Poesie d'Autore migliori


in Poesie (Poesie d'Autore)

Più felice sono quando più lontana

Più felice sono quando più lontana
porto la mia anima dalla sua dimora d'argilla,
in una notte di vento quando la luna brilla
e l'occhio vaga attraverso mondi di luce

Quando mi annullo e niente mi è accanto
né terra, né mare, né cieli tersi
e sono tutta spirito, ampiamente errando
attraverso infinite immensità.
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    Scritta da: Elisa Iacobellis
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Sii paziente verso tutto ciò
    che è irrisolto nel tuo cuore e...
    cerca di amare le domande, che sono simili a
    stanze chiuse a chiave e a libri scritti
    in una lingua straniera.
    Non cercare ora le risposte che non possono esserti date
    poiché non saresti capace di convivere con esse.
    E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora.
    Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
    di vivere fino al lontano
    giorno in cui avrai la risposta.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      La più bella storia d'amore

      L'ultimo suono del tuo addio,
      mi disse che non sapevo nulla
      e che era giunto
      il tempo necessario
      di imparare i perché della materia.

      Così, tra pietra e pietra
      seppi che sommare è unire
      e che sottrarre ci lascia
      soli e vuoti.
      Che i colori riflettono
      l'ingenua volontà dell'occhio.

      Che i solfeggi e i sol
      implorano la fame dell'udito.
      Che le strade e la polvere
      sono la ragione dei passi.

      Che la strada più breve
      fra due punti
      è il cerchio che li unisce
      in un abbraccio sorpreso.

      Che due più due
      può essere un brano di Vivaldi.
      Che i geni amabili
      abitano le bottiglie del buon vino.

      Con tutto questo già appreso
      tornai a disfare l'eco del tuo addio
      e al suo posto palpitante a scrivere
      La Più Bella Storia d'Amore
      ma, come dice l'adagio
      non si finisce mai
      di imparare e di dubitare.

      E così, ancora una volta
      tanto facilmente come nasce una rosa
      o si morde la coda una stella fugace,
      seppi che la mia opera era stata scritta
      perché La Più Bella Storia d'Amore
      è possibile solo
      nella serena e inquietante
      calligrafia dei tuoi occhi.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Non aspettare di finire l'università,
        di innamorarti,
        di trovare lavoro,
        di sposarti,
        di avere figli,
        di vederli sistemati,
        di perdere quei dieci chili,
        che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
        la primavera,
        l'estate,
        l'autunno o l'inverno.
        Non c'è momento migliore di questo per essere felice.
        La felicità è un percorso, non una destinazione.
        Lavora come se non avessi bisogno di denaro,
        ama come se non ti avessero mai ferito e balla, come se non ti vedesse nessuno.
        Ricordati che la pelle avvizzisce,
        i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni.
        Ma l'importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
        Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.
        Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza.
        Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida. Finché sei vivo, sentiti vivo.
        Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.
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          Scritta da: sagea
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          Splash

          L'illusione è che tu semplicemente
          Stia leggendo questa poesia.
          La realtà è che questa è
          più di una poesia.
          Questo è il coltello
          Di un accattone.
          È un tulipano
          È un soldato che marcia
          Attraverso Madrid.
          Questo sei tu
          Sul tuo letto di morte.
          Questo è Li Po che ride
          Questo è il circo
          del diavolo.
          E non la stai leggendo
          Su una pagina
          Sottoterra.
          No, non è una dannata
          Poesia.
          È un cavallo
          che dorme.
          Una farfalla dentro
          Il tuo cervello.
          È la pagina che legge
          Te.
          La senti?
          È come un cobra.
          È un aquila affamata
          che sorvola la stanza.
          Questa non è una poesia
          La poesia è barbosa,
          ti fa venire sonno.
          Queste parole ti incitano
          a una nuova
          follia.
          Ti ha toccato la grazia,
          sei stato spinto
          dentro un abbacinante
          regione di luce.
          Adesso l'elefante
          Sogna insieme
          a te.
          La volta dello spazio
          curva e ride.
          Adesso puoi morire
          Tu puoi morire adesso come
          Si doveva morire da uomini:
          grande,
          vittorioso,
          con l'orecchio della musica,
          essendo tu la musica,
          che romba,
          romba,
          romba.
          Composta lunedì 18 luglio 2011
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Il gatto in un appartamento vuoto

            Morire - questo a un gatto non si fa.
            Perché cosa può fare un gatto
            in un appartamento vuoto?
            Arrampicarsi sulle pareti.
            Strofinarsi tra i mobili.
            Qui niente sembra cambiato,
            eppure tutto è mutato.
            Niente sembra spostato,
            eppure tutto è fuori posto.
            E la sera la lampada non brilla più.

            Si sentono passi sulle scale,
            ma non sono quelli.
            Anche la mano che mette il pesce nel piattino
            non è quella di prima.

            Qualcosa qui non comincia
            alla solita ora.
            Qualcosa qui non accade
            come dovrebbe.
            Qui c'era qualcuno, c'era
            poi d'un tratto è scomparso
            e si ostina a non esserci.

            In ogni armadio si è guardato.
            Sui ripiani si è corso.
            Sotto il tappeto si è controllato.
            Si è perfino infranto il divieto
            di sparpagliare le carte.
            Che altro si può fare.
            Aspettare e dormire.

            Che lui provi solo a tornare,
            che si faccia vedere.
            Imparerà allora
            che con un gatto così non si fa.
            Gli si andrà incontro
            come se proprio non se ne avesse voglia,
            pian pianino,
            su zampe molto offese.
            E all'inizio niente salti né squittii.
            Composta lunedì 13 febbraio 2012
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              il mio amico William

              Il mio amico William è un uomo fortunato:
              non ha abbastanza immaginazione per soffrire.

              Ha conservato il suo primo impiego,
              la sua prima moglie.

              È capace di guidare per 50.000 miglia
              senza una frenata.

              Balla come un cigno
              e ha gli occhi più belli e inespressivi
              che ci siano da El Paso fino a qui.

              Il suo giardino è un paradiso,
              i tacchi delle sue scarpe sono sempre allo stesso livello
              e la sua stretta di mano è vigorosa.

              La gente gli vuol bene.

              Quando il mio amico William morirà
              non sarà certo di cancro o di pazzia,

              passerà davanti al diavolo
              per andare in paradiso.

              Stasera lo vedrete alla festa
              sorridere
              davanti al suo Martini

              beato e contento
              mentre qualcuno
              gli chiava la moglie
              nel bagno.
              Composta mercoledì 25 settembre 2013
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                Scritta da: Andrea De Candia
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                L'odio

                Guardate com'è sempre efficiente,
                come si mantiene in forma
                nel nostro secolo l'odio.
                Con quanta facilità supera gli ostacoli.
                Come gli è facile avventarsi, agguantare.

                Non è come gli altri sentimenti.
                Insieme più vecchio e più giovane di loro.
                Da solo genera le cause
                che lo fanno nascere.
                Se si addormenta, il suo non è mai un sonno eterno.
                L'insonnia non lo indebolisce, ma lo rafforza.

                Religione o non religione -
                purché ci si inginocchi per il via.
                Patria o no -
                purché si scatti alla partenza.
                Anche la giustizia va bene all'inizio.
                Poi corre tutto solo.
                L'odio. L'odio.
                Una smorfia di estasi amorosa
                gli deforma il viso.

                Oh, quegli altri sentimenti -
                malaticci e fiacchi.
                Da quando la fratellanza
                può contare sulle folle?
                La compassione è mai
                giunta prima al traguardo?
                Il dubbio quanti volenterosi trascina?
                Lui solo trascina, che sa il fatto suo.

                Capace, sveglio, molto laborioso.
                Occorre dire quanti canzoni ha composto?
                Quante pagine ha scritto nei libri di storia?
                Quanti tappeti umani ha disteso
                su quante piazze, stadi?

                Diciamoci la verità:
                sa creare bellezza.
                Splendidi i suoi bagliori nella notte nera.
                Magnifiche le nubi degli scoppi nell'alba rosata.
                Innegabile è il pathos delle rovine
                e l'umorismo grasso
                della colonna che vigorosa le sovrasta.

                è un maestro del contrasto
                tra fracasso e silenzio,
                tra sangue rosso e neve bianca.
                E soprattutto non lo annoia mai
                il motivo del lindo carnefice
                sopra la vittima insozzata.

                In ogni istante è pronto a nuovi compiti.
                Se deve aspettare, aspetterà.
                Lo dicono cieco. Cieco?
                Ha la vista acuta del cecchino
                e guarda risoluto al futuro
                - lui solo.
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