Poesie d'Autore


Scritta da: mor-joy
in Poesie (Poesie d'Autore)

Senza una data da ricordare

Senza una data da ricordare
né un luogo ben preciso da indicare
ecco che arriva la dimenticanza.

Silenziosa
come un morto che galleggia sul fiume,
lontana, ineluttabile
come può essere solo il destino:

come un'ampia zona buia,
o una scultura perfetta,
come una faccia senza lineamenti,
senza sguardo. È così che arriva.

Si crea una sera, all'improvviso,
lasciandoci stupefatti,
senza un'esclamazione, senza un grido.
Ci rendiamo conto semplicemente che è nata.

E ora mi chiedo:
in quale istante, fra i molti istanti,
in quale giorno, fra i molti giorni
tu mi hai dimenticato?
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    Scritta da: mor-joy
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Dal cassetto

    Volevo appenderla a un muro della stanza.

    Ma l'umidità del cassetto l'ha guastata.

    Non la metto in un quadro questa foto.

    Dovevo conservarla con più cura.

    Queste le labbra, questo il viso...
    ah, per un giorno solo, per un'ora
    solo tornasse quel passato.

    Non la metto in un quadro questa foto.

    Mi fa soffrire vederla così guasta.

    Del resto, se anche non fosse guasta,
    che fastidio badare a non tradirmi...
    una parola, o il tono della voce...
    se mai qualcuno mi chiedesse chi era.
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      Scritta da: mor-joy
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Rinascita

      Da anni più nessuno si è occupato del giardino.
      Eppure
      quest'anno – maggio, giugno – è rifiorito da solo,
      è divampato tutto fino all'inferriata – mille rose,
      mille garofani, mille gerani, mille piselli odorosi –
      viola, arancione, verde, rosso e giallo,
      colori... tanto che la donna uscì
      di nuovo
      a dare l'acqua col suo vecchio annaffiatoio
      di nuovo bella,
      serena, con una convinzione indefinibile.
      E il giardino
      la nascose fino alle spalle, l'abbracciò,
      la conquistò tutta;
      la sollevò tra le sue braccia. E allora, a mezzogiorno
      in punto, vedemmo
      il giardino e la donna con l'annaffiatoio
      ascendere al cielo
      e mentre guardavamo in alto, alcune gocce
      dell'annaffiatoio
      ci caddero dolcemente sulle guance, sul mento,
      sulle labbra.
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        Scritta da: Franco Mastroianni
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Una favola soltanto senza maghi e senza streghe
        senza mele senza fusi come spine senza principi e regine
        senza il vissero felici per poter trovare il fine.

        Una favola soltanto fatta di fatiche e affanni
        mentre il tempo ti rincorre per non farti scordar gli anni
        gioie sì... soddisfazioni
        senza perdere il momento
        ali grandi nella mente nel voler solcare il vento
        poi sconfitte... delusioni.

        Una favola una favola soltanto
        dove ognuno si racconta ma nessuno più lo ascolta
        senza avere più orizzonti
        solo un dire... ti ricordi quella volta.

        Una favola soltanto lastricata di confini.

        Il resto lo conoscevamo già... fin da bambini.
        Composta sabato 14 gennaio 2012
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          Scritta da: M. MANTA
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Il tempo del silenzio

          Passano gli anni chiusi
          negli affanni del tempo
          senza vergogna, senza attese,
          vuoti di speranze.
          Invano ti guardi intorno,
          invano cerchi una mano
          che ti sorregga, vecchio,
          chiuso sei nella tua canutaggine
          che ti abbandona su quella fredda panchina solitaria
          mentre incalza, intorno, la festa...
          Quante feste han passato
          i tuoi giorni quando il canto
          degli uccelli rallegrava,
          quando le piccole mani stringevi
          dei tuoi figli a proteggerli...
          Oggi nessuno stringe le tue raggrinzite mani
          consumate dagli anni,
          nessuno accanto a darti la gioia di un sorriso,
          oggi solo il tuo pianto
          e la tua infinita solitudine,
          accovacciato a riscaldarti al sole
          tiepido di un freddo mattino
          che ti ritrova solo,
          oggi il tempo del silenzio!
          Composta giovedì 5 gennaio 2012
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            Scritta da: Fiorella Cappelli
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Er Coraggio... Costa

            Troppo je Costa, adesso a'sto Schettino:
            invece d'avè a còre quela gente
            che nun poteva prenne er sarvaggente,
            perdeva tempo cor telefonino

            Boja destino: p'annà a fà n'inchino
            de quela nave nun ce resta gnente
            e lui che pare furbo e inteliggente
            fà: - stò in scialuppa, "mica m'ammutìno! -"

            A chi je dice: "caz zo, torni a bordo!"
            risponne che ce và, ma è'na bucia
            "Che fa, nun obbedisce?, oppure è sordo?"

            Pora Concordia, ha finito er viaggio
            De notte nun se vede più la scìa
            Ma er monno ha visto... st'atto de "coraggio!".
            Composta lunedì 16 gennaio 2012
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              Scritta da: Fiorella Cappelli
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Roma Spòsa

              La vedi? E''no schianto, è tutta bianca!
              Te rifai l'occhi, sei senza parole...
              Pare'na spòsa su un raggio de sole,
              peccato c'è'na cosa che je manca:

              è l'organizzazzione, messa in panca
              che ggioca'na partita a mezze sòle,
              qui c'è neve da facce le crapiòle
              e chi arimàne sur raccordo, arrànca

              Mò sò vent'anni che nun se vedeva
              'na nevicata a Roma de'sta spòrta
              nemmeno er sìnnaco ce lo sapeva...

              s'è congelata l'acqua à ogni cannella
              e a'stà città'na cianca je s'è storta...
              ma ammazzala però, sì quant'è bella!
              Composta sabato 4 febbraio 2012
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                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Sì, lo so, mio diletto

                Sì, lo so, mio diletto,
                nulla esiste se non il tuo amore:
                questa luce dorata
                che danza sulle foglie
                queste nubi pigre
                che navigano nel cielo
                questa brezza che passando
                lascia fresca la mia fronte.

                La luce del mattino
                ha inondato i miei occhi:
                questo è il tuo messaggio
                al mio cuore.
                Il tuo viso si è chinato su di me
                i tuoi occhi guardano nei miei
                e il mio cuore ha toccato i tuoi piedi.
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                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Luce, mia luce!

                  Luce, mia luce!
                  Luce che inondi la terra
                  luce che baci gli occhi
                  luce che addolcisce il cuore!

                  Amore mio, la luce danza
                  al centro della mia vita
                  la luce tocca le corde del mio amore.

                  Il cielo si spalanca
                  il vento soffia selvaggio
                  il riso passa sopra la terra.
                  Le farfalle dispiegano le loro ali
                  sul mare della luce.
                  Gigli e gelsomini sbocciano
                  sulla cresta delle sue onde.

                  Amore mio, la luce s'infrange
                  nell'oro delle nubi
                  e sparge gemme in gran copia.
                  Gioia e serenità si diffondono
                  di foglia in foglia senza limiti.
                  Il fiume del cielo
                  ha superato le sue sponde
                  e inonda di felicità la terra.
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                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Colui che il mio nome rinchiude

                    Colui che il mio nome rinchiude
                    piange in questa prigione.

                    Ho un gran da fare
                    a costruirmi intorno questo muro
                    e mentre il muro sale verso il cielo
                    giorno per giorno
                    me ne sto nella sua ombra scura
                    e perdo di vista il mio vero essere.

                    Sono fiero di questo grande muro
                    e lo ricopro per bene di polvere e sabbia
                    per paura che rimanga anche
                    il più piccolo spiraglio.

                    Per questa mia solerzia
                    non vedo più
                    chi veramente sono.
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