Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)
Siamo aliti di vento caldo, tu ed io.
Ci avviluppiamo nelle stesse vene per irrorarci d'amore,
per imbrattarci le gole con la vita.

Ci catturiamo nei polmoni sino all'ultimo respiro, come la fiammella cattura
la falena, nel battito di un ultimo valzer notturno.
Viviamo di piccoli momenti, di carezze fatte sulla fronte.
Di poesia ricamata sulla carta.
Di emozioni che c'imporporano il viso.

Ci cerchiamo nella polvere dei gesti, fra il candore dell'inverno quando fiocca.
Dentro ai baci degli amanti intrisi sulle labbra.
Siamo refoli sospinti dalla Terra, tu ed io.
Creati per essere raccolti nello stesso ventre.
Lì, dove i sogni, ci premono sul petto.
Lì, dove l'anima, non si separa dalla carne.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Vuoi la mia vita prendila.
    È logora, spezzata repressa
    sei riuscito a trascinare i miei
    giorni in un pellegrinaggio
    senza fine.
    Chiusa nei silenzi, assetata di
    carezze, di parole sono qui sola
    compagni di notti infinite i fantasmi.
    Questa è una vita vuota, eppur sempre
    una vita basta che tu lo voglia e come
    Lazzaro risorto scioglierò le bende e tutta
    intera la mia vita ti sarà compagna.
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      Scritta da: Angela MORI
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Agli artisti

      Beviamo tutti il vino della follia,
      Nel calice dell'esultanza che la contiene.
      Miscelando alle vene,
      La saggezza alla frenesia.
      Irragionevole diventa appagato,
      Chi si sfama alla tavola dell'arte.
      Per lei si sfida il rischio,
      Si gioca con la sorte,
      S'ingoiano critiche,
      E ci si abbiglia ad applausi.
      Per lei si galoppa su cieli di terra,
      Ci si sdraia su terre di nuvola,
      Per lei si patisce, si gioisce,
      Si provocano il pianto altrui e il sorriso.
      Il sangue dell'artista è adrenalina,
      Il cuore batte forte a ogni creatura
      Che partorita viene.
      L'artista distingue ovunque l'armonia,
      Ammira l'abiezione e la bellezza,
      Le condivide anche quando le disprezza,
      Che sia cantata, letta o dipinta,
      Che sia suonata, ballata o interpretata,
      L'artista sfoggia la sua Musa,
      Al mondo intero spesso,
      Celata, schernita e disillusa.
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        Scritta da: Andrew Ricooked
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Alzate lo sguardo

        Nei limpidi pomeriggi d'inverno,
        una luna più pallida del solito aspetta il treno al binario 9.

        I corvi frantumano il
        silenzio.
        Frammenti di dolore sparsi a terra.

        Il prezzo del sangue al barile è salito ancora.

        Salvatevi finché siete in tempo!
        Abbandonatevi alla terra.
        Sognate il cielo.
        Composta giovedì 12 dicembre 2013
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          Scritta da: Angela MORI
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Al mattino

          Mite il tuo corpo dorme,
          Mentre il primo bagliore del mattino,
          Rasenta il tuo profilo.
          Adagiato in dissolvenza il chiaro lenzuolo,
          Copre appena la nudità del tuo ardito vigore.
          Svegliarmi nell'incavo delle tue ciglia ogni mattino,
          Questa non e la sola smania,
          Ancora sete di te non si placa
          E brucia dentro.
          Ridestati e tienimi stretta,
          al chiarore dove tutto inizia.
          Tra le mie marmoree gambe insinuati
          Come fiume tra le rocce,
          Come refolo di vento tra corolle di primavera.
          Brulicano in me arroventati umori,
          Sovente sotto l'influsso del tuo fervore,
          Vorrei anche adesso elargirmi a te.
          Tu silfide edenica,
          Tu onirica lussuria,
          Tu pensiero osceno
          Tu nivea ambra
          Tu che non aspetti consenso,
          Tu che guidi le mie mosse,
          Con trascinante maestria
          Tu che come me,
          Non ti appaghi mai
          Che mi spingi oltre i miei confini
          E nei miei ansimi trovi gioia,
          Mentre le mie mani sulla tua schiena
          Scivolano come piume di fuoco,
          Tu che risiedi nel mio cuore,
          Tu che baci i miei sospiri,
          intanto che mi usufruisci,
          Che cospargi di estasi,
          Il mio proibito.
          Tu svegliati,
          Tu defraudami di ogni innocenza,
          Tu prendimi, amami, incantami,
          Tu, completami.
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            Scritta da: Marta Emme
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            A una Perseide

            Da lassù
            par sia il mondo un po' più blù,
            così un fatto vi racconto
            che rifletter è un secondo.
            La corda tanto tirava
            che la vela alfine si gonfiava
            e una nuova era* (politica a 5 stelle)
            all'orizzonte si profilava.
            Finalmente il vento buono* la scuoteva (rinnovamento)
            finalmente un altro approdo si poneva.
            Tanto eran giuste le premesse
            che certe potevan le promesse.
            Così quell'avventura,
            necessaria addirittura,
            pareva l'unica soluzione o cura.
            Il viaggio ancor non è finito
            anche se è chiaro come sia partito.
            Ma tanto il bruco è malfattore* (divora le foglie)
            quanto la farfalla impollinatore;
            allor, come mostra il paragone,
            la metamorfosi* è da fare (della classe politica)
            applicando la morale* (del buon fare)
            Non s'è visto un movimento+ (dei 5 stelle)
            trasformare il nostro tempo,
            ma l'avventura par sicura
            e qualcuno prima o poi farà la stura:
            sbroglierà quell'operare* (proprio tornaconto)
            che impedisce il navigare:
            A una Perseide brillante
            si affida ora il desiderio più grande
            perché un desiderio quando si avvera
            fa spuntar la primavera.
            Composta giovedì 5 dicembre 2013
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              Scritta da: Mariella Buscemi
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Alla fine della via,
              rotta,
              come la non-vita,
              spezzata,
              anche l'ombra
              mi è infedele,
              mi anticipa il pensiero,
              mi stride sul respiro,
              porgendomi il cappio,
              come fiocco fiacco,
              fiotto di sangue,
              rosso su nero pece,
              si squaglia,
              squarcia,
              sconquassa,
              in lento disfacimento,
              decompongo carne
              - tremula e mortale -
              per ritrovare ossa,
              nero dentro al nero
              con tutto il buio che posso,
              ché la penombra
              inorridisce,
              sbilanciata sul precipizio,
              traghettata all'Ade
              - Caronte e boia -
              Espio sul mio Golgota
              e
              branchi d'anime pascenti
              sfilare in marcia,
              coppia di nibbi ad unirsi in volo,
              balenare in burrasca
              per sprofondare
              nel cavo della mano di nera terra,
              al di sotto d'ogni sepoltura,
              gl'occhi di civetta chiusi a catenaccio.
              - Sudario -
              Recito l'ultima preghiera
              tra chiodi e spine,
              corona di regina ammazzata viva,
              prodiga ma-donna a far ritorno,
              bella,
              malinconica,
              notturna,
              trasalire in vampe,
              ebbrietudine dannata
              in quintessenza.
              Nuda.
              Nera.
              Piena.
              Vasta.
              Le cose mute.
              Requiem.
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                Scritta da: Gabriella Stigliano
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Pensiero, io non ho più

                Pensiero, io non ho più parole.
                Ma cosa sei tu in sostanza?
                qualcosa che lacrima a volte,
                e a volte dà luce....
                Pensiero, dove hai le radici?
                Nella mia anima folle
                o nel mio grembo distrutto?
                Sei cosi ardito vorace,
                consumi ogni distanza;
                dimmi che io mi ritorca
                come ha già fatto Orfeo
                guardando la sua Euridice,
                e cosi possa perderti
                nell'antro della follia.
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                  Scritta da: Mariella Buscemi
                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  Se si squartasse l'anima
                  come si squarcia il cielo
                  nero di tempesta
                  flagellato dal fulmine
                  che inietta nei globi
                  orrore e spavento

                  Se mi ballasse nel cuore
                  la marcia funerea
                  delle tristi memorie
                  d'un passato in-scheletrito
                  ridotto polvere

                  Se le sensazioni fossero ancora
                  spilli a provare i pori
                  a sentirsi vivi sotto i colpi
                  di verghe che stridono

                  Se fossi ancora pura
                  con la fiaccola della gloria
                  che non arranca tra
                  mortifere macerie

                  Se non mi pesasse la croce
                  sulle spalle ricurve

                  Se non avessi scorpioni
                  e deserto nel petto

                  Se fossi

                  Allora, io sarei.
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                    Scritta da: Mariella Buscemi
                    in Poesie (Poesie d'Autore)
                    Agghindati di morte,
                    ché è oltre la vita che voglio averti.
                    A sconfinare i limiti e le percezioni
                    delle umane cose,
                    effimere,
                    passeggere,
                    inconcludenti.
                    A sfiorarti con l'eleganza
                    delle ossa in vista,
                    ché il Cuore si renda visibile
                    ad occhio nudo,
                    tra i liquidi che ci attraversano
                    e gli umori che si creano
                    ad opera di orgasmi reciproci.
                    Sposi uranici,
                    difronte al plenilunio,
                    cori di ululi.
                    Cerea candela come fiaccola.
                    Celebrazione di nera eternità.
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