Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Mezzogiorno

L'osteria della pergola è in faccende:
piena è di grida, di brusìo, di sordi
tonfi; il camin fumante a tratti splende.
Sulla soglia, tra il nembo degli odori
pingui, un mendico brontola: Altri tordi
c'era una volta, e altri cacciatori.
Dice, e il cor s'è beato. Mezzogiorno
dal villaggio a rintocchi lenti squilla;
e dai remoti campanili intorno
un'ondata di riso empie la villa.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    De gli occhi de la mia donna si move

    De gli occhi de la mia donna si move
    un lume sì gentil che, dove appare,
    si veggion cose ch'uom non po' ritrare
    per loro altezza e per lor esser nove:
    e dè suoi razzi sovra 'l meo cor piove
    tanta paura, che mi fa tremare
    e dicer: "Qui non voglio mai tornare";
    ma poscia perdo tutte le mie prove:
    e tornomi colà dov'io son vinto,
    riconfortando gli occhi paurusi,
    che sentier prima questo gran valore.
    Quando son giunto, lasso!, ed è son chiusi;
    lo disio che li mena quivi è stinto:
    però proveggia a lo mio stato Amore.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Vede perfettamente onne salute

      Vede perfettamente onne salute
      chi la mia donna tra le donne vede;
      quelle che vanno con lei son tenute
      di bella grazia a Dio render merzede.
      E sua bieltate è di tanta vertute,
      che nulla invidia a l'altre ne procede,
      anzi le face andar seco vestute
      di gentilezza, d'amore e di fede.
      La vista sua fa onne cosa umile;
      e non fa sola sé parer piacente,
      ma ciascuna per lei riceve onore.
      Ed è ne li atti suoi tanto gentile,
      che nessun la si può recare a mente,
      che non sospiri in dolcezza d'amore.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        I tre santi Re Magi dall'Oriente

        I tre santi Re Magi dall'Oriente
        Chisedono in ogni piccola città:
        "Cari ragazzi e giovinette, dite,
        la strada per Betlemme è per di qua? "

        Ma i giovani ed i vecchi non lo sanno
        E i tre Re Magi sempre avanti vanno;
        ma una cometa d'oro li conduce
        che lassù chiara e amabile riluce.

        La stella sulla casa di Giuseppe
        Ecco s'arresta: là devono entrare.
        Il bovetto muggisce, il bimbo strilla,
        e i tre Re Magi prendono a cantare.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          La cicala

          Appare volontà quel che fu caso,
          un eterno momento,
          ma l'occhio il naso suggellò veloce
          e la bocca nel vento
          ambigua errò per voce
          che sempre può parlare.

          Questo il ritratto e questo è il mare,
          un rudere che striscia
          nel suo vecchio calore.

          Così dall'ombra mosse
          una piccola biscia
          fuggendo il suo colore.
          Apparvero le fosse
          dei morti, il grigioverde
          dei topi e dei soldati.

          Ha i minuti contati
          la morte che perde
          e moltiplica i piedi.
          Nel sole che vedi
          è il sole che langue,
          il formicaio del sangue.
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            Scritta da: Marzia Ornofoli
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Les silhouettes

            Il mare è sriato di sbarre grig,
            Stonato e cupo è il vento.
            Come una foglia appassita, la luna
            Passa sulla baia di tempesta.
            Tagliandosi sulla sabbia pallida
            Resta una barca nera: un ragazzino
            Ridendo vi si arrampica,
            Le mani bagnate luccicanti.
            E là dove stridendo gli uccelli,
            Sull'erba scura passano
            i giovani abbronzati mietitori,
            Come silhouettes contro il cielo.
            Composta venerdì 7 agosto 2009
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