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in Poesie (Poesie d'Autore)

Ricordo di Mary A.

Un giorno di settembre, il mese azzurro,
tranquillo sotto un giovane susino
io tenni l'amor mio pallido e quieto
tra le mie braccia come un dolce sogno.
E su di noi nel bel cielo d'estate
c'era una nube ch'io mirai a lungo:
bianchissima nell'alto si perdeva
e quando riguardai era sparita.

E da quel giorno molte molte lune
trascorsero nuotando per il cielo.
Forse i susini ormai sono abbattuti:
Tu chiedi che ne è di quell'amore?
Questo ti dico: più non lo ricordo.
E pure certo, so cosa intendi.
Pure il suo volto più non lo rammento,
questo rammento: l'ho baciato un giorno.

Ed anche il bacio avrei dimenticato
senza la nube apparsa su nel cielo.
Questa ricordo e non potrò scordare:
era molto bianca e veniva giù dall'alto.
Forse i susini fioriscono ancora
e quella donna ha forse sette figli,
ma quella nuvola fiorì solo un istante
e quando riguardai sparì nel vento.
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    Scritta da: R. Parisi
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Se tu mi dimenticassi

    Voglio che tu sappia una cosa. Tu sai com'è questa cosa:
    se guardo la luna di Cristallo, il ramo rosso del lento autunno alla mia finestra,
    se tocco vicino al fuoco l'impalpabile cenere o il rugoso corpo della legna
    tutto mi conduce a te, come se ciò che esiste, aromi, luce,
    metalli, fossero piccole navi che vanno verso le tue isole che m'attendono.
    Orbene, se a poco a poco cessi d'amarmi
    cesserò d'amarti a poco a poco.
    Se d'improvviso mi dimentichi, non cercarmi, che già ti avrò dimenticata.
    Se consideri lungo e pazzo il vento di bandiere che passa per la mia vita e
    ti decidi a lasciarmi sulla riva del cuore in cui ho le radici, pensa
    che in quel giorno, in quell'ora
    leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra.
    Ma se ogni giorno, ogni sera senti che a me sei destinata con dolcezza implacabile
    se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi
    ahi, amore mio, ahi mia, in me tutto quel fuoco si ripete,
    in me nulla si spegne né dimentica
    il mio amore si nutre del tuo amore, amata, e finché tu vivrai starà
    tra le tue braccia senza uscire dalle mie.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Non sarà che alle nozze di animi costanti
      Io ammetta impedimenti, amore non è amore
      Che muta quando scopre mutamenti,
      O a separarsi inclina quando altri si separa.
      Oh no, è un faro irremovibile
      Che mira la tempesta e mai ne viene scosso;
      Esso è la stella di ogni sperduta nave,
      Remoto il suo valore, pur se il suo luogo noto.
      Amore non soggiace al tempo, anche se labbra
      E rosee guance cadranno sotto la sua arcuata falce.
      Amore non muta in brevi ore e settimane,
      Ma impavido resiste fino al giorno del Giudizio.
      Se questo è errore, e sarà contro me provato,
      allora io non ho mai scritto, e mai nessuno ha amato.
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        Scritta da: Ely By
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        "Ho voglia di te".
        Perché quando ami non c'è altro da dire.
        È inevitabile.
        Può accadere di tutto,
        possono dirti qualunque cosa,
        cercare di convincerti del contrario.
        Ma dentro, nel tuo cuore,
        nel tuo animo, nella tua testa,
        girano solo quelle parole.
        Ho voglia di te.
        Quando ridi, quando lo aspetti,
        quando lo cerchi, quando lo pensi.
        Ho voglia di te.
        Quando guardi le cose, quando mangi e sbuffi,
        quando dormi, quando sogni...
        Ho voglia di te.
        Quando hai paura, quando ti abbracci,
        quando ti arrabbi e te ne vai.
        Ho voglia di te.
        Di mattina, di sera, di notte.
        Quando fai altro.
        Ho voglia di te.
        Anche se ti fa male,
        anche se a volte non andrà come doveva.
        Ho voglia di te.
        Forse questa è la risposta.
        Perché le risposte, a volte,
        arrivano quando meno te lo aspetti.
        O forse proprio quando non le aspetti più.
        [... ]
        La vita sorprende, ti prende,
        ti cerca, ti vuole.
        Non ti molla.
        Ti riempie di suoni, colori, sguardi, tuffi al cuore.
        Quella stessa vita che tempo prima
        ti aveva sbattuto a terra.
        Senza risposte.
        Le risposte che tutti cerchiamo sempre.
        Ma a volte a dartele non sono
        le persone che ti aspettavi.
        E per qualche risposta in più
        che ora hai in tasca,
        ci sono mille nuove domande che arriveranno.
        Perché il gioco della vita non si ferma.
        E l'amore ha le sue regole,
        sempre diverse da come le avevi impostate...
        Perché l'amore non ha un suo perché...
        Perché... Ho voglia di te.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Il mio passato

          Spesso ripeto sottovoce
          che si deve vivere di ricordi solo
          quando mi sono rimasti pochi giorni.
          Quello che è passato
          è come se non ci fosse mai stato.
          Il passato è un laccio che
          stringe la gola alla mia mente
          e toglie energie per affrontare il mio presente.
          Il passato è solo fumo
          di chi non ha vissuto.
          Quello che ho già visto
          non conta più niente.
          Il passato ed il futuro
          non sono realtà ma solo effimere illusioni.
          Devo liberarmi del tempo
          e vivere il presente giacché non esiste altro tempo
          che questo meraviglioso istante.
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            Scritta da: Cheope
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Elegia XIX: andando a letto

            Vieni, mia Donna, vieni mio vigore sfida di ogni riposo,
            finché mi affanno resterò in affanno.
            Spesso il nemico avendo il suo nemico in vista
            dalla sola presenza vien fiaccato, anche se non combatte.
            Getta pur quel cinto che splende simile allo Zodiaco,
            ma che nasconde al mio sguardo un mondo assai più bello.
            Togli gli spilli dal pettorale cosparso di lustrini,
            così che gli occhi dei maliziosi vi si possono fermare.
            Slacciati, perché quell'accordo armonioso
            mi dice di esser già l'ora di recarsi a letto.
            Via quel busto felice, che invidio,
            perché può starti così stretto.
            E via la gonna che svela una tanto bella condizione,
            come quando dai campi fioriti l'ombra dei colli si fugge.
            Via il diadema tenace, ed esso mostri
            il diadema fluente dei capelli che da te si leva:
            e ora via quelle scarpe, posa il tuo piede libero
            in questo sacro tempio dell'amore, su questo soffice letto.
            In vesti così bianche che gli Angeli del cielo erano soliti
            essere accolti dagli uomini; Angelo, conduci insieme a te
            un cielo simile al Paradiso di Maometto; e sebbene
            cattivi spiriti biancovestiti passino, noi facilmente riconosciamo
            questi Angeli da uno spirito malvagio,
            quelli rizzano i nostri capelli, ma questi ci rizzano la carne.

            Dona licenza alle mie mani erranti, lasciale andare
            avanti e indietro, in mezzo, sopra e sotto.
            Oh mia America! Mia nuova terra scoperta,
            mio regno, più sicuro se solo un uomo lo domina,
            miniera di pietre preziose, mio Impero,
            come sono benedetto in questo mio scoprirti!
            Entrare in questi ceppi significa essere liberi;
            dove metto la mia mano sarà il mio suggello.

            Completa nudità! Tutte le gioie a te sono dovute,
            come le anime si separano dal corpo, così i corpi si devono spogliare
            per gustare la gioia interamente. Le gemme che voi donne usate
            sono come i miei dorati pomi d'Atlanta, davanti allo sguardo degli uomini,
            tali che quando l'occhio di uno stupido s'illumina a una gemma
            la sua anima terrena non vuole la donna, ma vuole i suoi beni.
            Come dipinti, o come gaie rilegature di libri
            fatte per i profani, così sono le vesti delle donne;
            in sè le donne sono libri mistici che solo noi,
            fatti degni della loro grazia, vediamo rivelati.
            E poiché io sono chiamato a conoscere tanto,
            liberamente mostrati come a una levatrice;
            getta via tutto, si, getta i tuoi bianchi lini:
            all'innocenza nessuna penitenza è mai dovuta.

            Per insegnarti, per primo ecco son nudo; allora dunque,
            per coprirti che altro ti occorre più di un uomo?
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              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Accade che le affinità d'anima
              non giungano ai gesti e alle parole ma
              rimangano effuse come un magnetismo.
              É raro ma accade. Può darsi
              che sia vera soltanto la lontananza,
              vero l'oblio, vera la foglia secca
              più del fresco germoglio.
              Tanto e altro può darsi o dirsi.
              Comprendo la tua caparbia volontà di
              essere sempre assente perché
              solo così si manifesta la tua magia.
              Innumeri le astuzie che intendo.
              Insisto nel ricercarti nel fuscello
              e mai nell'albero spiegato, mai nel pieno,
              sempre nel vuoto: in quello che
              anche al trapano resiste.
              Era o non era la volontà dei numi
              che presidiano il tuo lontano focolare,
              strani multiformi multanimi animali domestici;
              fors'era così come mi pareva
              o non era. Ignoro se
              la mia inesistenza appaga il tuo destino,
              se la tua colma il mio che ne trabocca,
              se l'innocenza é una colpa oppure
              si coglie sulla soglia dei tuoi lari.
              Di me, di te tutto conosco,
              tutto ignoro.
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