Poesie d'Autore


Scritta da: Maurizio Fratacci
in Poesie (Poesie d'Autore)

Il bene al limite

Basta la luce di una tenue fiamma
per far brillare tutta la tua vita.
È come aggrapparsi ad un raggio di sole,
come sospinti dalle onde del mare
che rendono più breve la salita.
E poi volare in alto
con le tue stesse ali,
fino a toccare il cielo con le dita,
dove basta un accenno di sorriso
e una parola detta piano piano,
e come per magia
il male è un po' meno doloroso.
È questo il bene al limite,
al limite del bene.
Ma senza andare oltre,
perché oltre quel bene
C'è l'amore.
Composta sabato 25 dicembre 2010
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    Scritta da: Barbara Brussa
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Introduzione

    Ho visto il vento accarezzare la terra,
    e foglie secche e calpestate levarsi in volo
    per danzare nel vento.

    Ho visto occhi leggermi nell'anima,
    e ho udito l'anima narrarmi storie silenti.

    Ho visto un Cavaliere e la sua Dama
    amarsi nell'oscurità, bramando la luce del giorno;
    infine, ho visto la luce del giorno
    esplodere nelle tenebre
    per accendere d'eterno il loro amore...

    Guardando con gli occhi del cuore,
    ho assistito alla magica metamorfosi
    che trasforma l'impossibile
    in realmente possibile.
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      Scritta da: Manuela Maria Pana
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Eternelle

      Abbracciami amore,
      come se queste mani fossero rami,
      o alberi,
      Come se queste onde vigorose dal mare
      tornassero a riva,
      E corolle di stelle mi venissero incontro.
      Stringimi ancora,
      Come se il vento mi dovesse portare via,
      lontana da qui,
      E parlami,
      Parlami tanto da poter riempire tutti quei silenzi,
      che ti sei lasciato in serbo per le mie malinconie.
      Poi amami, amami tanto,
      Perché dei giorni senza amore,
      L'eternità non ha memoria.
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        Scritta da: Antonio Prencipe
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        La notte è ancora nostra

        Questa notte
        non voglio lasciarti andar via...
        Sinuosa e raffinata
        mi prendi con fare armonico le mani
        e poggiando le tue labbra sulle mie
        mi baci lasciando scorrere brividi sonanti
        e nuovi sulla mia pelle.
        Le tue eleganti parole accarezzano il mio corpo
        nudo e impaziente del tuo...
        Voglio te, voglio goderti,
        voglio sentirmi tuo.
        Le serrande si chiudono sole...
        Nessuno può osservarci,
        soli in questa notte eccitata
        dal muoversi simultaneo
        dei nostri corpi affamati, insaziabili.
        Voglio assaporare il tuo fiore
        e sentir cader gocce
        di rugiada nelle mie calde labbra...
        L'orgasmo arriva sfiorando l'orizzonte
        mette in mostra i suoi doni.
        Non mi stanco voglio sentirmi dentro di te
        ancora...
        Entrare senza sosta nel tuo paradiso,
        baciare i tuoi seni e nell'aurora sfiorare
        l'infinito nelle più strane
        e perverse fantasie d'amore.
        Il tuo sudore sulla mia pelle
        lentamente si poggia sulle lenzuola color
        smeraldo dall'odor ciliegio avvolgono
        dolcemente i nostri corpi sospesi
        da questo vortice di passione e dolore.
        Ti prego non fermare il tuo istinto...
        Nei tuoi occhi mi perdo
        per poi riscoprirmi vivo
        e desideroso di te, del tuo corpo,
        delle tue mani che delicate
        sfiorano lo stelo vittima d'amore.
        Composta martedì 7 dicembre 2010
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          Scritta da: Marco Giulini
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Il rimorso

          Il rimorso assale
          crudele, tremendo
          di colpe forse innocenti?
          Arde e sale: di stridi gemèndo
          udir pensier crudi e saccenti.

          Ricordo l'esile dono
          porto a un tenero bimbo.
          Un dolcetto, un profumato corimbo;
          ma poi un parlante frastuono
          passa e passa squillando:
          so e non so di quali colpe mi sta accusando.
          Composta domenica 31 ottobre 2010
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            Scritta da: Alberto Iess
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Serenata notturna

            Calcedonio su distese cerulee di cielo,
            han lasciato le foglie i rami del melo.
            Ore di luna, sonetti composti a bei volti,
            parvenze di tramonti dai tiepidi risvolti.
            Ispirato dall'ombra che sfuma i contorni,
            nostro per sempre, più forte dei giorni.
            Composta mercoledì 1 dicembre 2010
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              Scritta da: Silvio Squillante
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La poesia ovvero

              Bastò un distico di Rimbaud
              a sradicare la mia esistenza
              dai valori a tutti noti.
              Bastò quel respiro per inseguir
              la parola che "parla da sé"
              per ritrovarmi, poi, appeso
              come cencio nel fiume della poesia.

              Sarò violento ed arroventato,
              nero figlio del mio stesso bruciare
              e con mano ferma segnerò
              l'attimo più alto del mio impetuoso ardere.
              Sarò lo spirito pigro e privo di fiamma
              che appoggiato alle "sue stelle"
              ammirerà di esse la bellezza e la frammentarietà.
              Composta venerdì 10 dicembre 2010
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                Scritta da: Silvio Squillante
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Un indifeso ricordo

                Uno stridente tintinnino di lacrime,
                mille cerchi concentrici
                nascono, goccia dopo goccia,
                nell'ormai saturo specchio liquido,
                un indifeso ricordo.
                Lastra fredda e luminescente
                sulle gote del giovinetto
                che schiacciato nel suo viso
                ammira stupefatto
                la magia della neve,
                un indifeso ricordo.
                Osservare in silenzio il corpo tuo
                mentre fai finta di dormire,
                distesa dolcemente sul fianco
                illuminata e cullata dal nostro amore,
                un indifeso ricordo.
                Composta venerdì 10 dicembre 2010
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                  Scritta da: Silvio Squillante
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Un braccio teso verso il tuo viso...

                  Un braccio teso verso il tuo viso,
                  caldo formicolio nello stringersi delicato di dita.
                  Accoglienti lacrime,
                  figlie inattese della gioia,
                  solcano le tue limpide iridi.
                  Insegnami a lenire la felicità di soffici pensieri.
                  Un inaspettato bacio raggiunge
                  le tue labbra dischiuse in sorriso,
                  un'inaspettata carezza, un inconfessato desiderio.
                  Chiudi gli occhi adesso, non per sognare,
                  ma per evitar di capire che fuori
                  il mondo non è ancora pronto per il vero amore.
                  Composta venerdì 10 dicembre 2010
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                    Scritta da: Dora
                    in Poesie (Poesie d'Autore)
                    Capitolo sesto
                    Parla il colpito
                    (opera di Rino Gaetano)

                    Un dì, nel cammino della speranza,
                    Mi soffermai per un rimprovero
                    Venutomi dalla pura ignoranza.

                    Mi ordinarono a limite di Omero
                    Ire coi fagotti della mia irante.
                    Io, che no sapea rifugio al sombrero,

                    Mi difesi come mai e usai il calmante.
                    Nel mio spirto poetico trovai nel core
                    Una rima d'offesa e come Dante

                    La inveii contro bruto l'inflittore.
                    Osai e dirolle come gettar la sabbia,
                    Ero il primo contro quel dottore

                    Che non rispettava che sua rabbia.
                    Non val mostrare la prepotenza,
                    Non suffice celar passato in gabbia,

                    Quando poi di intelletto è senza.
                    Ma lui di educazione è pressoché manco,
                    Or che già mostravansi fuori e a menza.
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