Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

La più bella storia d'amore

L'ultimo suono del tuo addio,
mi disse che non sapevo nulla
e che era giunto
il tempo necessario
di imparare i perché della materia.

Così, tra pietra e pietra
seppi che sommare è unire
e che sottrarre ci lascia
soli e vuoti.
Che i colori riflettono
l'ingenua volontà dell'occhio.

Che i solfeggi e i sol
implorano la fame dell'udito.
Che le strade e la polvere
sono la ragione dei passi.

Che la strada più breve
fra due punti
è il cerchio che li unisce
in un abbraccio sorpreso.

Che due più due
può essere un brano di Vivaldi.
Che i geni amabili
abitano le bottiglie del buon vino.

Con tutto questo già appreso
tornai a disfare l'eco del tuo addio
e al suo posto palpitante a scrivere
La Più Bella Storia d'Amore
ma, come dice l'adagio
non si finisce mai
di imparare e di dubitare.

E così, ancora una volta
tanto facilmente come nasce una rosa
o si morde la coda una stella fugace,
seppi che la mia opera era stata scritta
perché La Più Bella Storia d'Amore
è possibile solo
nella serena e inquietante
calligrafia dei tuoi occhi.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Ho sentito di un uomo
    che pronuncia le parole così splendidamente
    che se solo ne proferisce il nome
    le donne gli si concedono.

    Se io sono muto accanto al tuo corpo
    mentre il silenzio sboccia come tumore sulle nostre labbra
    è perché sento che un uomo sale le scale
    e si schiarisce la voce alla porta.
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Neve

      Manca poco al Natale
      e l'aria si appresta al giorno di festa
      la strada cosparsa di sale
      domani si aspetta la neve.
      Tra luci e colori
      la nostra città si veste di fiori
      di alberi e mille candele
      profumi di dolci e di antichi sapori.
      La gente s'incontra per via
      si stringe la mano, si bacia
      e và via in compagnia
      un gran desiderio... ma che vuoi che sia
      di nuovi propositi
      di voglie e speranze
      di chiaro futuro.
      C'è un uomo che vende castagne
      e gira... e gira la brace
      vorrei per questo Natale
      per tutti e per me... soltanto e finalmente... PACE.
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        Scritta da: Luca Dell'Omo
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Il vecchio e la vecchia stanno
        ad un passo di sedia nella sera
        con le mani quiete a nutrirsi
        del silenzio

        la casa, alle spalle, sembra
        un cane vecchio senza più voglie
        che dorme.

        Il vecchio e la vecchia non parlano,
        hanno detto già tutto
        l'uno all'altro.

        La sera è una cornice che li trattiene
        e loro in silenzio lo sanno

        e tutto questo gli basta.
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          Scritta da: Luca Dell'Omo
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Non domandarti cose o rose
          nel mattino, nel roseto:
          nel luogo della luce che t'invade
          dall'alto, dalle bianche
          vette dei nevai.

          Accoltelliamo la sera dovunque
          io e te! con lunghi baci avvelenati,
          lasciando appena la porta aperta
          al nostro tempo intriso di voglie.

          Com'è docile la vita segreta
          nei tiepidi viali di terra
          tra i fiori bianchi dei bianchi roseti.
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            Scritta da: Antonio Prencipe
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Il tempo si evolve

            Vedere morire l'amore è brutto
            ma vederlo violentare, abusare
            e poi lentamente morire
            alle soglie di quella finestra
            sporca, arrugginita, fredda, macchiata
            dal male di vivere di un'anima persa
            nei giacinti abbandonati, spogli
            è ancora peggio, fa male
            e non da scampo all'anima
            di rifugiarsi nella speranza.
            Come un fiume in piena
            il mio cuore scoppiò lontano
            anni luce dai miei occhi.
            Nei campi di grano coltivi speranze
            per noi mendicanti di libertà,
            nei campi lunari di noi sfortunati,
            torturi i pilastri di un'età
            violentata dall'evolversi dell'aurora,
            una fiaba, una novella
            questa storia deturpata
            dallo scorrere lento del tempo,
            fango, cristalli e amanti sorreggono
            la vita di chi l'amore
            perso ormai rincorre,
            sconosciuti rami di foglie predatrici
            scorrono veloci sul pavimento
            stuprato dai passi
            di chi la vita ha consumato,
            un'evuluzione, una giostra di
            colori uniformi è questa vita nostra,
            arrampicata negli occulti
            di lievi cactus appassiti
            dall'evolversi del tempo e del cielo
            nemici nostri.
            Composta mercoledì 15 dicembre 2010
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              in Poesie (Poesie d'Autore)
              È apparso qualche fiocco di neve biancheggiando nell'aria cenerina,
              improvvisamente si trova in pieno d'inverno,
              cominciano di imbiancarsi tetti, vicoli,
              sulle finestre scintillano fiori di gelo.
              Il vento follemente sibilla qua e là,
              si cheta e si risuscita
              e soffia inesorabile glaciale aria nelle lunghe notti, e si spande via nei villaggi, campi e selve estese per migliaia e migliaia di cammino,
              ammassa cumuli di neve,
              sembra onde di bianco mare.
              Approssima una notte speciale e le case si piena di luci
              dolcetti, doni, vischi fulgenti
              e attendiamo sereni una stella cometa,
              che illumina il cielo d'una storia antica, e
              di passione colmano
              i nostri cuori.
              E questa notte magica siamo tutti più buoni,
              - Non capisco veramente,
              perché per cosi breve tempo?
              mostrando di esserne
              capaci.
              Composta giovedì 16 dicembre 2010
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                Scritta da: Gaetano Toffali
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Quando muori è per sempre

                Quando muori è per sempre
                Checché ne dica il ricordo
                Leopardi ha versi vivi
                Ma occhi turisti al colle

                Rinascere consola il dolore
                Di morte non più lontana
                Ma rana o cavallo selvaggio
                Rinato non fa per me.

                Tutti crescono e poi spengono
                La speranza di un eternità
                E le rughe non spariscono
                Di crema che ti mentirà
                La certezza suona libera
                Dai legacci che inventiamo
                Per poter pietare a noi
                "Forse storia cambierà"

                Muoiono gli altri
                Il mio papà
                Io scrivo tristezza
                E banalità.
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