Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)
Un giorno scriverò una poesia che non rammenti l'aria né la notte;
Una poesia che ometta i nomi dei fiori, dove non ci siano né gelsomini né magnolie.
Un giorno scriverò una poesia senza uccelli né fontane,
una poesia che eviti il mare e che non guardi le stelle.
Un giorno scriverò una poesia che si limiti a passare le dita sulla tua pelle e che trasformi in parole il tuo sguardo.
Senza similitudini, senza metafore,
un giorno scriverò una poesia che profumi di te,
una poesia con il ritmo dei tuoi battiti, con l'intensità struggente del tuo abbraccio.
Un giorno ti scriverò una poesia, il canto della mia gioia.
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    Scritta da: Salvatore Orefice
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    O che bel tempo

    O che bel tempo che fu quel mio tempo
    Quando cucciola adorata curiosa 
    Mi guardavi con quell'aria smaniosa
    E divenivo per te passatempo

    Fu tiranno e veloce come lampo
    Il tuo essere ragazza, dolce, sposa 
    Ancora di piu donna generosa 
    E specialmente mamma nel contempo 

    Tu mi stringevi al petto sorridendo 
    Io taciturno accettavo l'amore 
    Confuso con te congiunto restavo

    Della tua bellezza quasi abusando
    Ascoltavo le emozioni del cuore
    Amala mi dicevano e io t'amavo.
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      Scritta da: Luca Zecca
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Rimembro ancor triste e passato

      Rimembro ancor triste e passato
      quel giorno che fu dannato;
      figlio di anni di scelte sbagliate,
      figlio del tempo e proposte rubate.

      Ahimè! Come tutto qui mi condusse?
      Al sentirmi inutile e schiavo
      delle altrui mosse, al non saper
      del domani che farne; mi distrusse
      e nel passar dei giorni mi rese scialbo.

      E quella voglia di ribellione
      senza tregua continua a crescere,
      quel desiderio di porre fine al soffrire
      di coloro che più non vedono soluzione.

      Il loro intento alla fine è riuscito,
      hanno posto fine a quello che era un mito,
      lavorare per vivere e non vivere per lavorare:
      oggi tutti schiavi pronti a farsi comandare.

      Mutui, leasing, revolving e prestiti personali,
      così da togliere il piacere del domani,
      così da avere tutti sempre a lavorare,
      per pagare ognuno le sue rate senza protestare.

      Loro, tonfi e fieri, con le loro diavolerie
      ci hanno incatenato, con le loro porcherie
      senza sforzi o fatiche ci hanno addomesticato.

      Ma come per tutti il loro cuore
      una paura nasconde, e cioè quella che
      gli uomini si liberino dell'oppressore;
      ancora, fortuna loro, non si sono resi
      conto non essere l'avvoltoio conquistatore,
      ma la sua carta a cui danno troppo valore.

      Nel tempo in cui l'uomo a virtù
      e non già più a carta il tempo
      e le energie tornerà a dare, non più
      ai draghi di Wall Street il futuro
      andrà, ma ad ogni uomo libero,
      e a ogni uomo che liberar si dovrà,
      così che la coltre, per tutti e per me,
      un po' meno grigia e spessa apparirà.
      Composta martedì 19 giugno 2012
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Nessuno tocchi questo amore

        Ignorino tutti la cautela del nostro cielo notturno
        e che il segreto sia l'aria gioiosa dei nostri placidi sospiri.
        Nessun estraneo venga a contaminare il tuo ed il mio sonno:
        qualsiasi visitatore viene a invadere il tiepido ambito da noi abitato;
        qui il tempo è acqua fresca in movimento,
        quasi sottile volo,
        e tutte le persone vivono molto lontano dal nostro giardino allucinato,
        fuori dal nostro giardino segreto.
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          Scritta da: Salvatore Orefice
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          I vecchietti del vico

          Passa l'inverno col freddo nel vico 
          Anche la pioggia che scroscia sui tetti 
          Cede ora il passo un ventoso nemico 
          Che da la tregua a dei soli vecchietti 

          Lasciati stivati dentro cassetti 
          Nei mesi più tosti nei mesi santi 
          Son mesi dal Signore benedetti 
          Sono salvi i vecchietti tutti quanti 

          Ora dovremmo agguantare i furfanti 
          Fargli pagare peccati con pene 
          Senza riverirli con bianchi guanti 
          Ma ripagarli dello stesso bene 

          Consiglio una pariglia di catene 
          Quest'è quel che penso questo vi dico 
          Chi fa tanto male lo si detiene 
          Ricordandogli i vecchietti nel vico.
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            Scritta da: Chiara Bassi
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            A te
            Rincorrendo emozioni labili come battiti d'ali
            ho conosciuto una drogata affamata della dose che crede ultima.
            Consumando attimi veloci come attese vuote
            ho parlato, pensato e penato inutilmente.
            Sezionando piccoli uomini come carne cruda
            ho donato amore rubando niente.
            E poi tu,
            e le leggi incoerenti del tempo
            hanno trovato improvvisamente il senso
            ed i sogni non più sogni
            hanno richiesto colori nuovi.
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              Scritta da: Chiara Bassi
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Fumo di sigaretta

              Respiri lenti affondano nell'estasi
              di uno sguardo dolce del presente che viene dal passato
              l'amore si tinge d'abbandono
              ed una nebbia di sensazioni offusca la luce fioca della nostra stanza.

              Il tempo ha leggi talmente incoerenti
              da tramutare un singolo istante
              nello scorrere fiducioso degli anni.

              Stai tessendo il mio futuro con le tue attenzioni
              ed io sarò la ninfa che inebrierà i tuoi pensieri
              di un canto incessante che ha rubato i suoi suoni alla natura
              ti proteggerò chiedendoti in cambio solo dell'ottimo miele
              l'alloro perderà così ogni suo significato di gloria
              e tu, Apollo, non dovrai mai mendicare un mio bacio.
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                Scritta da: Chiara Bassi
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                La vecchiaia come concezione estetica

                Cercare una vita la strada che conduce alla risposta più alta della nostra esistenza...
                (Cercare...)

                Raggiungere un equilibrio apparente basato sulle canoniche leggi di una società che fa della corruzione la propria forza...
                (Trovare...)

                Una lotta continua contro il trascorrere del tempo, in una vita ove le uniche rughe tollerate sono quelle che non si vedono...
                (Lottare...)

                Nelle austere leggi di una morale che nei millenni ha cambiato le sue forme per rimanere intatta in ogni suo contenuto, la pelle levigata di una donna ormai tramontata cela nuove forme...
                Perché invecchiare?
                Noi non sentiamo la stanchezza che ci percuote da millenni...
                Il nostro corpo non può rivelare il nostro essere...
                Il nostro corpo non deve rivelare il nostro essere...
                Perché invecchiare?
                Nell'era delle nuove tecnologie la cosmesi offre una giovinezza apparente, se te la puoi comprare...

                Ma per l'apparente giovinezza dell'uomo contemporaneo è valsa la morte degli antichi eroi?
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