Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Avventuriero

Dopo tante illusioni senza poter alzare più in alto gli occhi
hai sentito come un fuoco ed hai respirato
tu avventuriero immortale di ritorno a casa
che la preistoria ha impresso in una intima illusione

e quella ricerca senza il tuo sangue in fiamme
ti ha lasciato spossato
negoziatore ottimo con i diavoli
stanchi di caccia a umani senza stoffa

quella notte hai disossato il mondo
per calzare il femore dell'ultimo oceano
cui daresti il nome dell'amata
senza aver mai capito il tempo
ma solo a quale indirizzo andare
con il credo che gli ossi del tuo pianeta
non possano definitivamente salvarti dalle macerie in cui si nascondono
dopo aver bruciato le sillabe mai dette dal cuore
e i sogni
dell'ultimo immortale avventuriero
di una specie che in paradiso
s'è estinta.
Composta giovedì 11 agosto 2011
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    L'uomo sottomarino

    Ho un periscopio piantato nel corpo.
    Un occhio che emerge dal mare dell'incertezza,
    sopra la superficie di un mare di agonizzanti
    stretti nei loro cappotti di bisbigli alle ombre.

    Sono rimasto un segreto persino per me stesso,
    una metafora per i giorni uggiosi dei bambini di scuola
    che impacchetto quotidianamente in una scatola per perdenti
    omologati per storie a lieto fine.

    Sono un sottomarino adagiato sul fondale dell'esistenza,
    ho un'autonomia precaria ma resisto
    alle tragedie temporalesche sopra i vivi
    che trasbordano dalle rive in corse - verso il niente.

    Brandirò acque più leggere per i miei occhi,
    così ti vedrò nonostante l'altezza
    che dal mio fondale porta al tuo cuore,
    "diceva il sottomarino mentre scandagliava il suo sogno".
    Composta martedì 14 gennaio 2014
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Mariella Buscemi
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Chè se sono avanzo
      o mi avanzo
      eccedendomi
      sottraendomi
      dimezzandomi
      scarseggiandomi
      e mi rimango
      accogliendomi
      sfrattandomi
      ospitandomi
      sgusciando
      dall'uscio incustodito
      per far ritorno
      io con le cose perse
      che m'appartengono più delle cose avute
      ed avuto e perso
      _insieme
      come scarto abbandonato
      al manicomio dei miseri
      che elemosinano appendici e lungaggini
      mai sazia di rimasugli
      sorseggio residui
      e tu ed io
      intimi commensali
      al convivium scarno
      con le coppe rovesciate
      e le braccia incrociate sul petto
      cibarci di noi
      - cannibali -
      ad azzannarci la carne per la fame.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Mariella Buscemi
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Come un grottesco funambolo
        d'un circo infernale.
        Gravitano lame di forbici taglienti,
        lucide cesoie,
        a lambire i miei fili esistenziali
        - circuiti elettrici -
        Mòire sugli spalti a tesserne le trame,
        scorbutiche ed oscure.
        Traballo
        zoppicando,
        su un ineluttabile dis-equilibrio,
        di sbieco
        obliqua
        inclinata
        declinata
        reclinata
        instabilità dei giorni
        in-definizione di pensieri notturni
        _così
        al confine di buio e luce
        come
        di bianco e nero
        e dentro e fuori
        io
        sul filo del rasoio
        come arma inesorabile,
        inevitabile,
        mi spacco le piante
        per affondare e tenere,
        sbilanciando lo sguardo
        verso ciò che so
        e ciò che devo sapere.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Fabrizio Coccia
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          06-04-2009

          Tanto si è detto,
          poco si è compreso.
          La mistificazione,
          ha deviato i percorsi
          della verità.

          Ancor più terribili
          certe coscienze,
          che non tremano
          di un millimetro.
          Intatte restano,
          davanti a crolli
          di Anime spezzate,
          per sempre.

          Ancor più terribili
          certe macerie,
          di fiducie e di credi,
          che ora giacciono
          a mucchi scomposti.
          A soffocare,
          già provati respiri.

          Mentre processioni
          di fantasmi,
          percorrono vuote strade,
          in un falso silenzio.
          Pregno, in realtà,
          di echi dolorosi.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Andrew Ricooked
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Con largo anticipo

            È tornata la notte.
            Le stelle
            tremano
            più che mai di fronte al suo
            abbraccio.
            Hanno paura,
            proprio come
            me.
            Il buio
            riposa
            a faccia in giù sopra il nostro
            amaro
            deserto.

            Il momentaneo passaggio di qualche piccola
            lucciola estiva
            non è più di nessun
            conforto.

            Miliardi e miliardi di stelle continuano a tremare dal
            freddo.
            La faccia
            depressa
            della luna non illuminerà più
            niente
            d'ora in avanti.

            Lasciatemi in pace per favore.
            Composta sabato 11 gennaio 2014
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Giulia Viscogliosi
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Il sogno di Adamo

              Non può mancare molto: lo sforzo di questa nostra fugace esistenza presto sarà finito. Ma allora perché non respirare liberamente durante il nostro soggiorno - da quella persecuzione dei conti. Eppure le avversità temprano l'uomo: delle nostre aspirazioni più importanti esse fanno sia un rifugio che una passione. La tromba della fama è come un baluardo sicuro., e l'ambizioso la suona ed è salvo.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Antonio Belsito
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Buon Natale

                Ho sentito di stelle illuminare,
                ho visto lune sognare,
                ho toccato cieli e mari,
                ho gustato quadri:
                l'odore della vita,
                la fatica della salita,
                il vino buono in gita,
                l'acqua salata,
                il participio passato "scalata",
                l'ansia in ascensore,
                una lacrima d'amore,
                un giorno di furore,
                la fuga dal rancore,
                il ticchettio e le ore.
                Poi, la solitudine
                come fosse similitudine della moltitudine;
                ancora la gratitudine di un sorriso
                che colora il viso,
                il magone di uno sguardo
                sia buono che bugiardo,
                il coraggio di affrontare
                e la voglia di considerare,
                la corazza per rimpinguare la stazza.
                "Ah!" Anche l'abito per fare il monaco:
                "ammazza!".

                Il giudizioso e il giudicare,
                la zattera per salpare,
                lo specchio da arrampicare,
                l'ancora per atterrare.
                Però è bella
                perché c'è tanto da fare
                e da imparare
                e, comunque, è inquieta
                e sorprendente come il mare.

                Ah! Dimenticavo...
                ... ho visto anche farfalle volare.

                Buon Natale.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Gabriella Stigliano
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  SPLENDESSERO LANTERNE

                  Splendessero lanterne, il sacro volto,
                  Preso in un ottagono d'insolita luce,
                  Avvizzirebbe, e il giovane amoroso
                  Esiterebbe, prima di perdere la grazia.
                  I lineamenti, nel loro buio segreto,
                  Sono di carne, ma fate entrare il falso giorno
                  E dalle labbra le cadrà stinto pigmento,
                  La tela della mummia mostrerà un antico seno.

                  Mi fu detto: ragiona con il cuore;
                  Ma il cuore, come la testa, è un'inutile guida.
                  Mi fu detto: ragiona con il polso;
                  Ma, quando affretta, àltero il passo delle azioni
                  Finché il tetto ed i campi si livellano, uguali,
                  Così rapido fuggo, sfidando il tempo, calmo gentiluomo
                  Che dimena la barba al vento egiziano.

                  Ho udito molti anni di parole, e molti anni
                  Dovrebbero portare un mutamento.

                  La palla che lanciai giocando nel parco
                  Non è ancora scesa al suolo.
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Angela MORI
                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Nell'ultimo istante

                    Non ricorderò gli anni,
                    Solo gli attimi valorizzeranno i mesi, i giorni.
                    Blande visioni in dissolvenza,
                    Offuscheranno la vita
                    Che vide la mia stessa esistenza.
                    Sigillo di ciò che è stato,
                    Dal primo all'ultimo sospiro.
                    I sogni rimarranno sconnessi,
                    Le promesse perderanno la loro virtù,
                    I sogni che avevo,
                    Voleranno via da me
                    Liberi come farfalle,
                    Non più incarcerate
                    In uno scrigno di vetro terso.
                    Gli occhi vista smarriranno
                    E tra le bionde ciglia
                    Ritroverò passato e presente,
                    Mentre il futuro sarà chiaro in avanti.
                    Passeranno gli inganni,
                    I dolori, i pianti,
                    I sorrisi e le incertezze,
                    Nell'attimo morente
                    Del mio ultimo vivo istante.
                    Vota la poesia: Commenta