Poesie d'Autore


Scritta da: Jack Newhouse
in Poesie (Poesie d'Autore)

Corri

Potessi sognare di nuovo ad occhi aperti
vorrei tornare indietro, a quei tempi
cancellando così rimpianti
ricominciando a guardare avanti

ho imparato adesso a non giudicare
ho smesso da poco di presumere, immaginare
solo adesso do importanza alla gente cominciando ad ascoltare
ma vita mia, dimmi, indietro non posso tornare?

e tu? ora che non sei più qui, cosa ci fai di nuovo qui?
Dici come sto... bene! Perché, non si vede?
Devo solo rimettere in ordine le cose

e forse adesso vado a correre
non so dove, né come, né con chi
una cosa è certa: ho voglia matta di correre.
Composta sabato 4 agosto 2012
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    Scritta da: Egizia Russo
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Io il tuo pastore!

    Un angelo oggi ha preso la tua mano
    dicendoti: Sono il tuo pastore!
    Colui che ti guida, affinché
    la tua anima trovi luce!
    Guarda il tuo corpo?
    Guarda intorno a te?
    chi ti ha amato è chi t'ama!
    L'amore non smette mai
    di sorprenderci...
    Qualsiasi cosa che tu abbia fatto
    sulla terra
    ti sarà donato dall'Alto!
    Ogni dono da lui dato
    ritorna a se...
    Tu... sei stato scelto da DIO!
    Composta sabato 4 agosto 2012
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      Scritta da: Erika Baini
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Luce di ottobre

      L'estate fatica a morire
      e anch'io. E tu,
      luce che ti nascondi
      in tutti gli angoli di casa,
      braccata dalla paura del buio,
      a che ti serve cercarmi?
      Ti rivesti di me,
      nei colori della camicia,
      dei miei capelli, della barba,
      ma non sono uno che rimane,
      vado anch'io dove vai tu.
      M'invadi ormai, sei luce mentale,
      i colori non ti hanno salvato,
      dormiremo insieme,
      altro non posso
      che chiudere gli occhi con te.
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        Scritta da: Antonino Ea
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Xxx

        Datemi un bosco,
        una notte senza grilli,
        Un Gelso delle radici secolari che sdracare sia la sfida
        perché l'amore un tempo fu un espianto,
        muscoli offerti a trafficanti d'organi polacchi
        o forse svizzeri, non ricordo.

        Dentro le notti insolenti
        in due viaggiavamo sopra una vespa nella boscaglia
        che costeggiava l'argine
        a fari spenti come temerari infanti
        che si sollazzavano con prove di forza sentimentale.
        Fu caro il prezzo all'oste e amaro ogni boccone.
        Foglie d'ulivo che ingoiavo
        o sotto la lingua trattenevo pur di non sentire
        l'aspro tuo saluto,
        bacio sulla fronte a quella principessa
        che fottevi con grazia divina concessati in uso.
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          Scritta da: Antonino Ea
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Senza futuro

          Suggestivo,
          un riflesso senza precedenti.
          Uno specchio infranto mi seziona in parti disuguali.
          E la mia faccia è una goccia sospesa,
          uno strano connubio di espressioni che non necessitano di bocche come ventose
          né occhi pieni di buio e notte.
          Sguardi... glaciali che scavano distanze
          che guardano la vita dalle orbite di un teschio.
          Non siamo mai stati niente insieme,
          non eravamo neanche briciole di storia.
          Parole nell'aria che spiegavano le ali,
          s'aprivono insolenti per catturare le correnti ascensionali
          di questo nostro giro di promesse
          che scrivevamo sulle vertebre già infrante
          dell'indegno complice di sua maestà l'Amore.
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            Scritta da: Maria De Benedictis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Notte di fortuna

            Il fato guarda intorno divertito
            spiaggie, strade e terrazze
            tutti col naso appuntito.

            Con leggerezza ascolta
            desideri, pensieri , sogni
            ed ogni richiesta stolta.

            Dalla sua finestra cerca e scorge
            una mamma che una nenia intona
            e in un telo il suo bimbo avvolge.

            Poi vede due innamorati,
            si promettono amore eterno
            e se ne stanno stretti stretti abbracciati.

            Un uomo nel triste letto di un ospedale
            prega nel miracolo:
            poter guarire dal suo male.

            Il naso all'insù per loro non servirà
            il fato le richieste del cuore ha ascoltato,
            le sue comete dorate non sprecherà!
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Semi di basilico

              Morirò. Prima o poi.

              Avrò cura di non lamentarmi
              sarò docile con gli eventi,
              preparerò con cura il mio
              trapasso e accetterò l'inevitabile.

              Ma tu, sii gentile, trova
              per me, un posto accogliente.

              Scegli un angolo con vista,
              uno spicchio di giardino al sole
              dove a marzo fioriscano le viole
              e le rose a maggio profumino:
              fai di me concime per fiori.

              Prepara la mia casa,
              fa' che la terra sia gentile,
              che mi scaldi d'inverno e
              m'ombreggi d'estate,
              fà che di notte, io senta
              le cicale d'agosto e a
              marzo i gatti in amore.

              E poi, in inverno, la neve
              come una trina preziosa
              ricopra e nasconda i miei peccati,
              e d'un bianco spolverar
              di zucchero nutra in silenzio, tra
              lucertole e vermi in letargo,
              il ricordo e un piccolissimo
              rimpianto... ma piccolo...

              come un seme di basilico.
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                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Un balzo di cerbiatta

                Sara lunghe trecce occhi verdi di gatta
                Ci tenevamo strette saltando quel fosso
                con lunghi, agili balzi.
                Si parlava sommesso e l'aria odorava
                di giunco e ginestra, terra fresca e foglie
                di verde castagno. Si arrivava al podere
                e l'aria sapeva di vino e sudore.
                Mamma non voleva vedermi con Sara
                Si diceva in paese che sua madre beveva
                e gli uomini andavan su e giù dal sentiero
                odoroso di giunco e ginestra
                mentre lei li chiamava con voce sguaiata
                gridando affacciata all'angusta finestra.
                Sara lunghe trecce occhi verdi di gatta.
                Fu lei a svelarmi la storia segreta
                "Lo sai come nascono i bimbi?"
                Ascoltavo curiosa, confusa, stupita, delusa...
                Per lei non c'era una storia segreta
                sapeva, spiava, sentiva, tremava.
                Sara lunghe trecce occhi verdi di gatta
                troppo in fretta, da sola
                passasti quel fosso
                con agile balzo di cerbiatta.
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                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  La guida

                  Io non mi perderò finché ti ascolto
                  nel vento che mi porta la tua voce,
                  nascosta come il battito di un cuore.
                  Grazie per tutto quello che non vedo,
                  per quello che non ho e che non mi manca,
                  e anonimo tra anonimi ripeto
                  i gesti malinconici e tranquilli
                  di un giorno di lavoro che finisce.
                  Guardami adesso, ho le tue stesse mani
                  dannate a macinare pietra e sale,
                  e con la pietra e il sale nella gola
                  canto le tue parole nel tuo nome:
                  in questo ancora sappimi tuo figlio,
                  e non mi perderò finché mi ascolti.
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