Poesie d'Autore


Scritta da: Phantastica
in Poesie (Poesie d'Autore)
Lo spiraglio dell'alba
respira con la tua bocca
in fondo alle vie vuote.

Luce grigia i tuoi occhi,
dolci gocce dell'alba
sulle colline scure.

Il tuo passo e il tuo fiato
come il vento dell'alba
sommergono le case.

La città rabbrividisce,
odorano le pietre
sei la vita, il risveglio.

Stella sperduta
nella luce dell'alba,
cigolio della brezza,
tepore, respiro
è finita la notte.

Sei la luce e il mattino.
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    Scritta da: Antonio Prencipe
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Due Anni

    Due notti, due vite, due amori
    non riesco ancora a dimenticare
    il sapore della tua innocenza
    che brutalmente ti è stata strappata via,
    violentata come un petalo di rosa
    gettato nel fuoco assassino
    di un dolore maledetto
    che la vita ti ha sottoposto.
    Due notti, due vite, due amori
    vorrei poter dimenticare
    le stanze chiuse, il gelo
    sulla mia pelle,
    il sangue gocciolare dalle mie mani,
    dai miei occhi, vederlo attraversare
    il mio destino era come morire
    in angolo paludoso
    corroso dalla ruggine e dal fango
    che come pioggia assaliva la mia vita.
    Due notti, due vite, due amori
    fa freddo,
    siamo soli in casa
    vino rosso e marlboro,
    tranquillità, amore,
    i nostri visi si riflettono nel fumo
    che tra i cieli costellati
    di stelle e mari massacrati
    dalla luce tiepida del tempo
    mascherano il respiro straziato
    di mille anime disperse,
    disprezzate perfino dai loro cuori.
    Due notti, due vite, due amori
    la clessidra sta per giungere al termine
    l'ultimo granello di sabbia
    cade lasciando un forte boato
    nelle mie orecchie stanche
    di ascoltare il rumore del mondo
    che senza pazienza si porta via
    anche il più scortese degli amanti,
    a piedi nudi attraverso il tempo,
    ritorno indietro di due anni,
    sono felice, fiero, innamorato,
    la luce del sole accarezza il mio
    corpo lasciandolo brillare
    come cristalli in un mare di lacrime,
    due anni fa donai il mio cuore,
    oggi ho deciso di regalare
    la mia anima al mare.
    Composta giovedì 9 dicembre 2010
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      Scritta da: Silvio Squillante
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Tra nuvole venate di buio...

      Tra nuvole venate di buio
      dipano gli incomprensibili schizzi del mio cuore.
      Ansioso è il muscolo scuoltore di sogni,
      unico e folle moto perpetuo
      di una ipocondriaca anima
      malata di carezze.
      Spossata, silenziosa ed esitante
      la mia mano si adagiò
      tra le tue, lesinando amore.
      Ho bisogno di qualcuno
      con cui camminare piano;
      qualcuno che mi manchi
      tanto da sentirlo nel silenzio;
      qualcuno che mi insegni a stupirmi
      proprio come un bambino.
      Composta domenica 5 dicembre 2010
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        Scritta da: Egizia Russo
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Senza Fine...

        No!... non è
        la nostalgia...
        a farmi scivolare
        nei ricordi...
        È l'attesa...
        che mi ubriaca
        nel rivederti...
        Cammino per
        le strade...
        cercando il tuo volto.
        Il tuo volto acceso
        dal sorriso
        felice... di chi... m'ama!
        D'improvviso...
        odo la tua voce...
        i tuoi passi
        avanzare dietro
        di me...
        No!... non sto
        sognando!
        Ti vedo! sei... qui!
        e tu... prendendomi
        le mani...
        mi sussurri...
        non so star lontano
        da te!
        Le ore son lunghe
        da passare...
        Il mio amore... per te...
        è senza fine!
        Composta venerdì 3 dicembre 2010
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          Scritta da: Widmer Valbonesi
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Il giardino delle viole

          Vagando alla ricerca di me stesso
          ho percorso i sentieri impervi dell'anima
          senza successo.
          Nel buio più profondo
          tra selve intricate di sconforto
          ai miei dubbi urlati
          rispondeva il rumore del silenzio.
          Raggiunsi allora un altro altrove
          il giardino terreno delle viole
          dove l'edera è sempre viva e verde
          anche in mezzo a cumuli di foglie morte.
          Come un serto di ciclamini rosa
          ecco il tuo sorriso nell'aurora
          svaniscono le nuvole nel sole
          ed io sono sereno
          di nuovo... dentro al mondo.
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            Scritta da: Antonino Gatto
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            La tua salvezza

            Triste invito ti ha fatto, una vita ingrata,
            tanto da spingerti così in basso,
            da non saper capire, la differenza,
            fra vivere o morire.

            Ti ha regalato emozioni,
            così dolci e care,
            per poi rubartele all'improvviso,
            e lasciarti solo col tuo dolore.

            E proprio il suo ricordo, del viso suo piccino
            svaniva con il vuoto, accanto a quel camino,
            ripensando al suo sorriso, che presto ti ha lasciato
            trafitto dal rimorso di ciò che non ti ha dato.

            Oggi per la prima volta, ripensando a quei momenti
            con un brivido che ti assale, li rivivi tutti quanti,
            quando per lasciarti andare, valutavi ad una ad una,
            quale arma utilizzare per dire basta alla tua sfortuna.

            Se scrivere una lettera, per farla ritrovare,
            lasciando il tuo saluto, per farti perdonare,
            oppure andare via, senza pensare a niente,
            restando indifferente, a tutta quella gente,

            chiudendo la tua porta, abbandonando la partita,
            lasciando con coraggio, la morsa fra le dita,
            rinunciando alle vittorie che ti ha offerto il tuo destino,
            per l'impazienza di aspettarle, rifugiandoti nel vino.

            Ma poi d'un tratto, tornando sui tuoi passi,
            voltasti pagina, lasciando a terra i sassi,
            che appesantivano il tuo orgoglio da leone,
            e ti portavano sul fondo di un burrone.

            Forse è per questo, pensando al tuo domani,
            che hai tolto il capio, con le tue stesse mani
            e ti sei fermato ad un passo dal destino,
            che avrebbe arrestato di colpo il tuo cammino.

            O forse è il suo sorriso, che ti ha salvato ancora,
            perché non era arrivata, ancora la tua ora,
            ed oggi come allora un brivido ti assale,
            mentre leggi queste parole che ti ha voluto dare,

            e credimi non importa
            se non lo saprà mai,
            perché quello che oggi conta,
            è che adesso tu lo sai!
            Composta mercoledì 1 dicembre 2010
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              Scritta da: Antonio Dati
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              È Natale

              È Natale!

              È Natale ogni volta
              che sorridi a un fratello
              e gli tendi la mano.
              È Natale ogni volta
              che rimani in silenzio
              per ascoltare l'altro.
              È Natale ogni volta
              che non accetti quei principi
              che relegano gli oppressi
              ai margini della società.
              È Natale ogni volta
              che speri con quelli che disperano
              nella povertà fisica e spirituale.
              È Natale ogni volta
              che riconosci con umiltà
              i tuoi limiti e la tua debolezza.
              È Natale ogni volta
              che permetti al Signore
              di rinascere per donarlo agli altri.
              Composta lunedì 20 dicembre 2010
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                Scritta da: Maurizio Fratacci
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Il regalo che vorrei

                Vorrei che tu mi regalassi una tua lacrima
                Cosicché io la possa conservare
                Come una goccia di diamante
                Così com'è che sgorga dalla tua anima
                come una pietra di grande valore
                tant'è che quel diamante è poco o niente
                rispetto a quanto vale veramente.
                Ed io...
                che dono potrei farti Principessa,
                per arrivare a te e far tuo pari,
                per far che la mia immagine riflessa
                rimanga impressa dentro i tuoi pensieri.
                Vorrei donarti un poco di allegria
                Che possa allontanarti un po' dal male,
                non so però se io sappia la via
                per far che questo dono sia regale.
                Allora il mio presente sarà questo...
                non devi avere un posto per tenerlo,
                non serve neanche forza ed è leggero
                ti do quello che sento... il mio Pensiero.
                Perché l'Amore, Dolce Altezza, quello vero,
                da che io abbia ragione di saperlo,
                è sempre stato più unico che raro.
                Composta giovedì 8 gennaio 2009
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