Poesie d'Autore


Scritta da: Barbara Brussa
in Poesie (Poesie d'Autore)

Introduzione

Ho visto il vento accarezzare la terra,
e foglie secche e calpestate levarsi in volo
per danzare nel vento.

Ho visto occhi leggermi nell'anima,
e ho udito l'anima narrarmi storie silenti.

Ho visto un Cavaliere e la sua Dama
amarsi nell'oscurità, bramando la luce del giorno;
infine, ho visto la luce del giorno
esplodere nelle tenebre
per accendere d'eterno il loro amore...

Guardando con gli occhi del cuore,
ho assistito alla magica metamorfosi
che trasforma l'impossibile
in realmente possibile.
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    Scritta da: Manuela Maria Pana
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Eternelle

    Abbracciami amore,
    come se queste mani fossero rami,
    o alberi,
    Come se queste onde vigorose dal mare
    tornassero a riva,
    E corolle di stelle mi venissero incontro.
    Stringimi ancora,
    Come se il vento mi dovesse portare via,
    lontana da qui,
    E parlami,
    Parlami tanto da poter riempire tutti quei silenzi,
    che ti sei lasciato in serbo per le mie malinconie.
    Poi amami, amami tanto,
    Perché dei giorni senza amore,
    L'eternità non ha memoria.
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      Scritta da: Antonio Prencipe
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      La notte è ancora nostra

      Questa notte
      non voglio lasciarti andar via...
      Sinuosa e raffinata
      mi prendi con fare armonico le mani
      e poggiando le tue labbra sulle mie
      mi baci lasciando scorrere brividi sonanti
      e nuovi sulla mia pelle.
      Le tue eleganti parole accarezzano il mio corpo
      nudo e impaziente del tuo...
      Voglio te, voglio goderti,
      voglio sentirmi tuo.
      Le serrande si chiudono sole...
      Nessuno può osservarci,
      soli in questa notte eccitata
      dal muoversi simultaneo
      dei nostri corpi affamati, insaziabili.
      Voglio assaporare il tuo fiore
      e sentir cader gocce
      di rugiada nelle mie calde labbra...
      L'orgasmo arriva sfiorando l'orizzonte
      mette in mostra i suoi doni.
      Non mi stanco voglio sentirmi dentro di te
      ancora...
      Entrare senza sosta nel tuo paradiso,
      baciare i tuoi seni e nell'aurora sfiorare
      l'infinito nelle più strane
      e perverse fantasie d'amore.
      Il tuo sudore sulla mia pelle
      lentamente si poggia sulle lenzuola color
      smeraldo dall'odor ciliegio avvolgono
      dolcemente i nostri corpi sospesi
      da questo vortice di passione e dolore.
      Ti prego non fermare il tuo istinto...
      Nei tuoi occhi mi perdo
      per poi riscoprirmi vivo
      e desideroso di te, del tuo corpo,
      delle tue mani che delicate
      sfiorano lo stelo vittima d'amore.
      Composta martedì 7 dicembre 2010
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        Scritta da: Marco Giulini
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il rimorso

        Il rimorso assale
        crudele, tremendo
        di colpe forse innocenti?
        Arde e sale: di stridi gemèndo
        udir pensier crudi e saccenti.

        Ricordo l'esile dono
        porto a un tenero bimbo.
        Un dolcetto, un profumato corimbo;
        ma poi un parlante frastuono
        passa e passa squillando:
        so e non so di quali colpe mi sta accusando.
        Composta domenica 31 ottobre 2010
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          Scritta da: Alberto Iess
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Serenata notturna

          Calcedonio su distese cerulee di cielo,
          han lasciato le foglie i rami del melo.
          Ore di luna, sonetti composti a bei volti,
          parvenze di tramonti dai tiepidi risvolti.
          Ispirato dall'ombra che sfuma i contorni,
          nostro per sempre, più forte dei giorni.
          Composta mercoledì 1 dicembre 2010
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            Scritta da: Silvio Squillante
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            La poesia ovvero

            Bastò un distico di Rimbaud
            a sradicare la mia esistenza
            dai valori a tutti noti.
            Bastò quel respiro per inseguir
            la parola che "parla da sé"
            per ritrovarmi, poi, appeso
            come cencio nel fiume della poesia.

            Sarò violento ed arroventato,
            nero figlio del mio stesso bruciare
            e con mano ferma segnerò
            l'attimo più alto del mio impetuoso ardere.
            Sarò lo spirito pigro e privo di fiamma
            che appoggiato alle "sue stelle"
            ammirerà di esse la bellezza e la frammentarietà.
            Composta venerdì 10 dicembre 2010
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              Scritta da: Silvio Squillante
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Un indifeso ricordo

              Uno stridente tintinnino di lacrime,
              mille cerchi concentrici
              nascono, goccia dopo goccia,
              nell'ormai saturo specchio liquido,
              un indifeso ricordo.
              Lastra fredda e luminescente
              sulle gote del giovinetto
              che schiacciato nel suo viso
              ammira stupefatto
              la magia della neve,
              un indifeso ricordo.
              Osservare in silenzio il corpo tuo
              mentre fai finta di dormire,
              distesa dolcemente sul fianco
              illuminata e cullata dal nostro amore,
              un indifeso ricordo.
              Composta venerdì 10 dicembre 2010
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                Scritta da: Silvio Squillante
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Un braccio teso verso il tuo viso...

                Un braccio teso verso il tuo viso,
                caldo formicolio nello stringersi delicato di dita.
                Accoglienti lacrime,
                figlie inattese della gioia,
                solcano le tue limpide iridi.
                Insegnami a lenire la felicità di soffici pensieri.
                Un inaspettato bacio raggiunge
                le tue labbra dischiuse in sorriso,
                un'inaspettata carezza, un inconfessato desiderio.
                Chiudi gli occhi adesso, non per sognare,
                ma per evitar di capire che fuori
                il mondo non è ancora pronto per il vero amore.
                Composta venerdì 10 dicembre 2010
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                  Scritta da: Dora
                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  Capitolo sesto
                  Parla il colpito
                  (opera di Rino Gaetano)

                  Un dì, nel cammino della speranza,
                  Mi soffermai per un rimprovero
                  Venutomi dalla pura ignoranza.

                  Mi ordinarono a limite di Omero
                  Ire coi fagotti della mia irante.
                  Io, che no sapea rifugio al sombrero,

                  Mi difesi come mai e usai il calmante.
                  Nel mio spirto poetico trovai nel core
                  Una rima d'offesa e come Dante

                  La inveii contro bruto l'inflittore.
                  Osai e dirolle come gettar la sabbia,
                  Ero il primo contro quel dottore

                  Che non rispettava che sua rabbia.
                  Non val mostrare la prepotenza,
                  Non suffice celar passato in gabbia,

                  Quando poi di intelletto è senza.
                  Ma lui di educazione è pressoché manco,
                  Or che già mostravansi fuori e a menza.
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                    Scritta da: Phantastica
                    in Poesie (Poesie d'Autore)
                    Lo spiraglio dell'alba
                    respira con la tua bocca
                    in fondo alle vie vuote.

                    Luce grigia i tuoi occhi,
                    dolci gocce dell'alba
                    sulle colline scure.

                    Il tuo passo e il tuo fiato
                    come il vento dell'alba
                    sommergono le case.

                    La città rabbrividisce,
                    odorano le pietre
                    sei la vita, il risveglio.

                    Stella sperduta
                    nella luce dell'alba,
                    cigolio della brezza,
                    tepore, respiro
                    è finita la notte.

                    Sei la luce e il mattino.
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