Poesie d'Autore


Scritta da: Gabriella Stigliano
in Poesie (Poesie d'Autore)

Non mi accorsi del momento

Non mi accorsi del momento in cui varcai
per la prima volta la soglia
di questa vita
Quale fu la potenza che mi schiuse
in questo vasto mistero
come sboccia un fiore
in una foresta a mezzanotte?
Quando al mattino guardai la luce,
subito sentii che non ero
uno straniero in questo mondo,
che l'inscrutabile, senza nome e forma
mi aveva preso tra le sue braccia
sotto l'aspetto di mia madre.
Così, nella morte, lo stesso sconosciuto
m'apparirà come sempre a me noto.
e poiché amo questa vita
so che amerò anche in morte.
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    Scritta da: Ludovico Criacci
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Accanto a te

    Voglio viverti accanto
    ustionarmi al calore delle parole
    proferite dalla tua bocca
    per sciogliere il gelo dell'impaccio
    che nasce dall'incertezza di sapere se
    mi ami e quanto.
    Concedimi di viverti accanto
    e non all'ombra del tuo sole
    dove nasce e vegeta il
    muschio dell'indifferenza.
    Composta domenica 11 agosto 2013
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      Scritta da: Gabriella Stigliano
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Vita

      Non so
      cosa vogliono da me questi alberi
      questi vecchi angoli di strada
      da essere così miei solo guardandoli un istante.

      Ah! Se mi chiederanno documenti là dall'Altro Lato,
      estinte le altre memorie,
      potrò mostrare i fogli sparsi di un album di immagini:

      qui una pietra levigata, lì un cavallo immobile
      o
      una
      nuvola smarrita
      smarrita.

      Mio Dio, che modo strano di raccontare una vita!
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        Scritta da: Luis Lopez
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Un tramonto sul mondo dei ricordi

        Distratto scese l'oblio
        come un tramonto sul mondo dei ricordi.

        misi la fiamma su una torcia galleggiante
        e ti ho osservata mentre la corrente del fiume
        all'orizzonte dissolveva la tua luce.

        Voltai le spalle al tuo ricordo, chiamando abitudine
        ciò che in quei giorni rese insonni le mie notti

        ho amato e odiato dai meandri del mio essere
        al punto da non riuscire a convivere con la mia sobrietà
        quando ho dovuto fare a meno di te.

        Sei stata perfetta perfino a farmi male.

        Il tempo sistema ogni cosa dicono.
        su di te però, nessuna condizione è mai stata scritta nel firmamento.

        Il mio percorso continua in sentieri avvolti da stagioni
        portandomi in luoghi ai quali non sarei mai arrivato
        se ci fossi ancora tu nei miei risvegli.

        Certe notti ti impossessi dei miei sogni
        lasciandomi estasiato dal tuo sorriso che sorge cristallino
        e il mio animo resta incredulo nel realizzare
        che ho ancora da imparare da ciò che siamo stati.

        Quegli anni risplendono oggi
        come la luce di una stella
        che percorre lo spazio infinito
        e rende sublime il buio del cielo
        dove resta in eterno.
        Composta giovedì 8 agosto 2013
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          Scritta da: circe
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          HOME

          Arundhati Subramaniam
          Dammi una casa
          che non sia mia,
          dove possa entrare e uscire dalle stanze
          senza lasciar traccia,
          senza mai preoccuparmi dell'idraulico,
          del colore delle tende,
          della cacofonia dei libri vicino al letto.

          Una casa leggera da indossare,
          in cui le stanze non siano intasate
          delle conversazioni di ieri,
          dove l'ego non si gonfia
          a riempire gli interstizi.

          Una casa come questo corpo,
          così aliena quando provo a farne parte,
          così ospitale
          quando decido che sono solo in visita.

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          In lingua originale:

          HOME

          Give me a home
          that isn't mine,
          where I can sleep in and out of the rooms
          without a trace,
          never worrying about the plumbing,
          the colour of the curtains,
          the cacophony of books by the bedside.

          A home that I can wear lightly,
          where the rooms aren't clogged
          with yesterday's conversations,
          where the self doesen't bloat
          to fill in the crevices.

          A home, like this body,
          so alien when I try to belong,
          so hospitable
          when I decide I'm just visiting.
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            Scritta da: Giancarlo Cerbo
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Noi siamo ancora...

            Avere paura dei minuti
            mentre si è comodamente
            su un divano seduti.

            Osservare, attraverso l'immaginazione,
            dettagli invisibili,
            si posa lo sguardo
            su foto di ieri.

            Dopo un leggero sussulto
            distolgo ansimante lo
            sguardo che si posa
            al triste futuro.

            Figura essenziale è
            lo specchio mediatore,
            dove l'amore incalza
            di una timida ragazza.
            Composta mercoledì 3 luglio 2013
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              Scritta da: Ludovico Criacci
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Amarsi come in un film

              Com'è bello far l'amore con te
              sai sempre essere diversa, mai monotona!
              La settimana scorsa mi hai detto:
              "Voglio farlo come lo farebbe Sharone Stone".
              Ti sei messa davanti e hai accavallato le gambe,
              Ovviamente sotto il vestito
              non avevi niente,
              non potevi certo modificare la scena.
              Sapessi com'è stato bello!
              Ieri l'altro mi hai detto: "Voglio farlo come Demi Moore".
              Hai cominciato ad accarezzarmi prima il viso,
              poi il petto,
              lavorandolo come fosse argilla.
              Toccandomi così non ho potuto resistere,
              sei stata meravigliosa!
              Oggi invece ti sei superata, mi hai detto:
              "Mi piacerebbe essere Kristin Scott Thomas
              ne il Paziente inglese".
              Impazientemente schiacciandoti contro il mobile
              ti sei sbottonata la camicetta e alzato la gonna
              mentre uno strano sorriso convulso
              ti contraeva il volto. Il tuo sguardo mi ha trapassato
              il cuore. Sei stata magnifica!
              Ti prego tesoro, domani vorrei essere
              Kevin Costner in "Revenge".
              Dai, rivediamoci il film.
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