Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Vecchio?

In agosto avrò 73 anni,
quasi ora di fare le valigie
per un salto nel vuoto
ma due cose
mi trattengono:
non ho ancora scritto
abbastanza poesie
e poi il vecchio
che abita nella casa
di fianco alla mia.
Vivo e vegeto,
a 96 anni.
Picchia sulla finestra
col bastone
e manda baci
a mia moglie.
Capisce tutto,
schiena dritta,
passo svelto,
guarda troppa tivù
ma noi
allora?
Ogni tanto vado a trovarlo,
ciacola
ma non dice cazzate,
tende a ripetersi
un poco
ma vale quasi la pena
di riascoltarlo.
Ero da lui
un giorno e ha detto:
"sai, presto
tirerò le cuoia..."
"mah," ho detto io, "non ne sono
così sicuro..."
"Io sì," ha detto,
"perciò, che ne diresti
di fare un cambio con casa mia?"
"Certo la tua è carina."
"ma non so se puoi darmi
quello che voglio in cambio..."
"Dipende, mettimi alla prova."
"Bè," ha detto, "vorrei un nuovo
paio di testicoli."
Quando morirà il vicino
sarà difficile riempire
il gran vuoto che lascia.
Mi sono
spiegato?
Composta mercoledì 25 settembre 2013
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    Auto-invitati

    E va bene, mettimi le mutande al contrario, telefona in Cina,
    fai volar via gli uccelli,
    compra un quadro di una colomba rossa e ricordati
    di Herbert Hoover.
    Quel che cerco di dire è che 6 delle ultime
    8 sere abbiamo avuto ospiti, tutti auto-invitati,
    e come dice mia moglie: "non vogliamo farli restar male".
    Sicché ci sediamo e li ascoltiamo, certuni famosi
    e certuni mica tanto, certuni piuttosto svegli
    e divertenti, certuni mica tanto
    ma finisce tutto in chiacchiera, chiacchiera, chiacchiera,
    parole, parole, parole, un garbato mulinello di suoni
    che rivela innanzitutto solitudine: in un modo o nell'altro
    chiedono tutti di essere accettati,
    di essere ascoltati, e ciò è comprensibile,
    ma io sono uno di quelli che preferirebbe
    starsene tranquillo a casa con la moglie e i suoi 6 gatti
    (o di sopra da solo a fare niente).
    L'impressione è che sia un egoista
    e mi senta sminuito dalla gente
    ma non ho l'impressione che loro
    si sentano vuoti, ho l'impressione
    che li diletti il movimento
    delle loro bocche.
    E quando se ne vanno quasi tutti accennano
    a un'altra visitina.
    Mia moglie è carina, li saluta con calore,
    ha un cuore d'oro, così d'oro che quando, che so,
    andiamo al ristorante e scegliamo un tavolo
    lei prende il posto da cui si può "veder la gente"
    e io quello da cui non è possibile.
    D'accordo, sono un figlio del demonio;
    l'intera umanità mi annoia e no, non è
    paura, sebbene qualcosa in loro mi spaventi,
    e non è invidia perché non voglio nulla
    di ciò che loro vogliono, è solo che
    in tutte quelle ore di
    parole parole parole
    non sento niente di davvero buono coraggioso o nobile,
    e che valga un briciolo del tempo in cui mi hanno impallinato
    le cervella.
    Te lo ricordi quando avevi l'abitudine di buttarli fuori
    dalla porta invece di fargli scaricar le batterie
    sui tuoi divani,
    quei tipi malinconici sempre a caccia di compagnia,
    e ti vergogni di te stesso per esserti arreso
    alle loro insane fesserie
    ma altrimenti tua moglie direbbe:
    "pensi di essere forse l'unico essere umano
    sulla terra?"
    Vedete, ecco come il diavolo
    mi acchiappa.
    Perciò io ascolto e loro si sentiranno
    realizzati.
    Composta mercoledì 25 settembre 2013
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      Rimpatriata

      Il gatto m'ha spruzzato
      il computer
      e lo ha messo
      ko.

      Così rieccomi
      alla mia vecchia
      macchina da scrivere.
      È più
      resistente.
      Sopporta
      piscio di gatto,
      birra vino
      rovesciati,
      cenere di sigaro
      e sigaretta,
      praticamente ogni cazzo
      di cosa.
      Mi ricorda
      me stesso.
      Bentornata
      vecchia mia,
      dal vecchio
      tuo.
      Composta mercoledì 25 settembre 2013
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Aspetta, e ti troverà

        Una giornata alle corse,
        seguita da un tuffo
        in piscina,
        seguito da 5 minuti
        nella sauna,
        seguita da una doccia,
        seguita dalla lettura della posta
        (non molto interessante)
        poi la mogliettina
        racconta qualcosa della sua
        giornata,
        i miei sette gatti mi accolgono
        uno alla volta
        e la serata
        comincia.
        Dal puro inferno a questo.
        Riuscirò a sopportarlo?
        Ci riuscireste voi?
        Ma non preoccupatevi,
        l'inferno tornerà,
        rinvigorito,
        mi troverà
        di nuovo
        più vecchio, più grasso
        e io ti farò rapporto,
        caro lettore,
        nello stile a cui
        ti sei
        abituato.
        Composta mercoledì 25 settembre 2013
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          Posta

          La posta aumenta.
          lettere su lettere per dirmi
          che grande scrittore
          che sono,
          e poesie, romanzi, novelle,
          racconti, ritratti.
          qualcuno chiede solo un autografo,
          un disegno, una parola.
          altri propongono una corrispondenza
          permanente.
          io leggo tutto, butto tutto,
          faccio i miei
          affari.
          so bene che nessuno è
          un "grande" scrittore.
          può esserlo
          stato,
          ma scrivere è un'impresa
          che ricomincia da capo
          ogni volta
          e tutti gli elogi,
          i sigari, le bottiglie
          di vino inviate
          in tuo onore
          non garantiscono
          come sarà la riga successiva,
          e soltanto quella conta,
          il passato è
          inutile,
          siede sulle ginocchia
          degli dei
          mentre i secoli
          svaniscono
          nel loro marcio
          celere
          sfarzo.
          Composta mercoledì 25 settembre 2013
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            I fiori morti di me stesso

            Tori bulleggiano in gloria di girandole,
            missili tramortiscono i cieli,
            ma io non so
            proprio che cosa fare
            dei fiori morti
            di me stesso,
            se buttarli via
            fuori dal vaso
            oppure
            schiaffarli in mezzo a queste
            pagine bianche
            e andare avanti:
            massì, tutto il dolore si riduce
            a cruda morte
            e finalmente si smette di piangere.
            grazie al dio
            che lo ha
            fatto.
            Composta mercoledì 25 settembre 2013
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              Le ragazze

              Contemplo
              lo stesso
              paralume
              da
              5 anni
              e s'è coperto
              d'una polvere da scapolo,
              e
              le ragazze che entrano qui
              sono troppo
              indaffarate
              per pulirlo.

              Ma io non ci bado,
              anch'io sono stato troppo
              indaffarato
              per accorgermi
              finora.

              Che la luce
              balugina
              fioca
              dietro questi
              5 anni
              di vita.
              Composta mercoledì 25 settembre 2013
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                Le ossa di mio zio

                Le ossa di mio Zio
                montavano una moto ad Arcadia
                e violentarono una casalinga
                dentro un garage
                pieno di tubi e rastrelli,
                le ossa di mio Zio
                si lasciarono dietro
                1. un vaso di burro d'arachidi
                e
                2. due bambine chiamate
                Katherine &
                Betsy e
                3. una moglie stracciata che piangeva
                continuamente.
                Le ossa di mio Zio
                scommettevano anche
                sui cavalli
                e
                fabbricavano moneta falsa -
                per lo più nichelini, e l'F. B. I. lo ricercava
                per qualcosa di più grave
                anche se da allora
                ho dimenticato cosa fosse.
                Le ossa di mio Zio tirate per il lungo
                sembravano troppo corte
                e guardate
                mentre venivano verso di te
                si curvavano come archi
                sotto le ginocchia.

                Le ossa di mio Zio
                fumavano e bestemmiavano
                e sono state sepolte
                dove si seppelliscono le ossa
                che non hanno
                quattrini.
                Quasi quasi scordavo di dirvi:
                le sue ossa si chiamavano - John -
                e
                avevano occhi verdi
                che non
                durarono.
                Composta mercoledì 25 settembre 2013
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                  Una minaccia alla mia immortalità

                  Si spogliò davanti a me
                  con la figa dall'altra parte
                  mentre io stavo a letto con la bottiglia
                  di birra.

                  Cos'è quella verruca che hai
                  sul culo? Chiesi.

                  Non è una verruca, disse lei,
                  è un neo, una specie
                  di voglia.

                  Quel coso mi spaventa, dissi,
                  lasciamo
                  stare.

                  Scesi dal letto
                  e andai nell'altra stanza
                  e mi sedetti sulla sedia a dondolo
                  e mi dondolai.

                  Mi raggiunse dì un po',
                  vecchia scoreggia. Sei pieno di verruche e cicatrici
                  e bitorzoli d'ogni genere
                  dappertutto. Credo proprio che tu sia il vecchio
                  più brutto
                  che abbia mai visto.

                  Lascia perdere, dissi, dimmi qualcosa di più
                  di quel neo
                  che hai sul culo.

                  Lei andò nell'altra stanza
                  si vestì e poi mi passò davanti
                  sbattè l'uscio
                  e
                  sparì.

                  E pensare
                  che aveva anche letto
                  tutti i miei libri di poesie.

                  Spero solo che non dica a nessuno
                  che non sono stato
                  carino.
                  Composta mercoledì 25 settembre 2013
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