Poesie d'Autore


Scritta da: Alfonso Trivisonne
in Poesie (Poesie d'Autore)

Un felice natale

Per te che hai vita da regalare
e per te che stai solo a guardare.
Per te che credi sempre nell'amore
e per te che dormi ancora col tuo dolore.
Per te che ormai sei sempre stanca
e per te che aspetti la notte santa.

Per voi con la vita appesa a un filo
e per voi che la nascondete dietro un dito.
Per voi che sentite forte la ferita
e per voi che non vi piace la vostra vita.
Per voi che ogni giorno è la stessa lotta
e per voi che non ha senso quella grotta.

Per noi che guardiamo in faccia al domani
e per noi col capo chino tra le mani.
Per noi che diamo ancora senso ad un sorriso
e per noi che il destino infame ci ha diviso.
Per noi con l'anima irrequieta
e per noi che inseguiamo ancora una cometa...

Per tutti, e non serve parlare,
vi basti un sorriso e un felice Natale!
Composta lunedì 20 dicembre 2010
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    Scritta da: Alfonso Trivisonne
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Battaglie e guerra

    Copro il viso con le mani,
    col capo chino verso terra
    non c'è niente oltre domani,
    con te ho perduto battaglie e guerra.
    Di me ora penso e piango
    queste lacrime più care,
    hai nel cuore terra e fango
    quando non sai più che fare.
    La mia mente torna indietro
    dentro al solco del ricordo,
    pezzi di rabbia e pezzi di vetro
    nel frantumìo del mio rimorso.
    Arriverà il tempo
    in cui svestirò questo triste àbito
    e ti restituirò in un colpo
    questo odioso e doloroso debito.
    Composta lunedì 6 dicembre 2010
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      Scritta da: Alfonso Trivisonne
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Una in mezzo a tante

      È vero,
      c'è un destino che segna il cielo
      come ci fosse sempre l'arcobaleno,
      sfidando le gioie e pure il tuo veleno.
      È così,
      c'è la vita e c'è un sentiero
      che percorri mano a mano
      con chi t'ama o chi ami invano.
      È vero,
      c'è un passato che non si vende e non si compra
      ma ovunque sei,
      ti segue come un'ombra.
      È così,
      non si dimentica il presente,
      ma questo vale per te
      e per tutta l'altra gente.
      Non è più così pesante,
      ora che non sei così importante.
      Sentimento più distante
      ora che sei una in mezzo a tante.
      Composta mercoledì 15 dicembre 2010
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        Scritta da: Antonio Prencipe
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Sobria

        Sobria,
        una bottiglia di vino
        fra le mani,
        un bicchiere mezzo riempito
        pieno di cenere e speranze,
        sobria si ma d'amore e lacrime,
        muoviti, muoviti
        in questa casa nostra
        sofferta, distrutta dalle nostre
        disarmate emozioni,
        non sai cos'è il sesso
        eppure è l'unica cosa che
        riesce a saziarti,
        il tuo corpo come un'armatura
        sostiene il dolore dei troppi si
        detti e poi respinti
        dal sole in una stanza
        con troppe lune.
        Un pacco di cartine,
        un grammo d'erba sulla scrivania,
        ragazza ostinata lo sballo non
        ti farà innamorare della vita,
        ragazza ostinata guarda
        questi occhi miei
        cosa vedi?
        C'è tristazza Vero?
        C'è anche molto dolore e solitudine,
        ma ragazza mia anche se
        ho smesso di vivere due anni fa
        non ho mai smesso d'amare
        le nuvole che da sole sostengono
        questo mondo così desiderato
        da quelle anime che senza motivo
        ci hanno abbandonato qui.
        Composta sabato 25 dicembre 2010
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          Scritta da: piumarossa70
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Sorrisi di Natale

          Riflessi di luci
          cornici alle notti di festa
          misti all'oblio del resto dell'anno.

          Mi immergo tra folle e regali
          cercando sorrisi
          per strade vestite
          di rosso e dorato
          di abeti che parlano d'altro
          sottratti alla vita
          per accogliere nidi
          di nuove speranze.

          E scorre il Natale
          legando il passato
          a mille promesse
          al fuoco di vecchi camini
          al gelo disciolto dai cuori
          all'amore che guarda al domani!
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            Scritta da: Antonio Prencipe
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Fotti il sistema

            I love you,
            Fuck the system.
            Premo il tasto "start"
            ricomincio a vivere,
            mi godo fino all'ultima goccia
            questo attimo di pura follia e vita,
            scopando dentro l'inferno così
            autentico e follemente nostro
            metto a rischio il mio innocente amore,
            fumo, bevo nel mio, nel tuo paradiso
            fregandomene di quel finto Santo
            che disgustato mi guarda
            e maledice il mio nome.
            Metto a fuoco
            la sedia del Re così amato
            dai suoi lecchini
            pronti a voltarli le spalle
            nel momento opportuno,
            cammino tra i bordi
            di un mondo cadente quasi distrutto
            dalla cattiveria della gente
            che tra le lacrime di chi l'amore non sa cos'è
            gode felice e sorride con aria indifferente,
            disegno un altro cielo
            senza un Dio, senza angeli o Santi.
            Disegno un inferno dannatamente
            perfetto, cancello il paradiso,
            il purgatorio lo rendo
            diverso e divertente,
            sconsacro ciò che è giusto,
            mi faccio una birra dentro
            la casa del signore,
            mi fumo una canna con il capo
            del governo,
            il sole tramonta
            la gente è sempre più falsa,
            io sono qui cercando di mandare
            a fan culo un mondo
            che mi ha fatto sempre e solo del male.
            Droga, sesso, fumo, alcol, morte
            che ne sarà della mia anima?
            Io dico che finirà
            all'inferno e il demonio
            impazzirà farà.
            Che ne sarà del mio cuore, violentato
            massacrato dalla violenza
            e prepotenza del tempo?
            La notte sta arrivando
            vaffanculo mondo io mi fumo un'altra canna
            e nel cielo più lontano
            volerò, tra le stelle, tra le gente
            per sempre libero sarò.
            Composta venerdì 24 dicembre 2010
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              Scritta da: Jean-Paul Malfatti
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Tornerai a volare

              C'è troppo rumore Amore...
              Scappa subito, prima che
              io ti prenda per sempre.
              Scappa da questo cuore
              che ti ha imprigionato...
              Strappa il cordone che
              ti lega a me, che ti soffoca.
              Urla con tutta la voce che hai
              e fai esplodere le pareti
              della prigione che ti zavorra.
              Sono stato egoista a non pensare
              alle tue ferite ancora aperte...
              Anzi, ti ho portato più tormento,
              tu sei così fragile come me.
              Ti lascerò respirare ancora,
              non sarò più tanto egoista...
              E tu vivrai, tornerai a volare,
              unico e libero come prima.
              Composta domenica 19 dicembre 2010
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                Scritta da: Jean-Paul Malfatti
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Il silenzio che parla...

                Dal tuo improvviso silenzio
                deduco che tu non me ne voglia parlare,
                comunque è un silenzio che in realtà
                fa molto rumore... almeno nel mio cuore.

                Un silenzio che mi dice cose che
                forse non volevi dirmi a voce alta.
                Scusami tesoro se sono stato pesante,
                non ti tedierò più con questo o qualche
                altro discorso del genere.

                Meno male che il tuo improvviso ed inaspettato
                silenzio mi ha fatto capire che amare è anche
                accettare di farsi carico delle ferite che altri
                hanno inferto alla persona amata.

                Perdonami se non posso smettere di amarti
                nemmeno per un piccolo attimo.
                Sarebbe come smettere di respirare.
                Lo sai che non ci riesco... non ce la faccio.

                Hai piantato le tue radici nel profondo del mio
                essere... del mio cuore, della mia anima.
                Ed estirparle sarebbe lo stesso che abortire
                una vita che già c'è e che potrebbe esser eterna.
                Composta domenica 19 dicembre 2010
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