentiero impolverato.

Non sono più solo,
è lui che fa strada
fin dove finisce il silenzio.

Odo il battere delle ore
dal campanile stanco di suonare.

Scrivo emozioni su pagine di vento,
disegno parole su arcobaleni di vetro,
canto stagioni di favole antiche.

E lui abbaia felice all'alba che nasce...
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    Scritta da: Sonia Dem.
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Gli amanti

    L'arpeggio del cuore,
    nello spartito degli eventi
    è un suono dolce per gli amanti...
    che vanno sgretolando montagne per aversi,
    che si vanno ingorgando di parole per dirsene una soltanto...
    respirandosi nel vento anche se sono lontani,
    continuando a cercarsi anche se sono vicini.
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      Scritta da: Fiorella Cappelli
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Lontananza

      Distanze
      avvicinano lontani affetti
      sospiri spezzano
      silenzi perfetti
      parole pacate
      ad alleviare dolori
      pensieri disegnano
      forme e colori
      restano nell'ombra intense sensazioni
      vibrano nel corpo, profonde le emozioni
      e dal letargo si sveglia il cuore
      abbandonato nel suo torpore
      e nella vana speranza di tornare ad amare...
      si clonano sogni da regalare!
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        Scritta da: Fiorella Cappelli
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        La Crostata

        Non ti è mai riuscita bene, la crostata...
        Ma molte altre cose, si.
        La trovavo dura.
        Troppa farina
        Poco burro
        Poca marmellata
        Non ti è riuscita mai bene, la crostata...
        Ma il suo profumo ci radunava in cucina,
        ci radunava intorno a te.
        Tutti e quattro.
        Il fondo era sempre un po' bruciato...
        l'odore intenso, dolce... persiste ancora
        "Nel latte, si ammorbidisce", dicevi, "è più buona"
        Era una crostata per il latte.
        Era vero.
        Quando la faccio io, ora, nel latte si frantuma.
        La mia, non è adatta. Non è una crostata per il latte.
        Sapevi fare tante cose
        Sapevi fare tutto
        Ma non ti è mai riuscita bene, la crostata...
        Non so cosa darei...
        Per assaggiarla ancora, quella crostata... Mamma.
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          Scritta da: Antonino Gatto
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Io senza Te

          Cosa farei se non ci fossi tu,
          a scaldare le mie notti gelide?
          Cosa farei se non ci fossi tu,
          a ritmare col tuo cuore i miei respiri?
          Cosa farei se non ci fossi tu,
          quando serve,
          ad asciugare le mie lacrime?

          Cosa farò domani,
          senza la tua presenza?
          Senza il tuo sorriso?
          Senza le tue carezze?
          Senza i tuoi occhi?
          Senza i tuoi abbracci?
          Senza la tua anima?
          Senza di te?

          Forse navigherò nel mare dei ricordi
          che sono sepolti nel mio cuore,
          bussando alla porta del tuo silenzio
          sperando di vederla aprire.

          Oppure nel silenzio,
          vagherò nel giardino
          dei nostri momenti più belli,
          e pianterò un fiore,
          che bagnerò con una lacrima,
          ammirando il suo splendore,
          come oggi il nostro amore.
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Perdersi

            Sera, torno a casa
            la strada è lunga
            cammino lentamente, guardo in terra
            e la mia ombra non mi vuol seguire.
            È la voglia di perdersi
            e non tornare
            a volte solo per cambiare
            per trovare una ragione per continuare.
            Manca poco, sono quasi arrivata
            ma mi fermo a pensare
            torno sui miei passi
            cerco una scusa per fermarmi a pensare.
            Le stelle non mi aiutano stasera
            cosa mai potrò inventarmi
            per non salire...
            Sono stanca, annoiata da morire
            si, forse di questa vita
            e che non so mentire...
            si vedrà dal mio viso, si fa presto a capire
            poi dalla finestra mi sento chiamare:
            amore... non sali cosa stai a fare?
            Hai fatto tardi mi hai fatto preoccupare...
            Sali, non convinta
            ma è lì che devi stare.
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              Scritta da: Anna De Santis
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Da una macchina in corsa
              un uomo getta una sigaretta,
              la cicca finisce sull'erba di un bosco
              provocando un incendio.
              L'odore assai acre del fumo si sparge,
              complice il vento,
              sul monte e sulla collina gli alberi,
              con tonfi assordanti
              si abbattono a terra bruciati.
              Il fuoco ormai tutto ha distrutto
              e la cenere cadendo copiosa
              ha coperto di grigio il bel prato.
              Degli orsi, dal loro rifugio
              riescono a far capolino tra fumi e detriti...
              che desolazione!
              Non rimangono che nudi monconi,
              del verde più niente rimane.
              Papà e mamma orsa coi loro due piccoli
              riescono a uscire dal bosco
              tra il groviglio di tronchi caduti,
              per cercare una nuova dimora.
              Gli orsetti impauriti aggrappati alla mamma
              lasciano con grande tristezza
              il luogo dov'erano nati e cresciuti.
              Percorrendo un sentiero
              che porta ad un ruscello
              si odono fiochi lamenti,
              due volpine nate da poco
              adagiate li in terra
              vicino alla mamma morente.
              Volgendosi agli orsi la volpe,
              incastrata tra i rovi, piangendo:
              salvate i miei figli...
              non sono capaci di stare da soli,
              io muoio e voglio esser tranquilla.
              Mamma orsa raccolse le piccole volpi
              ed il dolce musino
              bastò a farle accettare come figlie.
              Cammina e cammina,
              incontrano una mucca e tre gallinelle,
              scappate dal vecchio fienile
              e dalla la stalla distrutti dal fuoco.
              Si uniscono a loro
              e riescono a uscire da quel parapiglia
              diventando una strana famiglia,
              che lungo il cammino stringe un gran patto: collaborazione e rispetto.
              Le volpi ormai son cresciute
              ed i vecchi pollai non cercano più
              convivendo con le galline
              mangiando le uova, la frutta
              ed il latte di mucca.
              Gli orsi golosi di miele
              vengon su che è un piacere.
              Dopo tanto cammino,
              si trovano su un'alta collina
              è una grotta assai grande immersa nel verde. Finalmente abbiamo una casa!
              Esclamano in coro,
              qui faremo crescere
              questa nostra strana famiglia
              aperta a chiunque ne voglia far parte,
              venite orsù dunque, sono aperte le porte...
              Evitare con la convivenza
              tutto quello che può dar fastidio,
              niente più mangiarsi tra noi,
              pace fatta tra tutti,
              sia animali del bosco che della fattoria.
              Ci vuol così poco per andare d'accordo,
              basta avere tra tutti... sempre è stato detto...
              Collaborazione e rispetto.
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                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Ti accorgi alla fine che era un estraneo

                Non te ne sei mai accorta
                presa dalla vita che correva,
                il tuo cuore, la tua mente dove era,
                eppure ci credeva...
                mentre tu andavi avanti,
                tutto il resto con lui si fermava.
                La passione dei primi anni
                pian piano come nebbia diradava,
                tutto quello che c'era da vedere riconsegnava
                lucidi ricordi, e logico presente
                occhi lucidi che qualche lacrima bagnava.
                Ora siamo soli,
                io sono cresciuta nel mio amore,
                per i miei figli, per la famiglia
                e con il cuore,
                ma ho trovato te addormentato,
                sei proprio come ti ho lasciato.
                Cosa posso fare per farti capire...
                scusa ma qualche volta mi pento
                per averti così tanto amato.
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Stupida

                  Con i miei sentimenti giocavi,
                  ed io, stupida ero troppo coinvolta,
                  per scoprire che mentivi
                  ora forse, sei tu che speri,
                  che tutto possa poi finire,
                  così come era nato ieri.
                  Ingenua nella mia folle passione,
                  ti ho donato tutto,
                  coinvolta da una strana sensazione,
                  ho evitato di pensare,
                  tanto era bello
                  con te fare l'amore.
                  Poi sei sparito,
                  a tutti hai raccontato
                  quello che tra noi c'era stato,
                  eppure in quel momento ci ho creduto,
                  non ho voluto sentire,
                  ora son qui che cerco di capire...
                  avrò la forza di dirti che è finita,
                  e col senno di poi ti posso confermare:
                  che non sono stata né stupida
                  ne mi sono pentita,
                  anch'io con te mi sono tanto divertita.
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