Poesie d'Autore


Scritta da: Mariella Buscemi
in Poesie (Poesie d'Autore)
Esco - da me - come magma.
Incandescente,
con la scintilla distorta
e la fiamma tremula.
Fluisco su pietra lavica,
lì,
dove pulso più forte,
ritmicamente,
aritmia.
Come l'Etna che parla di notte,
inquieta.
Scosse scuotono.
Ti ho negli occhi,
fuoco,
quando bruci l'acqua
e spira vento per ingrandirti,
che è forza, ira ed altri mali
che mi pervadono,
mi montano dentro
con le eruzioni
a modificarmi di continuo
zolle e placche umorali.
Inginòcchiati alle mie pendici
a sentirmi tremare prima del boato,
ché esplodo,
scoppio,
incenerisco.
Fucina d'Efesto
a domare il mio stesso demone.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Non che il mondo sia più sicuro –
    eppure, nell'oscurità, ti addormenti al mio fianco, e quando
    ti desti la giornata inizia con
    te; stupita e irrequieta,
    come un primo mattino.
    Fare colazione o l'amore.
    Pronta al riso,
    alla discussione e alla sorpresa.
    Non è che il mondo sia più sicuro.
    Solo questo –
    c'è che amo il tuo sorriso.
    Composta sabato 2 novembre 2013
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Notte celeste

      Notte celeste placida
      di tremule fiammelle,
      notte celeste grande
      notte di mille stelle.

      Reggi lo sguardo timido
      piccolo uomo, affonda,
      con l'infimo centimetro
      nel spazio che t'inonda,

      cogli all'immenso un alitto
      di silenzio e di ardore,
      china la mente audace
      sazia di quiete il cuore.
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        Scritta da: Gianni Marcantoni
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Costellazione

        Io sono sotto il segno della costellazione d'autunno
        e perciò amo i frutti e detesto i fiori
        i baci che do li rimpiango uno per uno
        noce bacchiato che dice al vento i suoi dolori

        mio eterno autunno mia stagione mentale
        mani d'antichi amanti costellano il tuo suolo
        una sposa mi segue è la mia ombra fatale
        le colombe stasera spiccano l'ultimo volo.
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          Scritta da: Mariella Buscemi
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Mi ritrovo nel pensiero, a sentirmi con la mente.
          - In utero -
          Parte di divino che si manifesta. Interno.
          Estremo miracolo.
          Virtuosismo della carne.
          Slancio di vita che mi scoppia dentro.
          Fusione.
          Simbiosi.
          Inarco la schiena e protendo i seni.
          Il liquido amniotico arcaico che mi contiene
          e lega le sensazioni
          dal respiro ai polpastrelli.
          Da gheriglio molle a guscio duro.
          Da bambina a donna.
          Riconquisto la percezione dentro alla mia ipnosi.
          Osmosi.
          Crasi che abbandona ogni antitesi.
          Sintesi evoluta in una spirale aperta.
          Chiasmo tra vita e morte.
          Parto parossistico che mi unisce al mondo
          con un peccato originale,
          ma senza colpe.
          Il mio bianco dentro al nero della vita.
          La mia luce che fende l'oscurità con il vagito primitivo.
          Mi riscopro partorita,
          venuta al mondo
          e mai mi ricordo più nuda,
          bianca.
          Tossisco.
          Chè dentro, annaspavo meno.
          Riconquista della mia essenza pura.
          Regressione.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Una poesia dei monti

            L'aria sospesa alle pendici
            vive il sacro dominio della vetta
            che si scontra col cielo
            come un'esplosione di silenzio...
            un silenzio selvaggio
            in cui s'immerge lo scalatore
            che vince il peso dell'arrampicata,
            un silenzio non contaminato
            cui soltanto il vento può parlare,
            un silenzio che scuote la valanga,
            impervio di strapiombi,
            rotto dalle voci di cordate,
            scalza crudele lo sfidante ignoto,
            un silenzio gigante
            che parla alle scarpate,
            come ali di aquila si scioglie
            dalle balze nevose sugli abissi...
            si fonde con l'etere sereno
            la conchiglia di sole del tramonto
            nell'immortale estasi di un bacio...
            chiudi gli occhi incapaci,
            accogli il tutto
            senza aspettare volontà di assetti...
            questo sentimento di altitudine
            disponi in versi,
            nasce
            una poesia dei monti.
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              Scritta da: Ludovico Criacci
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La tua assenza

              La tua assenza è diversa dalle altre
              spalanca abissi sterminati di tristezza
              e malinconia, depotenzia il desiderio
              di esistere, mi priva del piacere di annusare
              l'aria profumata che spargi intorno
              ogni qualvolta ti mostri.

              La tua assenza è un dispetto alla natura
              nasconde il sole
              mostra le nubi gonfie di rabbia,
              tinge di livido il cielo turchino.

              La tua assenza non è melodia, non è armonia,
              è una nota stonata come stridula voce
              in un concerto di voci bianche.

              La tua assenza grava come
              una sentenza severa
              cui non v'è appello
              che sa d'ergastolo e privazione.

              La tua assenza è una colpevole sordità
              perché mi priva del piacere della tua voce
              e delle tue parole e mi abitua
              ad un cupo silenzio.

              La tua assenza è come un bisturi che incide
              nella carne molle e procura lacrime di sangue.

              La tua assenza è una moneta con una faccia:
              non ha testa ma solo croce.
              Composta domenica 20 ottobre 2013
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                Scritta da: Ludovico Criacci
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Innamorarsi cos'è

                Innamorarsi cos'è
                pensavo l'altro giorno dentro di me.
                Siamo io e te che diventiamo noi
                un solo soggetto, non due.
                Un noi che si ama
                senza bisogno d'inciderlo sulla
                corteccia degli alberi,
                senza apporre lucchetti sulle
                ringhiere dei ponti,
                senza cuori disegnati sulla sabbia
                del mare.
                Un noi che non ostenta
                che non fa rumore
                che non si promette amore
                perché si ama già.
                Composta domenica 20 ottobre 2013
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