Poesie d'Autore


Scritta da: Antonio Prencipe
in Poesie (Poesie d'Autore)

Quel "no" che la morte al posto tuo scrisse

Chissà se adesso inventi
la parte buona di me.

"Dimenticarti è impossibile."

Disse così il tramonto
passato per caso nella mia vita.

Se nella sabbia disegni ancora
la mia anima inventa un nuovo amore
anche per il mio corpo lasciato
su questa terra a tremare.

Quel no lasciato sulla mia pelle
ha lacerato l'aria che aspiravo
nell'attesa di un tuo respiro
sulle mie labbra stanche di aspettarti.

Quel no che tu non mi hai mai detto,
che non hai nemmeno mai pensato,
che ha modellato la mia fragilità
facendomi diventare forte come il cemento
e sensibile come una piuma caduta
da un cielo tenuto in catene.

"I tuoi occhi piangono anche quando
la tua bocca ride."

Così mi hai detto in un sogno
non troppo lontano.

Mi hai amato, odiato, sostenuto
e mai abbandonato perché anche se
fisicamente non ci sei più,
sento i tuoi sorrisi gridare nel vento,
le tue mani accarezzare il cuore
e il tuo amore reggere la mia stanca
e vigliacca voglia di vivere.

Amore mio...

Ti scrivo ancora dicendoti
che la tua morte non ha fatto altro
che rafforzare e rendere indelebile
l'amore che per te ho provato
e che mai lascerò andare via.

Sei Vita.

Sei il dolore più grande che ho dovuto
combattere, la forza di una lacrima
squartata da un raggio di sole.

Quel no che la morte al posto tuo
scrisse sulle pagine del mio destino.
Composta martedì 5 giugno 2012
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    Scritta da: Salvatore Orefice
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Solo un sogno

    Vedo il mare  di colori
    scintillare al tramonto
    Vedo fiumi zampillanti
    scendere sinuosi e lenti
    tra i declivi fino a valle

    Vedo praterie fiorite
    dove corro a piedi nudi
    Vedo sorrisi di bimbi
    affievolirsi nel buio
    Vedo bianca e repentina
    la nebbia innanzi alla porta
    posciugarmi del respiro  
    Un barlume di speranza
    ma la mia voce si smorza
    Vedo vicino i tuoi occhi
    fari accesi su di me  

    Mi sveglio dal brutto sogno
    che sia bello o che sia brutto
    preferisco risvegliarmi
    conil tuo tenero sguardo
    inabissato nel mio.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il Dio che cerco

      Il Dio che cerco
      ha la pelle nera
      gli occhi a mandorla.
      È un po' cristiano
      un po' musulmano.

      Abbraccia i gay
      tiene per mano le puttane.
      Gli angeli li lascia
      a mamma e papà.

      Il Dio che cerco
      accarezza la disperazione
      rende polvere il dolore.
      Toglie il sale alle lacrime
      semina un sorriso nell'animo.

      Siede a tavola con i barboni
      "violenta" i pedofili
      "uccide" gli assassini
      ferma le guerre
      dà da mangiare ai poveri.

      Il Dio che cerco
      che voglio
      che spero
      chissà se c'è.
      Composta domenica 25 marzo 2012
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        Scritta da: Salvatore Orefice
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Ancestrali ricordi

        Lentamente saliva
        lungo l'irto sentiero
        un mancato destriero
        tra la terra a sudar

        Sulla groppa la sporta
        nonno con la ronca
        la nonna con la conca
        tra quei colli a zappar

        Io ancora ragazzino
        procedevo d'avanti
        tempo di giorni pianti
        tra i lupini a giocar

        Il somaro restava
        con la corda legato
        in quel tempo passato
        tra le ombre aspettar

        La sera ritornava
        col suo grave fardello
        il mio amico e fratello
        tra le stelle a sostar.
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          Scritta da: Salvatore Orefice
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Eran lunghi i tuoi capelli

          Amore eran lunghi i tuoi capelli
          di fili castani  ramati al sole
          Accarezzati  nei dì tanto belli
          quando tra prati coglievi le viole

          quando nel blu volavan gli uccelli
          e si amava senza tante parole
          ora che i tempi non son piu quelli
          le candide viole  restano sole  

          per ridonare splendor alla vita
          aspettano ancora chi le raccoglie
          ricominciare una nuova partita  

          non voglio cadere come le foglie
          resto aggrappato alla cosa piu ambita
          vicino a te mia cara dolce moglie.
          Composta venerdì 1 giugno 2012
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Avvento

            Oh luna! Quanto aprile,
            e vasta e dolce l'aria!
            Tutto quello che persi
            tornerà con gli uccelli.

            Con gli uccelli che in coro
            intonano il risveglio
            Pigolando, e innocenti
            abitano la grazia.

            È vicina la luna,
            quieta nell'aria nostra.
            Quello che fui mi aspetta
            di là dai miei pensieri.

            Canterà l'usignolo
            sulla cupola d'ansia.
            Rosseggiare di nubi
            per il cielo dei venti!

            Ma è smarrito quel tempo,
            l'ho perduto? La mano
            comanda, dio leggero,
            una luna senz'anno.
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