Poesie d'Autore


Scritta da: Dora Barzaghi
in Poesie (Poesie d'Autore)

L'atrocità

Il sole batte forte
Anche il mio cuore
Il caldo affanna
Arranca la mente

Odo una campana
Esplode nella testa
Odo un lamento
Proviene dalle mie membra

Sono uno spirito distrutto
Strappato dal suo corpo
Lasciato animato
dal suo unico ricordo

Guardo i miei occhi
non hanno emozioni
cosparso del rosso
dei troppi dolori.
Composta domenica 13 febbraio 2011
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    Scritta da: Angela MORI
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Lui nel vento (io l'aspetto)

    Lo vidi,
    Seduta, non molto distante,
    Era alto e lasciava librarsi la camicia,
    Slacciata contro il vento.
    Braccia larghe all'orizzonte,
    Sembrava ingoiasse nuvole,
    E fiatasse l'infinito;
    Il mare sotto di lui,
    Che su una rupe stava in piedi,
    Era scuro ma non aggressivo,
    Temibile ma non orribile.
    Aguzzai la vista e i suoi capelli,
    Sembravano petali arrendevoli,
    E sottomessi alla brezza.
    Rideva e blaterava,
    Parole che non comprendevo,
    A un tratto cantava,
    E venerava il cielo.
    Era bello, bello davvero,
    Una visione colma di letizia,
    In quello spazio solitario,
    Straordinario e pacifico,
    Anche il sole sembrava,
    Tramontasse calmo per ammirarlo.
    Pareva un angelo,
    Appena caduto sulla terra,
    O fenice da spoglie risorta;
    Sembrava quasi fosse partorito dal mare,
    E fosse l'anima del sole.
    Pativo il cuore esplodere nel petto,
    Credei d'innamorarmi per un istante,
    Di quel folle che stornellava al vento.
    Si voltò di scatto,
    Udendo i miei passi sui sassi,
    Gli andai incontro,
    Felice e controvento.
    Pochi varchi ancora,
    E avrei inteso l'eterno,
    Abbracciato il sole,
    E lambito Apollo,
    Che instancabile,
    Cantava al vento.
    Spasimava anche lui,
    Ne ero sicura,
    Avrebbe stretto una donna,
    Che per lui aveva proceduto nel vento.
    Mentre il mare sotto di noi,
    Frastagliava ora più violento.
    Mi sorrise per un secondo,
    Notai stille sul viso splendido,
    E pensai fossero di gioia.
    Un fuggevole sguardo,
    Pochi passi appena,
    E lo vidi alzarsi in volo;
    Sembrava energico come falco,
    Soave come cigno,
    Chiaro come gabbiano,
    Mentre rasentava le onde rapidamente,
    Tra bagliori e cerchi d'oro e d'argento,
    Accompagnato dal vento.
    Tra le acque lui, sta adesso,
    E tra un po' verrà ad amarmi,
    Ghindato di bronzo e di brillanti.
    Salirà innalzato dalle acque,
    A mani stese verso me, nel vento.
    Sono qui che aspetto,
    Da assai anni dicono i passanti,
    O forse più ma non cosa importa?
    Il mio amore che nel vento canta,
    Da un flutto uscirà contento.
    Io l'aspetto, seduta qui su la riva,
    E non la smetto.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Festoso andirivieni

      Natale si spande
      sui vetri delle finestre
      coi bigliettini accesi
      di parole...
      Le vie del centro inseguono
      disegni di luci,
      partono dal duomo
      corrono,
      ciascun motivo uguale
      lungo l'itinerario,
      di tanto in tanto
      un mendico seduto
      su lastrico gelato
      tende la mano
      fuori dagli stracci
      ai passi indifferenti,
      musica pacata di Natale
      sfiora la pelle,
      rivive il tempo della mangiatoia
      di Betlemme
      il mercatino acceso,
      le bancarelle sembrano presepi
      colmi di doni.
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