Una minaccia alla mia immortalità

Si spogliò davanti a me
con la figa dall'altra parte
mentre io stavo a letto con la bottiglia
di birra.

Cos'è quella verruca che hai
sul culo? Chiesi.

Non è una verruca, disse lei,
è un neo, una specie
di voglia.

Quel coso mi spaventa, dissi,
lasciamo
stare.

Scesi dal letto
e andai nell'altra stanza
e mi sedetti sulla sedia a dondolo
e mi dondolai.

Mi raggiunse dì un po',
vecchia scoreggia. Sei pieno di verruche e cicatrici
e bitorzoli d'ogni genere
dappertutto. Credo proprio che tu sia il vecchio
più brutto
che abbia mai visto.

Lascia perdere, dissi, dimmi qualcosa di più
di quel neo
che hai sul culo.

Lei andò nell'altra stanza
si vestì e poi mi passò davanti
sbattè l'uscio
e
sparì.

E pensare
che aveva anche letto
tutti i miei libri di poesie.

Spero solo che non dica a nessuno
che non sono stato
carino.
Composta mercoledì 25 settembre 2013

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