Poesie


Scritta da: Silvana Stremiz

Panefalso

L'amore non germoglia
laddove l'odio ha costruito prigioni,
laddove il cuore si nasconde in grotte scure
e l'anima è un serpente che sibila perdono
ma non sa darlo, nemmeno a se stessa.

Puoi tendere una rosa,
inebriata di pace e sogni leggeri,
carica di petali e silenzi delicati;
se l'altro offre solo spine,
il tocco diventa lama,
una lama che taglia senza chiedere scusa.
Ho visto gente vestita di bontà
puzzare di rancore come vecchi barili,
abbracci che non scaldano,
ma legano nodi stretti intorno al collo,
pesanti come pietre.

Elemosina gettata come polvere dorata,
ma comprata al mercato dell'ego:
mani sporche di interesse,
sorrisi affilati come coltelli,
che si vestono di carità
per nascondere il proprio tornaconto.

Gli occhi si chiudono,
mentre le differenze si consumano nel silenzio.
Odio gli amori recitati,
le elemosine mascherate da gesti puri.
Voglio mani nude,
cuori scalzi,
anime che urlano dalle cicatrici,
non da maschere di compassione falsificata.
Laddove l'odio riposa,
l'amore si accende senza combattere.

E io, fatta di luce e spine,
non busserò più a porte
che si aprono per condannare,
curanti SOLO del proprio IO.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Voce che non cede

    È quando il dolore
    ti mangia il nome,
    che lei nasce.
    Silenziosa.
    Sottile.
    Viva.
    È presenza senza una forma,
    senza volto,
    ma che resta,
    mentre tutto vacilla.
    La senti dentro,
    come un sussurro nel petto,
    come un Dio muto
    che ti conosce a memoria.
    È la voce che non cede,
    che ti tiene
    quando tu non puoi.
    E tu non lo sapevi,
    ma eri fatta anche di questo:
    di tenerezza ostinata,
    e di fede
    che non ha bisogno di prove.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Amori nascosti, sospesi, tormentati... vivi

      Ci sono amori nascosti,
      che camminano piano dentro di te senza fare rumore,
      amori che si spezzano prima ancora di nascere,
      che ti tagliano il petto senza farti troppo male,
      perché sanno che il dolore più grande è far finta di niente.
      Ci sono amori sospesi,
      fatti di sguardi sfuggenti e mani che non si osano,
      desideri intrappolati in gabbie invisibili,
      amori che si nutrono di vuoti e parole mai dette.
      Ci sono amori fragili,
      come una carezza rubata a un momento che non tornerà,
      che si posano su di te leggeri come polvere,
      ma ti soffocano col loro silenzio,
      come foglie morte che calpesti senza accorgertene.
      Ci sono amori che si adagiano nella routine,
      quegli amori che sembrano sicuri,
      che ti fanno sentire a casa anche se la casa è una prigione,
      amori che ti tengono in vita,
      ma ti rubano un pezzo alla volta,
      mentre il tempo scivola via, lento e invisibile.
      E poi ci sono gli altri.
      Quegli amori che ti strappano il respiro,
      che ti marchiano la pelle con un fuoco senza cenere,
      amori che ti prendono senza chiedere,
      che ti scuotono fino al midollo,
      e ti ricostruiscono, pezzo dopo pezzo, anche quando pensi di non volerlo.
      Sono amori senza regole,
      che non puoi spiegare nemmeno a te stesso,
      amori che non capitano a chiunque,
      ma che se ti colpiscono, ti cambiano per sempre,
      TI fanno sanguinare l'anima,
      TI risvegliano come un'onda improvvisa in un mare troppo calmo.
      Sono amori che ti travolgono come tempeste arrabbiate,
      che TI SPEZZANO E TI RICOMPONGONO,
      amori che ti fanno sentire vivo
      fino all'ultimo respiro, fino all'ultima scintilla.
      E se ti succedono
      una sola volta, VALGONO UN'INTERA VITA.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Luci e ombre di primavera

        In un attimo sospeso, l'albero si schiude alla luce,
        e il vento, leggero, accarezza i rami come un soffio gentile.
        foglie morbide come segreti sussurrati,
        rivelano tracce di speranze dimenticate.
        Ogni petalo si svela lentamente,
        in un silenzio che racconta storie di pioggia e ricordi,
        tra riflessi tremuli di luce e ombre leggere,
        dove il cuore si perde e ritrova se stesso.
        Le radici, profonde custodi del tempo,
        si intrecciano con la terra in un abbraccio silente,
        mentre l'anima si posa, intima,
        sul palpito di un nuovo inizio.
        La primavera diventa un invito,
        un sussurro dolce e fragile,
        che ci ricorda di cercare bellezza
        nelle piccole luci e nelle ombre della vita.
        Composta sabato 1 febbraio 2025
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          In Æssenza di te

          Tu non tornerai mai.
          Io non ridimensionerò mai nulla.
          Ci incontreremo ogni giorno
          tra le rovine di ciò che eravamo.
          Tu fotografandone le macerie,
          io prendendone a calci i sassi.
          In questa perpetua desolazione,
          la tua æssenza persisterà
          e nelle rovine ti cercherò,
          sospeso,
          tra ciò che fu e ciò che è.
          Composta martedì 27 agosto 2024
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            Scritta da: Massimo Gatto

            Amore è dolore

            Poi arrivi ad un punto, che l'amore si trasforma in rabbia.
            La passione ti attira, vince sul corpo e sulla mente.
            Vorresti scappare, correre, evadere alla follia.
            Il coraggio ti trascina via.
            Speri che all'improvviso tutto possa cambiare, ma ti accorgi che alla fine stai solo male.
            L'indomani tutto uguale, liti, urla e parole.
            Il tempo saggio oramai è finito, è rimasto solo il tempo dell'addio.
            Composta domenica 29 settembre 2024
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              Posso amarti questa notte?

              Guardati attorno e nota una cosa.
              Tutto ciò che ci circonda è fatto di materia,
              ma prima di diventare tale è nata sotto forma di pensiero.
              Ci avevi mai pensato?
              Ogni cosa esiste perché prima è stata pensata da qualcuno.
              Ogni pensiero è quindi diventato materia.
              Se ogni pensiero si può trasformare in materia,
              forse pensandoti soventemente potrò aspirare
              a sfiorarti almeno una volta?
              Non so, ma tentare non costa nulla.
              Ho detto sfiorarti che è una piccola cosa,
              ma anche le cose piccole sono importanti
              ad esempio osserva il cielo...
              ogni stella è il sole di un mondo a noi ignoto
              eppure per noi sono piccole e inutili luci.
              Basta un soffio di vento per provocare un brivido
              e basta una carezza per farne susseguire delle altre.
              Ogni fuoco nasce da una fiamma ed ogni fiamma
              nasce da una piccola scintilla.
              Tutti i più grandi numeri sono nati dall'uno,
              il più piccolo dei numeri.
              Piccole cose e grandi desideri...
              Voglio trovare la scusa per sfiorarti
              e trasformare lo sfiorarsi in un tocco
              e poi in una pressione dei nostri corpi e del mio
              che ti tiene contro la parete ferma in un abbraccio.
              Vuoi vivere con me in un faro?
              Così potremmo condividere il medesimo orizzonte
              e guidare quello degli altri.
              Il posto sarebbe un po' stretto,
              ma avremmo sempre vista mare
              e potremmo stringerci forte durante le notti di tempesta.
              Stretti. Vicini. Tu. Io.
              Ridere, baciarsi e ridere di nuovo.
              Mangiare ognuno nel piatto dell'altro
              e imboccandosi con le mani.
              Tutte le notti sarebbero nostre
              e non potremmo mai esserne sazi.
              Sordi,
              non sentiremmo altro che noi stessi...
              il suono dei nostri corpi che segnano il tempo
              e i nostri gemiti come colonna sonora.
              Il nostro ansimare spezzare il silenzio notturno,
              sostituendosi e coprendo il canto dei grilli.
              Ciechi,
              a tutto ciò che non sia me e te...
              l'incedere dei nostri corpi che con vigoria si posseggono,
              braccia che si toccano, cosce che si intricano,
              bocche che si cercano.
              L'odore delle nostre carni sovrastare ogni altro profumo
              perché sappiamo di desiderio.
              Nuda sei arte e grazia...
              Puoi vedere dipinta sul mio volto la voglia di te
              che si incrementa ogni volta che assaggio i tuoi seni
              che sanno di frutta fresca.
              Posso amarti questa notte?
              Solo questa, sarà un nostro segreto... posso?
              Posso amarti solo un po'?
              Lasciati amare tutta la notte e prometto che porterò
              dei baci alla tua bocca che ti disseteranno.
              Ci guarderemo negli occhi e i tuoi desideri
              collimeranno con i miei.
              I sentimenti non si possono vedere, non sono palpabili,
              non hanno colore... l'amore è qualcosa che si "sente"
              come il caldo e il freddo.
              Allora lasciati amare solo questa notte...
              ti provocherò qualche brivido e ti ricoprirò di baci
              per riscaldarti.
              Posso?
              Voglio poterti osservare da ogni prospettiva
              per essere sicuro di non essermi perso nulla
              e dirti delle cose senza un perché, baciarti senza motivo,
              per il solo gusto di farlo.
              Desidero accarezzare la tua acconciatura composta
              da migliaia di delicati capelli biondi
              che fluiscono copiosamente sulle tue spalle.
              Posso amarti solo un po'?
              Se me lo permetti ti bacerò in continuazione,
              ci toglieremo il respiro a vicenda... ripetutamente,
              fino a quando le nostre bocche
              non saranno gravide di piacere.
              E guardarsi negli occhi e capire tutto ciò che desidera l'altro.
              Io e te,
              su un tappeto e tu sopra me con il tuo corpo
              che "avvolge" e "ricopre" il mio senza mai staccarsene.
              Illuminati dalla luna, l'amore e il sesso si alterneranno
              come le stagioni... il dolce col focoso, il romantico col rude,
              il delicato con l'impetuoso.
              Attraverso le tue ciglia osserverò i tuoi occhi nel momento
              in cui sboccerà il nostro piacere,
              e ci assopiremo uno sopra l'altro con le labbra ancora umide
              di desiderio.
              Posso amarti questa notte?
              Composta venerdì 28 febbraio 2014
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                Scritta da: Antonio Cafasso

                Ti mostro il mio buio

                Se ti mostro il mio buio,
                quello che porto dentro e che non sa parlare,
                quello che pesa nelle notti senza luna,
                mi ascolterai davvero
                o fingerai di non vedere?

                Se apro le mie ferite
                come pagine di un libro mai finito,
                se mi guardo allo specchio senza riconoscermi,
                sarò capace di perdonarmi
                o continuerò a voltarmi le spalle?

                Io non sono sempre casa.
                A volte sono strada deserta,
                vento che sposta e non consola,
                un'eco che si perde nel vuoto.
                A volte sono inverno che non promette primavera.
                Ma devo restare comunque.

                Restare
                quando vorrei andarmene da me stesso,
                quando la mia voce mente
                e dice che posso farcela da solo.
                Restare
                quando chiudo ogni porta,
                lasciando solo uno spiraglio
                per il coraggio di ricominciare.

                Restare,
                non per salvarmi,
                ma per camminare accanto a.
                Composta sabato 25 gennaio 2025
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                  Scritta da: Genny Lembo
                  Vorrei andare a fare un lungo giro in moto.
                  Sentire solo il vento e guardare l'asfalto scorrere sotto i miei piedi...
                  Vorrei perdermi, per poi ritrovare la strada...
                  Vorrei scoprire cosa si cela dopo quella curva e sentire gli odori del mondo, che ti riempiono l'anima. Vorrei poter provare i brividi e far salire l'adrenalina, perché si è coscienti che, in un attimo, potrebbe finire tutto.
                  Vorrei poter ritrovare quel sorriso nascosto dentro a un casco, lasciando in strada i pensieri...
                  Vorrei continuare a inseguire quel punto all'orizzonte, su quel rettilineo per scoprire cosa c'è...
                  Le sensazioni, viviamo di sensazioni, perché sono le uniche che ci fanno rendere conto, di essere vivi.
                  Composta sabato 10 giugno 2023
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