Poesie d'Autore


Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie d'Autore)

Sognando

Sognando, stavo interpretando il sogno
della mia morte. Discendendo scesi
schiume subito aperte
sotto la schiena. Ah quante braccia alzavo
verso l'oblò celeste!
Verso l'eternità che si sfilava
dallo spirito mio
come una povera veste.
Fra che stelle di melma
sarei schiantata, a che mi partoriva
la nebulosa che s'era finta Iddio?
Nel buio! Assassinata! Finché un raggio
infilando la cruna d'un'imposta
corse da me pungendomi la palpebra
con una spina di rosa
m'accusava ch'ero viva.
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    Scritta da: Andrea De Candia
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Dolomiti

    Più piano coi clarini delle cime,
    con i profondi salmi dei seracchi!
    Sulle vette covano fuoco
    le grandi colombe divine.
    Per sfuggire al silenzio dell'eco
    con edelweiss mi tapperò gli orecchi.
    Scamperò con la testa fra le braccia
    al diluvio azzurrissimo di Dio.
    L'anima mia non ha scale di roccia!
    Non so preghiere di cristallo, io.
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Periferia

      Case cresciute in fretta, alla cui nuca
      risplende la morte dei prati.
      Bottegucce dall'aria caduca,
      dagli odori confusi; orti stremati.
      Le strade a sera cadono in ginocchio,
      dove finire non lo sanno più.
      Ma chi frena i mattini, e l'arrossire
      delle mille finestre, e il lieto spacco
      del blu sopra il cantiere.
      Il sole infila rose sulla gru.
      Ragazzi acerbi apparsi sulla breccia
      d'uno sterrato alzano braccia, strida
      e avanguardie di passeri: a che gloria?
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Elemosina

        Mattutina elemosina! Al cancello
        un gorgheggio di sole ancora implume,
        da un flabello di nuvola. Reclina
        nella cassetta l'ala di una lettera.
        Conosco i segni - le nervose piume...
        Già sull'angolo - e dunque ho camminato -
        se so il foglio a memoria, e tutta rido
        mentre la via mi soffia dove vuole.
        In me come in un nido
        le sue parole usignuole.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Incertezza

          La vita di un anziano
          è piena di incertezza
          e gli anni, che ancora lo rispettano
          con malanni vengono,
          e li rosicchiano fino alle ossa.

          La vita è incertezza
          come la vita di un fiore,
          che da sbocciare ad appassire
          passa tante tempeste,
          e perde il suo fascino
          perdendo i suoi magnifici petali,
          ed alcuni
          nel loro splendore
          sono staccati,
          e finiscono
          in una recipiente di solitudine.

          Anche la mia vita è una incertezza
          che mi rode,
          ma non ho la forza di sconfiggerlo
          e ho costruito la mia casa
          con mattoni di timore,
          che da un lieve venticello
          crolla.
          Composta martedì 27 novembre 2018
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'inverno

            Pian piano
            si calma la pioggia,
            è uno spruzzo di luce,
            un miraggio di arcobaleno.
            Tensione nel cielo,
            urla il freddo vento,
            e l'autunno piangendo
            se ne va.
            Entra furibondo l'inverno,
            e a mano a mano si calma,
            e con i primi fiocchi di neve
            si fa perdonare.

            Ma non perdona mai il tempo,
            e frusta le mie ossa,
            e mi sbriga di andarsene,
            e lasciare posto alla bella giovinezza.
            E sui freschi boccioli
            la rugiada si illumina di eternità,
            e quella luminosa promessa si avvera,
            quando brilla d'infinito la poesia.
            Composta martedì 27 novembre 2018
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              Scritta da: Andrea De Candia
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Diseredato

              Quello che accade
              lo inquina a morte il flusso di notizie.
              Si è toccato il più alto livello di menzogna.
              Ci inondano il campo visivo fatti
              di menzogna e impostura;
              tutti alla fine diventano ciechi.

              Accada quel che accada,
              è una trappola la bocca dei potenti;
              i loro portavoce
              irretiscono il gregge
              con parole di dissimulazione.

              Accada quel che accada,
              in questo tempo della povertà
              i suoi poeti hanno veste di acrobati
              e il loro Grande Numero
              è la Spoesia.
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